Gli apparati radicali delle piante hanno la capacità di instaurare associazioni mutualistiche con diversi microrganismi presenti nel terreno, tra cui batteri e funghi. Le simbiosi micorriziche sono associazioni simbiotiche mutualistiche che si instaurano tra la maggior parte delle piante terrestri e un gran numero di funghi del suolo. I funghi micorrizici sono componenti fondamentali della fertilità biologica del suolo, capaci di regolare la produttività primaria delle piante aumentando l’accesso ai nutrienti limitanti, come fosforo e azoto. Tra i diversi tipi di funghi micorrizici, i più importanti sono quelli arbuscolari (AM) (Glomeromycotina) che entrano in simbiosi con circa l’80% delle piante, tra cui la maggior parte delle piante di interesse agrario. I funghi AM, tuttavia, giocano un ruolo fondamentale anche nel garantire la qualità e la fertilità dei suoli limitando fenomeni di erosione, lisciviazione dei nutrienti e partecipando all’azione di biorisanamento dei suoli inquinati. Lo scopo di questo elaborato finale è di delineare le caratteristiche peculiari della simbiosi micorrizica arbuscolare, dettagliando nello specifico il ruolo dei funghi AM nelle azioni di biorisanamento dei terreni inquinati da metalli pesanti, in particolare dalla contaminazione di arsenico. Negli ultimi decenni, la condizione di molti ecosistemi è notevolmente peggiorata a causa dell’emissione di contingenti quantità di vari inquinanti, tra cui i metalli pesanti nei terreni, sia per cause naturali sia per cause antropiche. Un processo che permette di limitare i danni prodotti da questi contaminanti è la Phytoremediation, che sfrutta l’attività biologica delle piante e le funzioni delle comunità microbiche (microbiota) ad esse associato. In particolare, si è osservato che i funghi AM svolgono un ruolo determinante nelle azioni di biorimedio di terreni contaminanti da metalli pesanti. Diversi studi mostrano come i funghi AM partecipino alla bonifica dei suoli inquinanti da metalli pesanti attraverso azioni dirette e indirette. Grazie alle loro notevoli capacità esplorative del suolo, i funghi AM riescono ad intercettare, estrarre ed accumulare nel loro micelio extraradicale una maggiore quantità di inquinanti rispetto alle radici delle piante. Un ulteriore vantaggio è la loro capacità di assistere la pianta ospite in terreni contaminati da metalli pesanti, quali arsenico, mercurio e cromo, garantendole una maggiore sopravvivenza e talvolta un aumento della biomassa che aumenta la tolleranza dell’ospite agli stress provocati dall’esposizione ai metalli pesanti. Infine, nell’elaborato viene discusso un caso studio in cui gli autori analizzano il tasso di sopravvivenza e il contenuto di arsenico nella pianta erbacea modello Plantago lanceolata, cresciuta in un terreno inquinato da arsenico ed associata a diverse specie di funghi AM.

Il ruolo della simbiosi micorrizica nell'azione di biorisanamento del suolo contaminato da metalli pesanti

VERCELLA, IRENE
2023/2024

Abstract

Gli apparati radicali delle piante hanno la capacità di instaurare associazioni mutualistiche con diversi microrganismi presenti nel terreno, tra cui batteri e funghi. Le simbiosi micorriziche sono associazioni simbiotiche mutualistiche che si instaurano tra la maggior parte delle piante terrestri e un gran numero di funghi del suolo. I funghi micorrizici sono componenti fondamentali della fertilità biologica del suolo, capaci di regolare la produttività primaria delle piante aumentando l’accesso ai nutrienti limitanti, come fosforo e azoto. Tra i diversi tipi di funghi micorrizici, i più importanti sono quelli arbuscolari (AM) (Glomeromycotina) che entrano in simbiosi con circa l’80% delle piante, tra cui la maggior parte delle piante di interesse agrario. I funghi AM, tuttavia, giocano un ruolo fondamentale anche nel garantire la qualità e la fertilità dei suoli limitando fenomeni di erosione, lisciviazione dei nutrienti e partecipando all’azione di biorisanamento dei suoli inquinati. Lo scopo di questo elaborato finale è di delineare le caratteristiche peculiari della simbiosi micorrizica arbuscolare, dettagliando nello specifico il ruolo dei funghi AM nelle azioni di biorisanamento dei terreni inquinati da metalli pesanti, in particolare dalla contaminazione di arsenico. Negli ultimi decenni, la condizione di molti ecosistemi è notevolmente peggiorata a causa dell’emissione di contingenti quantità di vari inquinanti, tra cui i metalli pesanti nei terreni, sia per cause naturali sia per cause antropiche. Un processo che permette di limitare i danni prodotti da questi contaminanti è la Phytoremediation, che sfrutta l’attività biologica delle piante e le funzioni delle comunità microbiche (microbiota) ad esse associato. In particolare, si è osservato che i funghi AM svolgono un ruolo determinante nelle azioni di biorimedio di terreni contaminanti da metalli pesanti. Diversi studi mostrano come i funghi AM partecipino alla bonifica dei suoli inquinanti da metalli pesanti attraverso azioni dirette e indirette. Grazie alle loro notevoli capacità esplorative del suolo, i funghi AM riescono ad intercettare, estrarre ed accumulare nel loro micelio extraradicale una maggiore quantità di inquinanti rispetto alle radici delle piante. Un ulteriore vantaggio è la loro capacità di assistere la pianta ospite in terreni contaminati da metalli pesanti, quali arsenico, mercurio e cromo, garantendole una maggiore sopravvivenza e talvolta un aumento della biomassa che aumenta la tolleranza dell’ospite agli stress provocati dall’esposizione ai metalli pesanti. Infine, nell’elaborato viene discusso un caso studio in cui gli autori analizzano il tasso di sopravvivenza e il contenuto di arsenico nella pianta erbacea modello Plantago lanceolata, cresciuta in un terreno inquinato da arsenico ed associata a diverse specie di funghi AM.
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