A partire dalla lettura dei Quaderni di Simone Weil, in questo elaborato ci si propone di delineare un percorso che, nel pensiero della filosofa e mistica francese, conduca l’essere umano alla dimensione di Dio, del trascendente, a partire dal corpo inteso come tramite fondamentale secondo il principio della leva. Il ruolo del corpo verrà indagato su più livelli, passando per il complesso concetto di sventura e l'incarnazione nella figura di Cristo. Dopo aver introdotto il pensiero di Simone Weil evidenziandone particolarità, esigenze, difficoltà ed il carattere contraddittorio, ci si dedicherà ad una panoramica del concetto di corpo in generale. Esso viene inteso come mezzo fondamentale di esperienza e conoscenza del mondo, per "dare corpo al pensiero”, e come leva, via di accesso privilegiata all'esperienza del divino. In seguito, si tratterà la sventura come concetto fondamentale nel pensiero di Weil in quanto metaxy, come ponte tra l’essere umano e Dio, evidenziando l'aspetto del dolore fisico. La sezione conclusiva verrà dedicata ad un’analisi della figura di Cristo in quanto Dio incarnato, sofferente sulla croce, espressione della massima contraddizione ma anche massimo punto di contatto con la dimensione del divino, modello da imitare da parte dell’essere umano che desidera avvicinarsi a Dio. L’esigenza di Simone Weil di non trascurare l’esperienza concreta del corpo nel dare forma alla propria riflessione è dimostrata dalle sue stesse vicende biografiche, in una coerenza tra vita e pensiero che testimonia ancora una volta la centralità dell'esperienza vissuta di corpo nel mondo. ​

Dall'umano al divino: la leva del corpo nei Cahiers di Simone Weil ​

TORCHIO, GIULIA
2022/2023

Abstract

A partire dalla lettura dei Quaderni di Simone Weil, in questo elaborato ci si propone di delineare un percorso che, nel pensiero della filosofa e mistica francese, conduca l’essere umano alla dimensione di Dio, del trascendente, a partire dal corpo inteso come tramite fondamentale secondo il principio della leva. Il ruolo del corpo verrà indagato su più livelli, passando per il complesso concetto di sventura e l'incarnazione nella figura di Cristo. Dopo aver introdotto il pensiero di Simone Weil evidenziandone particolarità, esigenze, difficoltà ed il carattere contraddittorio, ci si dedicherà ad una panoramica del concetto di corpo in generale. Esso viene inteso come mezzo fondamentale di esperienza e conoscenza del mondo, per "dare corpo al pensiero”, e come leva, via di accesso privilegiata all'esperienza del divino. In seguito, si tratterà la sventura come concetto fondamentale nel pensiero di Weil in quanto metaxy, come ponte tra l’essere umano e Dio, evidenziando l'aspetto del dolore fisico. La sezione conclusiva verrà dedicata ad un’analisi della figura di Cristo in quanto Dio incarnato, sofferente sulla croce, espressione della massima contraddizione ma anche massimo punto di contatto con la dimensione del divino, modello da imitare da parte dell’essere umano che desidera avvicinarsi a Dio. L’esigenza di Simone Weil di non trascurare l’esperienza concreta del corpo nel dare forma alla propria riflessione è dimostrata dalle sue stesse vicende biografiche, in una coerenza tra vita e pensiero che testimonia ancora una volta la centralità dell'esperienza vissuta di corpo nel mondo. ​
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/151748