Currency is one of the symbols of a state’s sovereignty, and therefore it is deeply bounded to a territory. Often seen exclusively as an element of political power, currency and its relationship with the geographic area where it circulates have been studied from an economic point of view only since 1961, thanks to Robert Mundell. The subject of this work, indeed, are the Optimum Currency Areas, territories where a single currency, or a system of fixed exchange rates, is preferrable to numerous currencies with floating exchange rates. Starting from Mundell’s results, other economists found a set of factors which should help policymakers in choosing the most suitable exchange rate regime for their country’s economy. Euro has surely represented a huge step for the research in this field, providing a real-life laboratory where academics can test their hypotheses. In the last section of the thesis, the most recent findings of applied economics and economic policy are mentioned, with suggestions for a more integrated Euro Area, able to improve the citizens’ welfare.
La moneta è espressione di sovranità di uno stato e, in quanto tale, è intimamente legata a un territorio. Associata più spesso a elemento di potere politico, solo a partire dal 1961 con Robert Mundell si è iniziato ad analizzare con gli occhi dell’economia la relazione tra valuta e aree geografiche. L’oggetto è quindi la ricerca delle Optimum Currency Areas, Aree Valutarie Ottimali, territori in cui la presenza di una sola moneta, o di un regime di cambi fissi, è preferibile rispetto all’esistenza di diverse valute. A partire dal lavoro del già citato autore canadese, altri studiosi hanno individuato una serie di fattori che in linea di principio dovrebbero guidare i decisori politici nella scelta del regime di cambio. Alla fine del Ventesimo secolo, si arriva alla nascita dell’Unione Europea, e con essa del progetto euro. È possibile osservare come la teoria economica evolva grazie ai fenomeni che si verificano all’interno dell’Eurozona, che funge da vero e proprio laboratorio, in cui le ipotesi degli studiosi vengono continuamente verificate o confutate. Grazie proprio ai più recenti contributi, nell’ultima parte dell’elaborato, sono riportate alcune delle prescrizioni che mirano a rendere l’Area euro sempre più integrata e capace di migliorare il benessere dei propri cittadini.
Aree Valutarie Ottimali: fondamenti teorici e il caso Unione Monetaria Europea
BEDINO, LUCA
2022/2023
Abstract
La moneta è espressione di sovranità di uno stato e, in quanto tale, è intimamente legata a un territorio. Associata più spesso a elemento di potere politico, solo a partire dal 1961 con Robert Mundell si è iniziato ad analizzare con gli occhi dell’economia la relazione tra valuta e aree geografiche. L’oggetto è quindi la ricerca delle Optimum Currency Areas, Aree Valutarie Ottimali, territori in cui la presenza di una sola moneta, o di un regime di cambi fissi, è preferibile rispetto all’esistenza di diverse valute. A partire dal lavoro del già citato autore canadese, altri studiosi hanno individuato una serie di fattori che in linea di principio dovrebbero guidare i decisori politici nella scelta del regime di cambio. Alla fine del Ventesimo secolo, si arriva alla nascita dell’Unione Europea, e con essa del progetto euro. È possibile osservare come la teoria economica evolva grazie ai fenomeni che si verificano all’interno dell’Eurozona, che funge da vero e proprio laboratorio, in cui le ipotesi degli studiosi vengono continuamente verificate o confutate. Grazie proprio ai più recenti contributi, nell’ultima parte dell’elaborato, sono riportate alcune delle prescrizioni che mirano a rendere l’Area euro sempre più integrata e capace di migliorare il benessere dei propri cittadini. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/151529