The psychological literature, starting from psychoanalytic literature, largely addresses the theme of the mother-child relationship and how it is crucial for interpreting symptoms and intervening in psychopathological conditions in adulthood and beyond. It is precisely the continuous attention to the early human interactions of the child that has determined the writing of the following text. The objective of this writing is to investigate the existence of a correlation between the type of primary relationship between the child and the mother and the onset of pathologies in one of the most delicate areas from the birth of the newborn: feeding. Attention towards eating disorders in childhood has indeed increased in recent years due to a higher incidence of disorders in both typically developing children and others. Being a pathology so prevalent in the diagnostic landscape, we will examine whether there is a connection between the primary relationship and the onset of eating disorders in childhood. To do this, we will first analyze the most prominent positions supporting the importance of the mother-child dyad for the development of the infant's psyche according to various approaches and theories. Subsequently, through an analysis of the literature on diagnostic clusters of eating disorders in childhood that are currently recognized, we will see if there are aspects in favor of the thesis that the relationship with the mother in the child's first year of life is a risk and protective factor. Through this analysis of manuals and psychological literature, we will demonstrate if and how the primary relationship can contribute to the development of eating disorders by observing the results of more recent research on the subject. By doing so, we hypothesize finding a positive correlation between the relationship with the primary object and the onset of eating disorders in childhood, as has already been observed in relation to other pathologies typical of today's society.
La letteratura psicologica, a partire da quella psicoanalitica, tratta in larga parte la tematica della relazione madre-bambino e come questa sia fondamentale per l’interpretazione dei sintomi e per l’intervento in condizioni psicopatologiche in età adulta e non solo. È proprio l’attenzione continua nei confronti delle prime interazioni umane del bambino, che il paziente è stato, a determinare la stesura del seguente scritto. L’obiettivo di questo scritto è quello di andare ad indagare l’esistenza di una correlazione tra la tipologia di relazione primaria tra bambino e madre e l’insorgenza di patologie in uno degli ambiti più delicati fin dalla nascita del neonato: l’alimentazione. L’attenzione nei confronti dei disturbi del comportamento alimentare in età infantile (DCA) è, infatti, aumentato in questi ultimi anni a seguito di una maggiore incidenza dei disturbi sia in bambini con sviluppo tipico che non. Essendo una patologia così presente nel panorama diagnostico si andrà a vedere se vi sia un nesso oppure no tra relazione primaria e l’insorgenza di DCA in età infantile: per fare ciò in un primo momento verranno analizzate le posizioni più di spicco a supporto dell’importanza della diade madre-bambino per lo sviluppo della psiche dell’infante secondo diversi approcci e teorie. Successivamente, attraverso un’analisi della letteratura dei cluster diagnostici dei disturbi del comportamento alimentare in età infantile ad oggi riconosciuti, si vedrà se vi siano aspetti a favore della tesi per cui la relazione con la madre nel primo anno di vita del bambino sia un fattore di rischio e di protezione. Attraverso questa analisi di manuali e letteratura psicologica si dimostrerà se e come la relazione primaria possa favorire l’insorgere di disturbi del comportamento alimentare osservando i risultati di ricerche più recenti riguardanti la tematica. Così facendo si ipotizza di trovare un riscontro positivo rispetto alla correlazione tra relazione con l’oggetto primario e l’insorgenza di DCA in età infantile, come già accaduto rispetto ad altre patologie tipiche della società odierna.
I disturbi alimentari in infanzia: l’importanza della relazione madre-bambino
MESORACA, ELISA
2022/2023
Abstract
La letteratura psicologica, a partire da quella psicoanalitica, tratta in larga parte la tematica della relazione madre-bambino e come questa sia fondamentale per l’interpretazione dei sintomi e per l’intervento in condizioni psicopatologiche in età adulta e non solo. È proprio l’attenzione continua nei confronti delle prime interazioni umane del bambino, che il paziente è stato, a determinare la stesura del seguente scritto. L’obiettivo di questo scritto è quello di andare ad indagare l’esistenza di una correlazione tra la tipologia di relazione primaria tra bambino e madre e l’insorgenza di patologie in uno degli ambiti più delicati fin dalla nascita del neonato: l’alimentazione. L’attenzione nei confronti dei disturbi del comportamento alimentare in età infantile (DCA) è, infatti, aumentato in questi ultimi anni a seguito di una maggiore incidenza dei disturbi sia in bambini con sviluppo tipico che non. Essendo una patologia così presente nel panorama diagnostico si andrà a vedere se vi sia un nesso oppure no tra relazione primaria e l’insorgenza di DCA in età infantile: per fare ciò in un primo momento verranno analizzate le posizioni più di spicco a supporto dell’importanza della diade madre-bambino per lo sviluppo della psiche dell’infante secondo diversi approcci e teorie. Successivamente, attraverso un’analisi della letteratura dei cluster diagnostici dei disturbi del comportamento alimentare in età infantile ad oggi riconosciuti, si vedrà se vi siano aspetti a favore della tesi per cui la relazione con la madre nel primo anno di vita del bambino sia un fattore di rischio e di protezione. Attraverso questa analisi di manuali e letteratura psicologica si dimostrerà se e come la relazione primaria possa favorire l’insorgere di disturbi del comportamento alimentare osservando i risultati di ricerche più recenti riguardanti la tematica. Così facendo si ipotizza di trovare un riscontro positivo rispetto alla correlazione tra relazione con l’oggetto primario e l’insorgenza di DCA in età infantile, come già accaduto rispetto ad altre patologie tipiche della società odierna.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/151738