L' oggetto di studio di questo lavoro è il kofun di Tobiotska sito nella città di Soja nella prefettura di Okayama (Giappone). Il kofun studiato è un sito funerario interrato risalente al 6°secolo D.C nel Tardo Periodo Kofun. A livello strutturale risulta avere una forma molto semplice: è costituito da una singola camera di forma rettangolare costruita mediante l'impilamento di grandi blocchi di pietra scarsamente lavorati, la costruzione è stata quindi ricoperta da terra a formare una collina artificiale, lasciando solo l' apertura per l' entrata. Lo scopo del lavoro, è la caratterizzazione delle comunità fungine associate al kofun di Tobiotsuka con particolare attenzione ai diversi stati trofici mediante tecniche di indagine di tipo molecolare (Next Generation Sequencing). Questo studio si inserisce nell'ambito del progetto di ricerca BE-ARCHAEO che, attraverso un approccio multidisciplinare si propone di combinare l'archeologia con l'archeometria, cioè lo studio scientifico dei materiali di cui i beni di interesse storico archeologico e culturale sono costituiti e dei contesti in cui tali beni si sono venuti a trovare nel tempo, in modo tale da poter ricostruire la storia passata e preservarne le testimonianze in modo più accurato e completo possibile. I risultati delle analisi hanno permesso la caratterizzazione dal punto di vista micologico del sito in esame, inoltre hanno evidenziato come l'ambiente di seppellimento presenti una comunità fungina peculiare diversa da quella ritrovata all'esterno del tumulo, infatti dei 1938 Operational Taxonomical Unit (OTU) totali, 400 OTU corrispondenti a 6393 (0.93% del totale delle sequenze ritrovate) sono risultati essere esclusivi dell'ambiente di seppellimento. In letteratura i lavori sulla caratterizzazione delle comunità microbiche in siti archeologici, mediante un approccio di tipo molecolare, risultano essere pochi; i limitati studi svolti, quali ad esempio quelli di Margesin e colaboratoti (2017) e Siles e collaboratori (2018) sul monte Iato (Sicilia, IT), hanno dimostrato come, anche a distanza di migliaia di anni, sia ancora possibile comprovare l'impatto delle attività antropiche sulle comunità microbiche riuscendo a risalire alla funzione specifica che poteva avere un edificio o addirittura una data stanza di un edificio. In conclusione data la scarsità di dati in letteratura sulle comunità fungine associate ad ambienti archeologici e considerato che le strutture delle comunità microbiche riflettono chiaramente l'intensità e la condotta delle attività umane, i dati della presente tesi forniscono un ulteriore contributo a questo filone di ricerca e si rivelano potenzialmente molto informative per le indagini archeologiche.

Analisi della micoflora dell' kofun di Tobiotsuka (prefettura di Okayama, Giappone)

CRESTA, ALESSANDRO
2018/2019

Abstract

L' oggetto di studio di questo lavoro è il kofun di Tobiotska sito nella città di Soja nella prefettura di Okayama (Giappone). Il kofun studiato è un sito funerario interrato risalente al 6°secolo D.C nel Tardo Periodo Kofun. A livello strutturale risulta avere una forma molto semplice: è costituito da una singola camera di forma rettangolare costruita mediante l'impilamento di grandi blocchi di pietra scarsamente lavorati, la costruzione è stata quindi ricoperta da terra a formare una collina artificiale, lasciando solo l' apertura per l' entrata. Lo scopo del lavoro, è la caratterizzazione delle comunità fungine associate al kofun di Tobiotsuka con particolare attenzione ai diversi stati trofici mediante tecniche di indagine di tipo molecolare (Next Generation Sequencing). Questo studio si inserisce nell'ambito del progetto di ricerca BE-ARCHAEO che, attraverso un approccio multidisciplinare si propone di combinare l'archeologia con l'archeometria, cioè lo studio scientifico dei materiali di cui i beni di interesse storico archeologico e culturale sono costituiti e dei contesti in cui tali beni si sono venuti a trovare nel tempo, in modo tale da poter ricostruire la storia passata e preservarne le testimonianze in modo più accurato e completo possibile. I risultati delle analisi hanno permesso la caratterizzazione dal punto di vista micologico del sito in esame, inoltre hanno evidenziato come l'ambiente di seppellimento presenti una comunità fungina peculiare diversa da quella ritrovata all'esterno del tumulo, infatti dei 1938 Operational Taxonomical Unit (OTU) totali, 400 OTU corrispondenti a 6393 (0.93% del totale delle sequenze ritrovate) sono risultati essere esclusivi dell'ambiente di seppellimento. In letteratura i lavori sulla caratterizzazione delle comunità microbiche in siti archeologici, mediante un approccio di tipo molecolare, risultano essere pochi; i limitati studi svolti, quali ad esempio quelli di Margesin e colaboratoti (2017) e Siles e collaboratori (2018) sul monte Iato (Sicilia, IT), hanno dimostrato come, anche a distanza di migliaia di anni, sia ancora possibile comprovare l'impatto delle attività antropiche sulle comunità microbiche riuscendo a risalire alla funzione specifica che poteva avere un edificio o addirittura una data stanza di un edificio. In conclusione data la scarsità di dati in letteratura sulle comunità fungine associate ad ambienti archeologici e considerato che le strutture delle comunità microbiche riflettono chiaramente l'intensità e la condotta delle attività umane, i dati della presente tesi forniscono un ulteriore contributo a questo filone di ricerca e si rivelano potenzialmente molto informative per le indagini archeologiche.
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