Gli interferenti endocrini (EDCs) sono composti esogeni che possono interferire con il sistema endocrino alterando la sua funzionalità. Essi sono stati riscontrati in plastificanti, pesticidi, farmaci o prodotti chimici del petrolio. La loro capacità di interferire con il sistema endocrino è dovuta al fatto che molti di essi hanno strutture simili a quelle degli ormoni steroidei come ad esempio gli estrogeni, gli androgeni e gli ormoni surrenalici. Gli effetti più negativi si riscontrano se l'esposizione avviene in periodi critici come, ad esempio, la gravidanza: questi composti hanno infatti la capacità di attraversare la placenta durante il periodo gestazionale entrando così in diretto contatto con il feto in sviluppo. Il presente elaborato ha avuto come scopo l'analisi di due studi che hanno valutato gli effetti dell'esposizione prenatale a tre interferenti endocrini, il Bisfenolo A, il Bisfenolo S e il Bisfenolo E sul sistema riproduttivo dei roditori. Entrambi gli studi sono stati eseguiti su topi del ceppo CD-1. Il primo lavoro è stato eseguito su topi maschi, mentre il secondo su topi femmina. Sia i maschi che le femmine provengono da madri trattate oralmente con dosi giornaliere di 0,5, 20 e 50 µg/kg rispettivamente di BPA, BPS e BPE. Il trattamento è iniziato dal giorno 11 di gravidanza (GD 11) fino alla nascita dei cuccioli. Alcuni maschi sono stati sacrificati ed esaminati nel giorno postnatale 12 (PND 12) per valutare il peso degli animali, dei loro testicoli e per compiere analisi di espressione genica e analisi istologiche. I maschi rimanenti sono stati sacrificati a PND 60 per valutare il ciclo spermatogenico, il sangue e gli stessi fattori già esaminati a PND 12 per riscontrare eventuali differenze. Per quanto riguarda le femmine invece, alcune sono state sacrificate a PND 4 per eseguire analisi istologiche sulle ovaie, mentre le rimanenti sono state seguite da PND 17 e poi a 3, 6, e 9 mesi di età per esaminare l'entrata in pubertà, il ciclo estrale e le funzioni riproduttive legate alla fertilità, alla gravidanza e alla maternità. A 9 mesi di età queste femmine sono state poi sacrificate per prelevare il sangue e le ovaie. Nei maschi i risultati dimostrano come l'esposizione prenatale ai tre bisfenoli abbia causato alterazioni nell'espressione genica nel testicolo a PND 12, nei fattori coinvolti nell'apoptosi, nell'autofagia, nello stress ossidativo e nell'epigenetica. A PND 60 invece riduzioni significative sono state osservate nella conta e nella mobilità spermatica e nello sviluppo delle cellule germinali del ciclo spermatogenico. Nel sangue i livelli dell'ormone steroideo estradiolo hanno subito un aumento mentre il testosterone è risultato inalterato. Nelle femmine invece i tre bisfenoli hanno provocato, a PND 4, una riduzione nel numero di cellule germinali maturate e nel numero dei follicoli primari e secondari. Da PND 17 sono state riscontrate anticipazioni dell'entrata in pubertà e alterazioni nel ciclo estrale. Inoltre, sono state evidenziate problematiche legate all'accoppiamento, al parto e alle cure materne che, complessivamente, hanno avuto una tendenza ad aggravarsi e a peggiorare con l'avanzare dell'età. Nel sangue i livelli dell'ormone steroideo testosterone hanno subito un aumento, mentre l'estradiolo è risultato inalterato. In generale questi studi dimostrano la pericolosità dell'esposizione a questi specifici interferenti endocrini in età prenatale sul sistema riproduttivo di topi di entrambi i sessi.
Effetti degli interferenti endocrini sul sistema riproduttivo dei roditori
SCUDELER, FEDERICO
2018/2019
Abstract
Gli interferenti endocrini (EDCs) sono composti esogeni che possono interferire con il sistema endocrino alterando la sua funzionalità. Essi sono stati riscontrati in plastificanti, pesticidi, farmaci o prodotti chimici del petrolio. La loro capacità di interferire con il sistema endocrino è dovuta al fatto che molti di essi hanno strutture simili a quelle degli ormoni steroidei come ad esempio gli estrogeni, gli androgeni e gli ormoni surrenalici. Gli effetti più negativi si riscontrano se l'esposizione avviene in periodi critici come, ad esempio, la gravidanza: questi composti hanno infatti la capacità di attraversare la placenta durante il periodo gestazionale entrando così in diretto contatto con il feto in sviluppo. Il presente elaborato ha avuto come scopo l'analisi di due studi che hanno valutato gli effetti dell'esposizione prenatale a tre interferenti endocrini, il Bisfenolo A, il Bisfenolo S e il Bisfenolo E sul sistema riproduttivo dei roditori. Entrambi gli studi sono stati eseguiti su topi del ceppo CD-1. Il primo lavoro è stato eseguito su topi maschi, mentre il secondo su topi femmina. Sia i maschi che le femmine provengono da madri trattate oralmente con dosi giornaliere di 0,5, 20 e 50 µg/kg rispettivamente di BPA, BPS e BPE. Il trattamento è iniziato dal giorno 11 di gravidanza (GD 11) fino alla nascita dei cuccioli. Alcuni maschi sono stati sacrificati ed esaminati nel giorno postnatale 12 (PND 12) per valutare il peso degli animali, dei loro testicoli e per compiere analisi di espressione genica e analisi istologiche. I maschi rimanenti sono stati sacrificati a PND 60 per valutare il ciclo spermatogenico, il sangue e gli stessi fattori già esaminati a PND 12 per riscontrare eventuali differenze. Per quanto riguarda le femmine invece, alcune sono state sacrificate a PND 4 per eseguire analisi istologiche sulle ovaie, mentre le rimanenti sono state seguite da PND 17 e poi a 3, 6, e 9 mesi di età per esaminare l'entrata in pubertà, il ciclo estrale e le funzioni riproduttive legate alla fertilità, alla gravidanza e alla maternità. A 9 mesi di età queste femmine sono state poi sacrificate per prelevare il sangue e le ovaie. Nei maschi i risultati dimostrano come l'esposizione prenatale ai tre bisfenoli abbia causato alterazioni nell'espressione genica nel testicolo a PND 12, nei fattori coinvolti nell'apoptosi, nell'autofagia, nello stress ossidativo e nell'epigenetica. A PND 60 invece riduzioni significative sono state osservate nella conta e nella mobilità spermatica e nello sviluppo delle cellule germinali del ciclo spermatogenico. Nel sangue i livelli dell'ormone steroideo estradiolo hanno subito un aumento mentre il testosterone è risultato inalterato. Nelle femmine invece i tre bisfenoli hanno provocato, a PND 4, una riduzione nel numero di cellule germinali maturate e nel numero dei follicoli primari e secondari. Da PND 17 sono state riscontrate anticipazioni dell'entrata in pubertà e alterazioni nel ciclo estrale. Inoltre, sono state evidenziate problematiche legate all'accoppiamento, al parto e alle cure materne che, complessivamente, hanno avuto una tendenza ad aggravarsi e a peggiorare con l'avanzare dell'età. Nel sangue i livelli dell'ormone steroideo testosterone hanno subito un aumento, mentre l'estradiolo è risultato inalterato. In generale questi studi dimostrano la pericolosità dell'esposizione a questi specifici interferenti endocrini in età prenatale sul sistema riproduttivo di topi di entrambi i sessi.File | Dimensione | Formato | |
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