Mis à part les élites politiques et certains économistes, le débat sur le franc CFA est presque inexistant en Italie. En 2019, le vice-premier ministre Di Maio et le représentant "grillon" Di Battista ont accusé la France d’exploiter l’Afrique et d’en freiner la croissance par le franc CFA, toujours en vigueur dans quinze pays africains même après l’indépendance des colonies, et ont demandé à l’Union européenne de sanctionner la France, donnant lieu à un incident diplomatique entre les deux pays (La Repubblica;2019). Il faut mentionner le fait que les deux politiciens appartiennent à un parti populiste et eurosceptique, le "Mouvement 5 étoiles", et cette prise de position pourrait être dictée par une volonté de propagande. Il est donc essentiel d’analyser objectivement la nature du franc CFA et d’évaluer s’il peut vraiment être considéré comme une "monnaie néo-coloniale". Nous examinerons attentivement les éléments historiques, économiques et politiques qui ont contribué à la création et à la persistance du franc CFA dans ces quinze pays africains qui unissent ce thème de politique économique à l’une des sciences sociales du langage : l’analyse du discours. Une partie importante de notre analyse sera la compréhension du fonctionnement et de la structure du franc CFA. Nous examinerons la question de la parité fixe avec l’euro ainsi que la centralisation de la politique monétaire par la Banque centrale des États d’Afrique de l’Ouest (BCEAO), la Banque des États d’Afrique centrale (BEAC) et la Banque centrale des Comores (BCC). Parallèlement, nous aborderons les critiques qui ont été formulées à l’encontre de la monnaie. Certaines voix affirment qu’il maintient les pays africains dans une relation de dépendance avec la France et limite leur capacité à mener une politique monétaire indépendante. Nous analyserons ces critiques et les comparerons avec les arguments en faveur du franc CFA, qui soulignent la stabilité monétaire et l’accès privilégié aux marchés financiers internationaux qu’il offre aux pays membres. Grâce à cette analyse, nous visons à fournir une perspective globale du franc CFA et de ses implications économiques et politiques. L’objectif est d’analyser le débat afin de favoriser une compréhension plus approfondie de la question.

A parte le élite politiche e alcuni economisti, il dibattito sul franco CFA è quasi inesistente in Italia. Nel 2019, il vice primo ministro Di Maio e l’esponente "grillino" Di Battista hanno accusato la Francia di sfruttare l'Africa e di frenarne la crescita attraverso il franco CFA, ancora in vigore in quindici paesi africani anche dopo l'indipendenza delle colonie, e hanno chiesto all'Unione europea di sanzionare la Francia, dando luogo a un incidente diplomatico tra i due paesi (La Repubblica;2019). È necessario menzionare il fatto che entrambi i politici appartengano ad un partito populista ed euroscettico, il “Movimento a 5 Stelle”, e questa presa di posizione potrebbe essere dettata da volontà di propaganda. È quindi essenziale analizzare oggettivamente la natura del franco CFA e valutare se possa davvero essere considerato una "moneta neo-coloniale". Esamineremo con attenzione gli elementi storici, economici e politici che hanno contribuito alla creazione e alla persistenza del franco CFA in questi quindici paesi africani che uniscono questo tema di politica economica a una delle scienze sociali del linguaggio: l'analisi del discorso. Una parte importante della nostra analisi sarà la comprensione del funzionamento e della struttura del franco CFA. Esamineremo la questione della parità fissa con l'euro, nonché la centralizzazione della politica monetaria da parte della Banca centrale degli Stati dell'Africa occidentale (BCEAO), della Banca degli Stati dell'Africa centrale (BEAC) e della Banca centrale delle Comore (BCC). Parallelamente, affronteremo le critiche che sono state formulate nei confronti della moneta. Alcune voci affermano che mantiene i paesi africani in una relazione di dipendenza con la Francia e limita la loro capacità di condurre una politica monetaria indipendente. Analizzeremo queste critiche e le confronteremo con le argomentazioni a favore del franco CFA, che sottolineano la stabilità monetaria e l'accesso privilegiato ai mercati finanziari internazionali che offre ai paesi membri. Attraverso questa analisi, miriamo a fornire una prospettiva globale del franco CFA e delle sue implicazioni economiche e politiche. L’obiettivo è analizzare il dibattito, al fine di favorire una comprensione più approfondita sulla questione.

Analisi del discorso sul Franco CFA: stabilità monetaria o moneta neocoloniale?

MBACKE, SOKHNA KHADIDIATOU
2022/2023

Abstract

A parte le élite politiche e alcuni economisti, il dibattito sul franco CFA è quasi inesistente in Italia. Nel 2019, il vice primo ministro Di Maio e l’esponente "grillino" Di Battista hanno accusato la Francia di sfruttare l'Africa e di frenarne la crescita attraverso il franco CFA, ancora in vigore in quindici paesi africani anche dopo l'indipendenza delle colonie, e hanno chiesto all'Unione europea di sanzionare la Francia, dando luogo a un incidente diplomatico tra i due paesi (La Repubblica;2019). È necessario menzionare il fatto che entrambi i politici appartengano ad un partito populista ed euroscettico, il “Movimento a 5 Stelle”, e questa presa di posizione potrebbe essere dettata da volontà di propaganda. È quindi essenziale analizzare oggettivamente la natura del franco CFA e valutare se possa davvero essere considerato una "moneta neo-coloniale". Esamineremo con attenzione gli elementi storici, economici e politici che hanno contribuito alla creazione e alla persistenza del franco CFA in questi quindici paesi africani che uniscono questo tema di politica economica a una delle scienze sociali del linguaggio: l'analisi del discorso. Una parte importante della nostra analisi sarà la comprensione del funzionamento e della struttura del franco CFA. Esamineremo la questione della parità fissa con l'euro, nonché la centralizzazione della politica monetaria da parte della Banca centrale degli Stati dell'Africa occidentale (BCEAO), della Banca degli Stati dell'Africa centrale (BEAC) e della Banca centrale delle Comore (BCC). Parallelamente, affronteremo le critiche che sono state formulate nei confronti della moneta. Alcune voci affermano che mantiene i paesi africani in una relazione di dipendenza con la Francia e limita la loro capacità di condurre una politica monetaria indipendente. Analizzeremo queste critiche e le confronteremo con le argomentazioni a favore del franco CFA, che sottolineano la stabilità monetaria e l'accesso privilegiato ai mercati finanziari internazionali che offre ai paesi membri. Attraverso questa analisi, miriamo a fornire una prospettiva globale del franco CFA e delle sue implicazioni economiche e politiche. L’obiettivo è analizzare il dibattito, al fine di favorire una comprensione più approfondita sulla questione.
FRA
Mis à part les élites politiques et certains économistes, le débat sur le franc CFA est presque inexistant en Italie. En 2019, le vice-premier ministre Di Maio et le représentant "grillon" Di Battista ont accusé la France d’exploiter l’Afrique et d’en freiner la croissance par le franc CFA, toujours en vigueur dans quinze pays africains même après l’indépendance des colonies, et ont demandé à l’Union européenne de sanctionner la France, donnant lieu à un incident diplomatique entre les deux pays (La Repubblica;2019). Il faut mentionner le fait que les deux politiciens appartiennent à un parti populiste et eurosceptique, le "Mouvement 5 étoiles", et cette prise de position pourrait être dictée par une volonté de propagande. Il est donc essentiel d’analyser objectivement la nature du franc CFA et d’évaluer s’il peut vraiment être considéré comme une "monnaie néo-coloniale". Nous examinerons attentivement les éléments historiques, économiques et politiques qui ont contribué à la création et à la persistance du franc CFA dans ces quinze pays africains qui unissent ce thème de politique économique à l’une des sciences sociales du langage : l’analyse du discours. Une partie importante de notre analyse sera la compréhension du fonctionnement et de la structure du franc CFA. Nous examinerons la question de la parité fixe avec l’euro ainsi que la centralisation de la politique monétaire par la Banque centrale des États d’Afrique de l’Ouest (BCEAO), la Banque des États d’Afrique centrale (BEAC) et la Banque centrale des Comores (BCC). Parallèlement, nous aborderons les critiques qui ont été formulées à l’encontre de la monnaie. Certaines voix affirment qu’il maintient les pays africains dans une relation de dépendance avec la France et limite leur capacité à mener une politique monétaire indépendante. Nous analyserons ces critiques et les comparerons avec les arguments en faveur du franc CFA, qui soulignent la stabilité monétaire et l’accès privilégié aux marchés financiers internationaux qu’il offre aux pays membres. Grâce à cette analyse, nous visons à fournir une perspective globale du franc CFA et de ses implications économiques et politiques. L’objectif est d’analyser le débat afin de favoriser une compréhension plus approfondie de la question.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/151752