Le orchidee sono il gruppo di piante che presenta, fin dai primi stadi vitali, la maggior dipendenza nei confronti dei funghi simbionti micorrizici. Caratteristica comune alle circa 28.000 specie di Orchidaceae è infatti la microspermia: la germinazione dei semi, estremamente ridotti in dimensioni e pressochè privi di sostanze di riserva per sostenere lo sviluppo dell'embrione, è possibile soltanto grazie alla colonizzazione da parte di funghi compatibili che forniscono non solo acqua e sali minerali ma anche carbonio organico, indispensabile per lo sviluppo del successivo stadio di protocormo (aclorofillico ed ipogeo). La simbiosi micorrizica è inoltre mantenuta anche allo stadio adulto (fotosintetico). In virtù di tale estrema dipendenza, la distribuzione delle orchidee è condizionata da quella dei funghi simbionti; tuttavia poco è noto circa la diffusione ambientale di questi ultimi al di fuori delle piante ospiti. Nel contesto del Progetto LIFEorchids, finalizzato alla salvaguardia di popolazioni in declino di nove specie di orchidee (anche attraverso interventi di reintroduzione e l'allestimento di microriserve), è stato effettuato uno studio di metabarcoding su campioni di suolo raccolti all'interno delle aree di intervento nel Parco Regionale del Po Vercellese-Alessandrino e nel Parco Regionale di Portofino, con l'obiettivo di verificare presenza, identità e distribuzione di funghi micorrizici di orchidee (Orchid Mycorrhizal Fungi, OMF) nel suolo, in contesti geografici ed ambientali diversi. In questo studio si sono determinate e approfondite le correlazioni tra le diverse popolazioni di OMF nei due Parchi coinvolti nel progetto e all'interno delle singole aree e sottoaree. E' stato quantificato il grado di varianza riscontrato confrontando i diversi siti oggetto dell'indagine a varie scale di estensione. L'eventuale occorrenza o meno di cores fungini comuni a diverse aree o ai due Parchi è stata valutata attraverso diversi approcci statistici, definendo anche sovrapposizione, ricchezza specifica e turnover delle specie nei due Parchi. L'elaborazione dei dati ha evidenziato l'effettiva presenza di OMF nel suolo, non sempre però corrispondenti ai taxa rinvenuti nelle radici delle orchidee. Ai fini della conservazione, i dati analizzati e le correlazioni considerate sono quindi di primaria importanza poiché consentono di avere un quadro ecologico più preciso delle aree di progetto, permettendo di scegliere adeguatamente i siti di reintroduzione e stabilire correttamente la localizzazione delle microriserve di orchidee previste nel progetto stesso. Il confronto tra subset di dati mostra anche una significativa differenza in variabilità e composizione delle popolazioni di OMF tra i due Parchi, che suggerisce - in accordo con recenti studi - un'influenza determinante sia dei fattori ambientali sia del grado di generalismo micorrizico delle diverse specie di orchidee.
Studio di metabarcoding delle comunità di funghi micorrizici delle Orchidee nei suoli di due Parchi italiani.
NEPOTE VALENTIN, DAVIDE
2018/2019
Abstract
Le orchidee sono il gruppo di piante che presenta, fin dai primi stadi vitali, la maggior dipendenza nei confronti dei funghi simbionti micorrizici. Caratteristica comune alle circa 28.000 specie di Orchidaceae è infatti la microspermia: la germinazione dei semi, estremamente ridotti in dimensioni e pressochè privi di sostanze di riserva per sostenere lo sviluppo dell'embrione, è possibile soltanto grazie alla colonizzazione da parte di funghi compatibili che forniscono non solo acqua e sali minerali ma anche carbonio organico, indispensabile per lo sviluppo del successivo stadio di protocormo (aclorofillico ed ipogeo). La simbiosi micorrizica è inoltre mantenuta anche allo stadio adulto (fotosintetico). In virtù di tale estrema dipendenza, la distribuzione delle orchidee è condizionata da quella dei funghi simbionti; tuttavia poco è noto circa la diffusione ambientale di questi ultimi al di fuori delle piante ospiti. Nel contesto del Progetto LIFEorchids, finalizzato alla salvaguardia di popolazioni in declino di nove specie di orchidee (anche attraverso interventi di reintroduzione e l'allestimento di microriserve), è stato effettuato uno studio di metabarcoding su campioni di suolo raccolti all'interno delle aree di intervento nel Parco Regionale del Po Vercellese-Alessandrino e nel Parco Regionale di Portofino, con l'obiettivo di verificare presenza, identità e distribuzione di funghi micorrizici di orchidee (Orchid Mycorrhizal Fungi, OMF) nel suolo, in contesti geografici ed ambientali diversi. In questo studio si sono determinate e approfondite le correlazioni tra le diverse popolazioni di OMF nei due Parchi coinvolti nel progetto e all'interno delle singole aree e sottoaree. E' stato quantificato il grado di varianza riscontrato confrontando i diversi siti oggetto dell'indagine a varie scale di estensione. L'eventuale occorrenza o meno di cores fungini comuni a diverse aree o ai due Parchi è stata valutata attraverso diversi approcci statistici, definendo anche sovrapposizione, ricchezza specifica e turnover delle specie nei due Parchi. L'elaborazione dei dati ha evidenziato l'effettiva presenza di OMF nel suolo, non sempre però corrispondenti ai taxa rinvenuti nelle radici delle orchidee. Ai fini della conservazione, i dati analizzati e le correlazioni considerate sono quindi di primaria importanza poiché consentono di avere un quadro ecologico più preciso delle aree di progetto, permettendo di scegliere adeguatamente i siti di reintroduzione e stabilire correttamente la localizzazione delle microriserve di orchidee previste nel progetto stesso. Il confronto tra subset di dati mostra anche una significativa differenza in variabilità e composizione delle popolazioni di OMF tra i due Parchi, che suggerisce - in accordo con recenti studi - un'influenza determinante sia dei fattori ambientali sia del grado di generalismo micorrizico delle diverse specie di orchidee.File | Dimensione | Formato | |
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