La sindrome dell'ADHD è un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino che coinvolge gli ambiti cognitivi, emozionali e comportamentali. L'obiettivo principale di questa tesi è quello di illustrare nel modo più chiaro possibile quale sia l'ipotetica eziologia dell'ADHD, descriverne i sintomi, le manifestazioni caratteristiche, le procedure diagnostiche i farmaci utilizzati nella terapia farmacologica e le zone cerebrali interessate. Grazie a tecniche di Neuroimaging è emerso che vi sono, nei soggetti affetti da ADHD, anomalie morfologico-funzionali a carico di specifiche aree cerebrali, quali la corteccia prefrontale, il nucleo caudato, il globus pallidus, il corpo calloso, il verme del cervelletto, e che risulta maggiormente coinvolta ed alterata la trasmissione dopaminergica. Per ciascun farmaco elencato sono state evidenziate le caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche, le interazioni con altri farmaci e gli effetti collaterali. La terapia farmacologica si basa sull'utilizzo di farmaci psicostimolanti quali il metilfenidato e l'atomoxetina, i cui effetti collaterali interessano soprattutto il SNC e l'apparato cardiovascolare. Negli anni '90, negli Stati Uniti, alcuni adolescenti, cui era stata diagnosticata erroneamente la sindrome e pertanto trattati con farmaci psicostimolanti, sono deceduti improvvisamente. A seguito di questi drammatici episodi l'attuale legislazione italiana pone delle restrizioni e delle procedure specifiche per la diagnosi e la terapia dei soggetti affetti dalla sindrome (¿soggetti ADHD¿).
Il "Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività" (ADHD): diagnosi e terapie
TUNINETTI, CHIARA
2009/2010
Abstract
La sindrome dell'ADHD è un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino che coinvolge gli ambiti cognitivi, emozionali e comportamentali. L'obiettivo principale di questa tesi è quello di illustrare nel modo più chiaro possibile quale sia l'ipotetica eziologia dell'ADHD, descriverne i sintomi, le manifestazioni caratteristiche, le procedure diagnostiche i farmaci utilizzati nella terapia farmacologica e le zone cerebrali interessate. Grazie a tecniche di Neuroimaging è emerso che vi sono, nei soggetti affetti da ADHD, anomalie morfologico-funzionali a carico di specifiche aree cerebrali, quali la corteccia prefrontale, il nucleo caudato, il globus pallidus, il corpo calloso, il verme del cervelletto, e che risulta maggiormente coinvolta ed alterata la trasmissione dopaminergica. Per ciascun farmaco elencato sono state evidenziate le caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche, le interazioni con altri farmaci e gli effetti collaterali. La terapia farmacologica si basa sull'utilizzo di farmaci psicostimolanti quali il metilfenidato e l'atomoxetina, i cui effetti collaterali interessano soprattutto il SNC e l'apparato cardiovascolare. Negli anni '90, negli Stati Uniti, alcuni adolescenti, cui era stata diagnosticata erroneamente la sindrome e pertanto trattati con farmaci psicostimolanti, sono deceduti improvvisamente. A seguito di questi drammatici episodi l'attuale legislazione italiana pone delle restrizioni e delle procedure specifiche per la diagnosi e la terapia dei soggetti affetti dalla sindrome (¿soggetti ADHD¿).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/15191