Il presente lavoro descrive il servizio sociale di fabbrica, in particolare nei cosiddetti “anni invisibili”, ovvero il periodo che comprende gli anni sessanta del XX secolo, caratterizzati da un notevole fermento sociale, nei quali si perde progressivamente traccia del lavoro degli assistenti sociali di fabbrica. Negli anni turbolenti della contestazione, il servizio sociale d'azienda sembra essere scomparso, o in alcuni casi legato alle direttive organizzative dell’azienda stessa piuttosto che alla logica del servizio sociale. L’attenzione a questo tema deriva dall’opportunità di aver svolto il tirocinio all’interno dell’Unione Industriali di Torino, al cui interno operano diverse assistenti sociali di impresa, oltre l’interesse personale sviluppato nei confronti del macrotema del welfare aziendale. Questo lavoro nasce con l’intento di contribuire alla limitata letteratura esistente, approfondendo la figura professionale dell’assistente sociale di fabbrica, considerandola in una prospettiva storica, in particolare negli anni sopracitati. La trattazione qui presentata rispecchia le caratteristiche di una contenuta ricerca documentale che porta alla luce quanto emerso da riviste, diari, articoli, testimonianze, relazioni di conferenze e letteratura grigia, recuperati dagli archivi storici dell’Unione Industriali di Torino e dalla Biblioteca Universitaria Norberto Bobbio dell’Università di Torino. Il presente elaborato si articola in tre capitoli. Nel primo capitolo viene presentato un excursus temporale del contesto storico italiano e l’assetto politico negli anni sessanta; parallelamente ad esso, si presenta un accenno del contesto sociale e si introduce il ruolo degli assistenti sociali di fabbrica che si trovarono ad affrontare questo decennio di grandi cambiamenti socio-politici. Si fa riferimento, inoltre, al dibattito italiano che emerge dagli atti di convegni e conferenze in cui è stato trattato il tema della caratterizzazione e del ripensamento di questa figura in questi stessi anni. Il secondo capitolo si sofferma più approfonditamente sugli aspetti metodologici del servizio sociale di fabbrica nel decennio citato, analizzando l’operato, i compiti, le funzioni ed i limiti dei professionisti; viene poi riportata una preziosa testimonianza tratta dal diario professionale di Carmela Grosso, Assistente Sociale di fabbrica nel 1968. Nel terzo capitolo vengono presentate alcune figure apicali del servizio sociale di fabbrica, approfondendo il loro pensiero e i loro contributi allo sviluppo della professione: le pioniere Paolina Tarugi e Margherita Grossman e Franco Ventrice, direttore dell’Istituto per l’Assistenza Sociale di fabbrica. Infine, viene presentato un confronto tra la figura dell’assistente sociale di fabbrica negli anni sessanta e l’assistente sociale di fabbrica oggi, utilizzando gli attributi di Greenwood come chiave di lettura. Per trattare questo tema ci si è affidati a delle interviste effettuate durante il periodo di tirocinio svolto presso il servizio sociale dell’Unione Industriali di Torino.
IL SERVIZIO SOCIALE DI FABBRICA NELL'ITALIA DEGLI ANNI SESSANTA
FERRERO, SABRINA
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro descrive il servizio sociale di fabbrica, in particolare nei cosiddetti “anni invisibili”, ovvero il periodo che comprende gli anni sessanta del XX secolo, caratterizzati da un notevole fermento sociale, nei quali si perde progressivamente traccia del lavoro degli assistenti sociali di fabbrica. Negli anni turbolenti della contestazione, il servizio sociale d'azienda sembra essere scomparso, o in alcuni casi legato alle direttive organizzative dell’azienda stessa piuttosto che alla logica del servizio sociale. L’attenzione a questo tema deriva dall’opportunità di aver svolto il tirocinio all’interno dell’Unione Industriali di Torino, al cui interno operano diverse assistenti sociali di impresa, oltre l’interesse personale sviluppato nei confronti del macrotema del welfare aziendale. Questo lavoro nasce con l’intento di contribuire alla limitata letteratura esistente, approfondendo la figura professionale dell’assistente sociale di fabbrica, considerandola in una prospettiva storica, in particolare negli anni sopracitati. La trattazione qui presentata rispecchia le caratteristiche di una contenuta ricerca documentale che porta alla luce quanto emerso da riviste, diari, articoli, testimonianze, relazioni di conferenze e letteratura grigia, recuperati dagli archivi storici dell’Unione Industriali di Torino e dalla Biblioteca Universitaria Norberto Bobbio dell’Università di Torino. Il presente elaborato si articola in tre capitoli. Nel primo capitolo viene presentato un excursus temporale del contesto storico italiano e l’assetto politico negli anni sessanta; parallelamente ad esso, si presenta un accenno del contesto sociale e si introduce il ruolo degli assistenti sociali di fabbrica che si trovarono ad affrontare questo decennio di grandi cambiamenti socio-politici. Si fa riferimento, inoltre, al dibattito italiano che emerge dagli atti di convegni e conferenze in cui è stato trattato il tema della caratterizzazione e del ripensamento di questa figura in questi stessi anni. Il secondo capitolo si sofferma più approfonditamente sugli aspetti metodologici del servizio sociale di fabbrica nel decennio citato, analizzando l’operato, i compiti, le funzioni ed i limiti dei professionisti; viene poi riportata una preziosa testimonianza tratta dal diario professionale di Carmela Grosso, Assistente Sociale di fabbrica nel 1968. Nel terzo capitolo vengono presentate alcune figure apicali del servizio sociale di fabbrica, approfondendo il loro pensiero e i loro contributi allo sviluppo della professione: le pioniere Paolina Tarugi e Margherita Grossman e Franco Ventrice, direttore dell’Istituto per l’Assistenza Sociale di fabbrica. Infine, viene presentato un confronto tra la figura dell’assistente sociale di fabbrica negli anni sessanta e l’assistente sociale di fabbrica oggi, utilizzando gli attributi di Greenwood come chiave di lettura. Per trattare questo tema ci si è affidati a delle interviste effettuate durante il periodo di tirocinio svolto presso il servizio sociale dell’Unione Industriali di Torino.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/151892