TRASCRIZIONE, TRADUZIONE E NOTE DI COMMENTO STORICO-MILITARE ALLA RELACCION DE LA EMPRESSA DE BRIQUERAS DI DIEGO SANCHEZ (Torino 1595)

The present work arises from the interest in military history, in particular for apparently secondary events but which deserve to be explored and analyzed in their implications as pieces of a wider history. This is the case of the siege conducted victoriously by Carlo Emanuele I on the fortress of Bricherasio, garrisoned by the French, between September and October 1594. An episode of military history in the lower Pellice valley which has been richly described in its unfolding by the historian Luigi Cesare Bollea at the beginning of the last century through a punctual re-reading of the documentation, in particular of the "Diurno di guerra di Carlo Emanuele I ", of the Cartario of Bricherasio and of the correspondence between Carlo Emanuele I and his wife, the Infanta Catherine of Austria, relating to 1594. Historically, the siege that Carlo Emanuele I of Savoy, his Spanish allies and mercenaries of various origins supported in overwhelming numbers against a handful of very determined Frenchmen, represents only one episode of the troubled period of wars and looting that crossed Piedmont between 15th and 18th centuries; an important episode, however, because in that brief moment Bricherasio found himself at the center of Western European politics, a crossroads of intricate negotiations and complex relationships between the great powers of the time. A story that can be further investigated from the point of view of military history to go beyond the commonplace and hagiography which, in reference to Savoyard Piedmont, exalt its aptitude for war as a distinctive feature. In other words, what we want to bring out through this study is how much the story of the siege of Bricherasio can be emblematic in reference to the birth of the Savoyard army and the way of fighting in the modern age. In particular, one wonders how much truth there may be in the affirmation that military modernity also passes through Bricherasio; what significance may this small Piedmontese rural center have had in the transformation of modern military art; how important were the revived Duchy of Savoy and Carlo Emanuele I, nicknamed by his subjects Testa 'd feu (head of fire) for his manifest military aptitudes, in the constitution of the contemporary Italian army. An important contribution to answering these questions came from the discovery, in the State Archives of Turin, of a text in Spanish, the Relaccion de la empressa de Briqueras by Diego Sanchez , published in 1595, one year after the siege, a work of poetry that contains however useful annotations on the siege of 1594. The translation and analysis of this text have prompted me to some food for thought, an occasion for this thesis, which aim to bring to light a work that was an exercise in poetics for its author, but also a precious testimony of the endowment and military conduct of the nascent Savoy army, on which the future Italian army will be grafted. ​

Il presente lavoro nasce dall’interesse per la storia militare, in particolare per vicende apparentemente secondarie ma che meritano di essere approfondite e analizzate nei loro risvolti come tasselli di una storia più ampia. È il caso dell’assedio condotto vittoriosamente da Carlo Emanuele I alla fortezza di Bricherasio, presidiata dai francesi, fra il settembre e l’ottobre del 1594. Un episodio di storia militare nella bassa val Pellice che è stato doviziosamente descritto nel suo svolgersi dallo storico Luigi Cesare Bollea agli inizi del secolo scorso attraverso una puntuale rilettura della documentazione, in particolare del "Diurno di guerra di Carlo Emanuele I " del Cartario di Bricherasio e del carteggio fra Carlo Emanuele I e la moglie, l’Infanta Caterina d’Austria, relativo al 1594 . Storicamente, l’assedio che Carlo Emanuele I di Savoia, i suoi alleati Spagnoli e mercenari di varia provenienza sostennero in numero soverchiante contro un manipolo di Francesi assai determinati, rappresenta soltanto un episodio del travagliato periodo di guerre e saccheggi che attraversarono il Piemonte tra il XV e il XVIII secolo; un episodio importante però, perché in quel breve momento Bricherasio si trovò al centro della politica dell’Europa occidentale, crocevia di intricate trattative e complesse relazioni tra le grandi potenze dell’epoca. Una vicenda che può essere ulteriormente indagata sotto il profilo della storia militare per andare oltre il luogo comune e l’agiografia che, in riferimento al Piemonte sabaudo, ne esaltano come carattere distintivo l’attitudine alla guerra . In altri termini, ciò che si vuol far emergere attraverso questo studio è quanto la vicenda dell’assedio di Bricherasio possa essere emblematica in riferimento alla nascita dell’esercito sabaudo e al modo di combattere dell’età moderna. In particolare, ci si chiede quanto ci possa essere di vero nell’affermazione che la modernità militare passa anche da Bricherasio; che significato può avere avuto questo piccolo centro rurale piemontese, nella trasformazione dell’arte militare moderna; che importanza hanno avuto il rinato ducato di Savoia e Carlo Emanuele I, soprannominato dai sudditi Testa 'd feu (testa di fuoco) per le sue manifeste attitudini militari, nella costituzione dell’esercito contemporaneo italiano. Un contributo importante per rispondere a tali quesiti è venuto dal ritrovamento, presso l’Archivio di Stato di Torino, di un testo in spagnolo, la Relaccion de la empressa de Briqueras di Diego Sanchez , pubblicato nel 1595, a un anno di distanza dall’assedio, un’opera di poesia che contiene però utili annotazioni sull’assedio del 1594. La traduzione e l’analisi di questo scritto mi hanno spinto ad alcuni spunti di riflessione, occasione per la presente tesi, che si pongono come obiettivo di riportare alla luce un’opera che fu esercizio di poetica per il suo autore, ma anche testimonianza preziosa della dotazione e della condotta militare del nascente esercito sabaudo, sul quale si innesterà il futuro esercito italiano. ​