Il mondo dello sport può essere paragonato ad una medaglia composta da due facce: lo sport per normodotati e lo sport per persone con disabilità. Sebbene il movimento paralimpico sia stato creato successivamente a quello olimpico è in una costante crescita e diffusione. Tra le ventotto discipline paralimpiche spicca particolarmente per diffusione sul territorio italiano il wheelchair tennis (WT). Il WT nasce negli USA nel 1976 ma viene inserito nel programma olimpico solo nel 1992. In base alla disabilità permanente l’atleta andrà a competere nella categoria Open o Quad. Il regolamento, la superficie di gioco, il metodo di conteggio dei punti sono identici al tennis ma si differenzia però da quest’ultimo in quanto alla palla è concesso un secondo rimbalzo. Secondo la FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) nel 2023 in Italia si sono tesserati 170 atleti agonisti di WT i quali hanno partecipato a competizioni nazionali ed internazionali. Tuttavia, nella classifica attuale stilata dall’ITF (International Tennis Federation) solo un italiano compare nella top 50 in categoria Quad e sono assai pochi gli atleti (Open e Quad) presenti nelle prime 100 posizioni del ranking internazionale. L’obiettivo di questo elaborato è di analizzare il modello prestativo del WT supportandoci con modelli di ricerca quali Pubmed, Scopus, Google Scholar al fine ultimo di offrire ai tecnici uno strumento per aumentare il livello e la prestazione degli atleti italiani con l’augurio di vedere sempre più atleti nelle prime posizioni del ranking internazionale.
Analisi del modello prestativo del Wheelchair Tennis
BUSOLLI, MONICA
2022/2023
Abstract
Il mondo dello sport può essere paragonato ad una medaglia composta da due facce: lo sport per normodotati e lo sport per persone con disabilità. Sebbene il movimento paralimpico sia stato creato successivamente a quello olimpico è in una costante crescita e diffusione. Tra le ventotto discipline paralimpiche spicca particolarmente per diffusione sul territorio italiano il wheelchair tennis (WT). Il WT nasce negli USA nel 1976 ma viene inserito nel programma olimpico solo nel 1992. In base alla disabilità permanente l’atleta andrà a competere nella categoria Open o Quad. Il regolamento, la superficie di gioco, il metodo di conteggio dei punti sono identici al tennis ma si differenzia però da quest’ultimo in quanto alla palla è concesso un secondo rimbalzo. Secondo la FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) nel 2023 in Italia si sono tesserati 170 atleti agonisti di WT i quali hanno partecipato a competizioni nazionali ed internazionali. Tuttavia, nella classifica attuale stilata dall’ITF (International Tennis Federation) solo un italiano compare nella top 50 in categoria Quad e sono assai pochi gli atleti (Open e Quad) presenti nelle prime 100 posizioni del ranking internazionale. L’obiettivo di questo elaborato è di analizzare il modello prestativo del WT supportandoci con modelli di ricerca quali Pubmed, Scopus, Google Scholar al fine ultimo di offrire ai tecnici uno strumento per aumentare il livello e la prestazione degli atleti italiani con l’augurio di vedere sempre più atleti nelle prime posizioni del ranking internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/151520