La tesi si occupa del mercato energetico e dell’inflazione che ne è scaturita con lo scoppio della guerra in Ucraina, dando uno spunto di riflessione sulle possibili trasformazioni del mercato energetico stesso alla luce dei cambiamenti climatici. Le relazioni internazionali tra la Russia e gli Stati occidentali sono molto peggiorate a causa dell’aggressione della prima ai danni dell’Ucraina. Ciò ha provocato una ricerca di nuovi fornitori di gas per sopperire alle sanzioni che sono state comminate alla Russia. Nel capitolo 1 dell’elaborato si analizza la storia energetica del nostro Paese, le fonti energetiche (insieme a quelle europee) e la dipendenza dai Paesi esteri per la fornitura di materie prime utili alla prodizione di energia. Nello stesso capitolo si analizza anche la diversificazione messa in atto dai Governi Draghi e Meloni per sopperire alla mancanza di gas russo. Il capitolo 2 si occupa dell’analisi dei prezzi energetici in Italia: una rapida definizione dell’inflazione porta poi allo studio della situazione inflattiva del periodo specifico. Viene inoltre analizzato come il prezzo dell’energia abbia provocato aumenti a valanga su tutta l’economia, sia quella italiana ma anche quella europea. Viene inoltre accennato il meccanismo del price cap sul gas, dalla sua creazione al suo funzionamento specifico. Nel penultimo paragrafo viene detto brevemente quali sono stati i provvedimenti del governo italiano per contrastare il caro energia mentre nell’ultimo paragrafo viene fatta una profonda disamina dei provvedimenti di politica monetaria nel corso del 2022 della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione. Il capitolo 3 si concentra sull’analisi delle temperature e di come queste potrebbero incidere sui prezzi del mercato energetico. All’interno del capitolo stesso viene affermato come l’imprevedibilità climatica possa risultare in un fattore decisivo per i prezzi energetici: un autunno o un inverno particolarmente miti potrebbero diminuire il prezzo dell’energia al di sotto delle aspettative a causa della diminuzione della domanda di energia per il riscaldamento. Nell’ultimo paragrafo del capitolo 3 vengono analizzate delle aziende che sono sempre state legate al mercato dei combustibili fossili ma, che per una questione di immagine, hanno dovuto cambiare la propria attività di riferimento. Il cambiamento è stato spesso accompagnato da una trasformazione del nome stesso dell’azienda. Il capitolo 4 si occupa di confrontare i mercati di Germania e Francia con l’Italia e l’Unione Europea. Si vede come la Germania, la quale ha lo stesso problema di dipendenza dall’estero per i combustibili fossili come in Italia, la situazione inflattiva sia molto simile alla nostra. La Francia, totalmente indipendente dall’estero ha registrato un’inflazione nettamente minore. Il capitolo 5 analizza gli scenari futuri sia per un mercato energetico meno incerto (adottando il modello “francese”) sia per i provvedimenti presi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Se l’energia nucleare può essere una soluzione a breve termine per scemare gli effetti di una possibile crisi energetica in futuro, solo un passaggio totale all’energia verde è da considerarsi una soluzione accettabile. Al termine dell’elaborato si trovano le conclusioni che ripercorrono il percorso fatto, la bibliografia e la sitografia.
Energia e clima: binomio indissolubile
SCIUSCO, SAMUEL FRANCESCO
2022/2023
Abstract
La tesi si occupa del mercato energetico e dell’inflazione che ne è scaturita con lo scoppio della guerra in Ucraina, dando uno spunto di riflessione sulle possibili trasformazioni del mercato energetico stesso alla luce dei cambiamenti climatici. Le relazioni internazionali tra la Russia e gli Stati occidentali sono molto peggiorate a causa dell’aggressione della prima ai danni dell’Ucraina. Ciò ha provocato una ricerca di nuovi fornitori di gas per sopperire alle sanzioni che sono state comminate alla Russia. Nel capitolo 1 dell’elaborato si analizza la storia energetica del nostro Paese, le fonti energetiche (insieme a quelle europee) e la dipendenza dai Paesi esteri per la fornitura di materie prime utili alla prodizione di energia. Nello stesso capitolo si analizza anche la diversificazione messa in atto dai Governi Draghi e Meloni per sopperire alla mancanza di gas russo. Il capitolo 2 si occupa dell’analisi dei prezzi energetici in Italia: una rapida definizione dell’inflazione porta poi allo studio della situazione inflattiva del periodo specifico. Viene inoltre analizzato come il prezzo dell’energia abbia provocato aumenti a valanga su tutta l’economia, sia quella italiana ma anche quella europea. Viene inoltre accennato il meccanismo del price cap sul gas, dalla sua creazione al suo funzionamento specifico. Nel penultimo paragrafo viene detto brevemente quali sono stati i provvedimenti del governo italiano per contrastare il caro energia mentre nell’ultimo paragrafo viene fatta una profonda disamina dei provvedimenti di politica monetaria nel corso del 2022 della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione. Il capitolo 3 si concentra sull’analisi delle temperature e di come queste potrebbero incidere sui prezzi del mercato energetico. All’interno del capitolo stesso viene affermato come l’imprevedibilità climatica possa risultare in un fattore decisivo per i prezzi energetici: un autunno o un inverno particolarmente miti potrebbero diminuire il prezzo dell’energia al di sotto delle aspettative a causa della diminuzione della domanda di energia per il riscaldamento. Nell’ultimo paragrafo del capitolo 3 vengono analizzate delle aziende che sono sempre state legate al mercato dei combustibili fossili ma, che per una questione di immagine, hanno dovuto cambiare la propria attività di riferimento. Il cambiamento è stato spesso accompagnato da una trasformazione del nome stesso dell’azienda. Il capitolo 4 si occupa di confrontare i mercati di Germania e Francia con l’Italia e l’Unione Europea. Si vede come la Germania, la quale ha lo stesso problema di dipendenza dall’estero per i combustibili fossili come in Italia, la situazione inflattiva sia molto simile alla nostra. La Francia, totalmente indipendente dall’estero ha registrato un’inflazione nettamente minore. Il capitolo 5 analizza gli scenari futuri sia per un mercato energetico meno incerto (adottando il modello “francese”) sia per i provvedimenti presi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Se l’energia nucleare può essere una soluzione a breve termine per scemare gli effetti di una possibile crisi energetica in futuro, solo un passaggio totale all’energia verde è da considerarsi una soluzione accettabile. Al termine dell’elaborato si trovano le conclusioni che ripercorrono il percorso fatto, la bibliografia e la sitografia.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/151891