Questo studio si inserisce all'interno di uno studio pluriennale iniziato nel Parco Nazionale del Gran Paradiso nel 2010, sull'arvicola delle nevi, specie considerata buona indicatrice dei cambiamenti ambientali. Esso prende in particolare considerazione i dati raccolti nel 2018 in Valnontey (presso il vallone del Lauson), utilizzando tecniche di cattura-marcatura-ricattura ed ha come obiettivo quello di valutare quindi quali fattori ambientali possano influenzare, e come, la probabilità di presenza delle arvicole delle nevi nonché la probabilità di cattura. I dati raccolti si dividono in 2 sessioni di circa 10-12 giorni ciascuna, svolte rispettivamente a fine Luglio 2018 e a fine Agosto/inizi Settembre 2018. Ognuna delle sessioni è stata caratterizzata da due occasioni di cattura giornaliere, una al mattino e una al tramonto. Per quanto riguarda le caratteristiche degli animali catturati, sono stati analizzati in particolar modo i dati riguardanti la sex ratio, e il rapporto giovani/adulti. I dati ottenuti sono risultati essere abbastanza in linea con quanto riportato in letteratura e con le conoscenze pregresse sull'ecologia e l'etologia della specie, e sul suo periodo riproduttivo, confermando che con l'avanzare di quest'ultimo, da Luglio a fine Agosto, si rileva nel campione un incremento del rapporto giovani/adulti. Per analizzare i dati di cattura sono stati utilizzati dei particolari modelli (occupancy models) che permettono di discriminare tra probabilità di cattura ed effettiva probabilità di presenza degli animali. I dati ottenuti hanno suggerito che la probabilità di presenza possa essere influenzata dal diametro delle rocce presenti nel microhabitat, con probabilità più alta in ambienti con diametro minore, come anche dalla copertura vegetativa e dal numero di specie vegetali presenti, indicando una maggiore presenza della specie là dove queste variabili assumono valori limitati. La probabilità di cattura invece, sembra essere in relazione sia con l'ora del giorno in cui si effettuano le sessioni, con probabilità maggiori nelle prime ore del mattino e più bassa nelle ore serali, sia con la temperatura e il diametro delle rocce, con una maggiore probabilità di cattura con temperature più basse, intorno agli 8°. Il ruolo di queste variabili nel determinare la probabilità di cattura dipende tuttavia anche dal periodo dell'anno considerato (fine Luglio piuttosto che fine Agosto). Nel complesso, i dati raccolti nel corso del 2018 sono in linea con quanto rilevato negli anni precedenti nella stessa area di studio e indicano che la selezione del microhabitat da parte della specie non è marcata. I modelli di occupancy possono tuttavia essere strumenti utili per il monitoraggio della specie sul lungo periodo, in quanto potrebbero permettere di evidenziare eventuali trend nella presenza della specie, anche in relazione alle condizioni climatiche locali.
PRESENZA E SELEZIONE DELL'HABITAT DA PARTE DELL'ARVICOLA DELLE NEVI, ANALISI DI OCCUPANCY IN UN SITO CAMPIONE DEL PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO
IUNCO, PIERGREGORY
2018/2019
Abstract
Questo studio si inserisce all'interno di uno studio pluriennale iniziato nel Parco Nazionale del Gran Paradiso nel 2010, sull'arvicola delle nevi, specie considerata buona indicatrice dei cambiamenti ambientali. Esso prende in particolare considerazione i dati raccolti nel 2018 in Valnontey (presso il vallone del Lauson), utilizzando tecniche di cattura-marcatura-ricattura ed ha come obiettivo quello di valutare quindi quali fattori ambientali possano influenzare, e come, la probabilità di presenza delle arvicole delle nevi nonché la probabilità di cattura. I dati raccolti si dividono in 2 sessioni di circa 10-12 giorni ciascuna, svolte rispettivamente a fine Luglio 2018 e a fine Agosto/inizi Settembre 2018. Ognuna delle sessioni è stata caratterizzata da due occasioni di cattura giornaliere, una al mattino e una al tramonto. Per quanto riguarda le caratteristiche degli animali catturati, sono stati analizzati in particolar modo i dati riguardanti la sex ratio, e il rapporto giovani/adulti. I dati ottenuti sono risultati essere abbastanza in linea con quanto riportato in letteratura e con le conoscenze pregresse sull'ecologia e l'etologia della specie, e sul suo periodo riproduttivo, confermando che con l'avanzare di quest'ultimo, da Luglio a fine Agosto, si rileva nel campione un incremento del rapporto giovani/adulti. Per analizzare i dati di cattura sono stati utilizzati dei particolari modelli (occupancy models) che permettono di discriminare tra probabilità di cattura ed effettiva probabilità di presenza degli animali. I dati ottenuti hanno suggerito che la probabilità di presenza possa essere influenzata dal diametro delle rocce presenti nel microhabitat, con probabilità più alta in ambienti con diametro minore, come anche dalla copertura vegetativa e dal numero di specie vegetali presenti, indicando una maggiore presenza della specie là dove queste variabili assumono valori limitati. La probabilità di cattura invece, sembra essere in relazione sia con l'ora del giorno in cui si effettuano le sessioni, con probabilità maggiori nelle prime ore del mattino e più bassa nelle ore serali, sia con la temperatura e il diametro delle rocce, con una maggiore probabilità di cattura con temperature più basse, intorno agli 8°. Il ruolo di queste variabili nel determinare la probabilità di cattura dipende tuttavia anche dal periodo dell'anno considerato (fine Luglio piuttosto che fine Agosto). Nel complesso, i dati raccolti nel corso del 2018 sono in linea con quanto rilevato negli anni precedenti nella stessa area di studio e indicano che la selezione del microhabitat da parte della specie non è marcata. I modelli di occupancy possono tuttavia essere strumenti utili per il monitoraggio della specie sul lungo periodo, in quanto potrebbero permettere di evidenziare eventuali trend nella presenza della specie, anche in relazione alle condizioni climatiche locali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/152005