La teoria economica classica ipotizza che gli individui siano perfettamente razionali e agiscano in vista della massimizzazione del loro obiettivo economico, avendo la possibilità di prendere in considerazione tutte le alternative possibili e di associare a ogni alternativa il calcolo degli effetti derivanti, impiegando il proprio sistema di valori e preferenze come criterio per l'individuazione della scelta ottimizzante. John Maynard Keynes, tuttavia, si discosta dal quadro teorico così delineato, affermando che molte attività economiche sono governate da spiriti animali, ovvero da slanci vitali, motivazioni psicologiche ed emotive che sarebbero la causa delle fluttuazioni dell'economia, poiché gli individui devono costantemente confrontarsi con l'ambiguità e l'incertezza. L'evidenza empirica ha infatti dimostrato come gli attori economici commettano sistematicamente errori, di ragionamento e di preferenze, difficilmente conciliabili con l'assunto di razionalità delle scelte. Partendo da tali riflessioni, all'interno di questo lavoro vengono esplicati i principali risultati raggiunti dallo sviluppo delle nuove teorie economiche, quali l'economia cognitiva e sperimentale, che si pongono come obiettivo principale la possibilità di dimostrare come effettivamente un soggetto prenda decisioni di tipo economico e conseguentemente agisca. Risultando vani i tentativi di eliminare le discrepanze esistenti tra teoria e dati empirici attraverso la distensione di alcuni assiomi, si procederà considerando la svolta cognitiva dell'economia e i principali elementi che la neuroeconomia prende in considerazione per spiegare il ruolo che la psicologia ricopre all'interno degli studi economici. In seguito si esaminerà il campo di applicazione dell'economia sperimentale, analizzando i principali esperimenti che vengono svolti con il fine di verificare le anomalie comportamentali dei soggetti, ponendo particolare attenzione all'ambito dei giochi. Infine verrà presentata un'applicazione pratica degli elementi presentati a una situazione concreta, la crisi economica attuale, che presenta ingenti analogie con la crisi economica statunitense scoppiata nel 1929. La possibilità di poter applicare in modo tangibile gli elementi teorici descritti a una situazione reale appare indispensabile al fine di dare una prova concreta dell'importanza dei risultati raggiunti grazie alle nuove dottrine economiche. Pur configurandosi come una panoramica generale, lo scopo di tale lavoro è quello di costituire un utile compendio delle nuove frontiere economiche, non ancora completamente affermatesi all'interno del dibattito economico.
L'economia cognitiva e sperimentale: le nuove frontiere della teoria economica e un'applicazione all'attuale situazione economica mondiale
VISCONTI, GIULIA
2009/2010
Abstract
La teoria economica classica ipotizza che gli individui siano perfettamente razionali e agiscano in vista della massimizzazione del loro obiettivo economico, avendo la possibilità di prendere in considerazione tutte le alternative possibili e di associare a ogni alternativa il calcolo degli effetti derivanti, impiegando il proprio sistema di valori e preferenze come criterio per l'individuazione della scelta ottimizzante. John Maynard Keynes, tuttavia, si discosta dal quadro teorico così delineato, affermando che molte attività economiche sono governate da spiriti animali, ovvero da slanci vitali, motivazioni psicologiche ed emotive che sarebbero la causa delle fluttuazioni dell'economia, poiché gli individui devono costantemente confrontarsi con l'ambiguità e l'incertezza. L'evidenza empirica ha infatti dimostrato come gli attori economici commettano sistematicamente errori, di ragionamento e di preferenze, difficilmente conciliabili con l'assunto di razionalità delle scelte. Partendo da tali riflessioni, all'interno di questo lavoro vengono esplicati i principali risultati raggiunti dallo sviluppo delle nuove teorie economiche, quali l'economia cognitiva e sperimentale, che si pongono come obiettivo principale la possibilità di dimostrare come effettivamente un soggetto prenda decisioni di tipo economico e conseguentemente agisca. Risultando vani i tentativi di eliminare le discrepanze esistenti tra teoria e dati empirici attraverso la distensione di alcuni assiomi, si procederà considerando la svolta cognitiva dell'economia e i principali elementi che la neuroeconomia prende in considerazione per spiegare il ruolo che la psicologia ricopre all'interno degli studi economici. In seguito si esaminerà il campo di applicazione dell'economia sperimentale, analizzando i principali esperimenti che vengono svolti con il fine di verificare le anomalie comportamentali dei soggetti, ponendo particolare attenzione all'ambito dei giochi. Infine verrà presentata un'applicazione pratica degli elementi presentati a una situazione concreta, la crisi economica attuale, che presenta ingenti analogie con la crisi economica statunitense scoppiata nel 1929. La possibilità di poter applicare in modo tangibile gli elementi teorici descritti a una situazione reale appare indispensabile al fine di dare una prova concreta dell'importanza dei risultati raggiunti grazie alle nuove dottrine economiche. Pur configurandosi come una panoramica generale, lo scopo di tale lavoro è quello di costituire un utile compendio delle nuove frontiere economiche, non ancora completamente affermatesi all'interno del dibattito economico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/15176