Questa tesi si propone di analizzare le modalità attraverso cui la rivista di matematica ricreativa Rudi Mathematici tratta e promuove la cultura matematica svolgendo, in tal modo, un'importante funzione divulgativa. Il I capitolo analizza il logo della rivista richiamando due personaggi molto diversi tra loro, Escher e Fermat. Sebbene nessuno dei due possa dirsi matematico di professione, entrambi, a loro modo, sono riusciti a lasciare un'impronta nell'universo matematico: il primo fornendo una rappresentazione visiva di alcuni suoi concetti, il secondo indagando sulle incredibili relazioni dell'universo delle sue idee. Questa considerazione spalanca le porte a una riflessione più profonda sulla matematica, sulla sua evoluzione e sul modo in cui viene percepita, spesso accompagnato da una serie di timori e pregiudizi. I capitoli successivi sviluppano parallelamente due discorsi: da un lato presentano un redattore, dall'altro associano al suo pseudonimo e alle rubriche che cura nella rivista una particolare modalità di divulgare la matematica. Il II capitolo, quindi, introduce Rudy d'Alembert, al secolo Rodolfo Clerico, e spiega attraverso la correlazione con l'altro d'Alembert, il Jean Baptiste Le Rond illuminista e autore insieme a Diderot della celebre Encyclopédie, la volontà di divulgare illustrando, ossia spiegando i concetti e rendendoli più accessibili. La seconda parte del medesimo capitolo contiene un approfondimento sul ruolo della divulgazione nella storia della matematica. Il III capitolo ruota attorno ad Alice Riddle, l'allonimo di Francesca Ortenzio, e alla correlazione tra umorismo, divertimento e matematica. Parte del capitolo è dedicata ai giochi matematici proposti nella rivista, spiegati e catalogati per offrire un quadro di insieme unitario. Il IV ed ultimo capitolo riguarda quelle che nel sito vengono definite farneticazioni, in realtà si tratta di una parte molto importante della rivista, quella che si propone di divulgare la matematica attraverso la potente arma del racconto. Nella seconda parte del capitolo è dedicata all'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra matematica e letteratura. Illustrare, divertire e raccontare simboleggiano, dunque, tre diverse modalità per divulgare la matematica. Gli estremi sono rappresentati da una parte dalla voglia di approfondire alcuni aspetti della disciplina, dall'altra dall'enfasi con cui vengono promossi gli aspetti più comunicativi. Il divertimento fa da collante tra questi due universi, quello più strettamente matematico e quello votato alla comunicazione, sia dal punto di vista dello stile di scrittura che per quanto riguarda i contenuti. I giochi infatti rappresentano uno stimolo per affrontare la matematica a tutti i livelli. Presi nel loro insieme questi tre aspetti formano un quadro ampio ed esemplare di quella che dovrebbe essere la divulgazione della matematica; dove c'è spazio per la storia, per le digressioni, per l'approfondimento e per il gioco.
RUDI, SI FA PER DIRE. ANALISI DELLA RIVISTA RUDI MATHEMATICI.
GAGGIOLI, FRANCESCA
2009/2010
Abstract
Questa tesi si propone di analizzare le modalità attraverso cui la rivista di matematica ricreativa Rudi Mathematici tratta e promuove la cultura matematica svolgendo, in tal modo, un'importante funzione divulgativa. Il I capitolo analizza il logo della rivista richiamando due personaggi molto diversi tra loro, Escher e Fermat. Sebbene nessuno dei due possa dirsi matematico di professione, entrambi, a loro modo, sono riusciti a lasciare un'impronta nell'universo matematico: il primo fornendo una rappresentazione visiva di alcuni suoi concetti, il secondo indagando sulle incredibili relazioni dell'universo delle sue idee. Questa considerazione spalanca le porte a una riflessione più profonda sulla matematica, sulla sua evoluzione e sul modo in cui viene percepita, spesso accompagnato da una serie di timori e pregiudizi. I capitoli successivi sviluppano parallelamente due discorsi: da un lato presentano un redattore, dall'altro associano al suo pseudonimo e alle rubriche che cura nella rivista una particolare modalità di divulgare la matematica. Il II capitolo, quindi, introduce Rudy d'Alembert, al secolo Rodolfo Clerico, e spiega attraverso la correlazione con l'altro d'Alembert, il Jean Baptiste Le Rond illuminista e autore insieme a Diderot della celebre Encyclopédie, la volontà di divulgare illustrando, ossia spiegando i concetti e rendendoli più accessibili. La seconda parte del medesimo capitolo contiene un approfondimento sul ruolo della divulgazione nella storia della matematica. Il III capitolo ruota attorno ad Alice Riddle, l'allonimo di Francesca Ortenzio, e alla correlazione tra umorismo, divertimento e matematica. Parte del capitolo è dedicata ai giochi matematici proposti nella rivista, spiegati e catalogati per offrire un quadro di insieme unitario. Il IV ed ultimo capitolo riguarda quelle che nel sito vengono definite farneticazioni, in realtà si tratta di una parte molto importante della rivista, quella che si propone di divulgare la matematica attraverso la potente arma del racconto. Nella seconda parte del capitolo è dedicata all'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra matematica e letteratura. Illustrare, divertire e raccontare simboleggiano, dunque, tre diverse modalità per divulgare la matematica. Gli estremi sono rappresentati da una parte dalla voglia di approfondire alcuni aspetti della disciplina, dall'altra dall'enfasi con cui vengono promossi gli aspetti più comunicativi. Il divertimento fa da collante tra questi due universi, quello più strettamente matematico e quello votato alla comunicazione, sia dal punto di vista dello stile di scrittura che per quanto riguarda i contenuti. I giochi infatti rappresentano uno stimolo per affrontare la matematica a tutti i livelli. Presi nel loro insieme questi tre aspetti formano un quadro ampio ed esemplare di quella che dovrebbe essere la divulgazione della matematica; dove c'è spazio per la storia, per le digressioni, per l'approfondimento e per il gioco.File | Dimensione | Formato | |
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