La tesi ha avuto ad oggetto un'analisi socio-economica della fuga dei capitali dall'Africa Sub-Sahariana (SSA). Pur essendo la fuga di capitale un fenomeno comune a diversi paesi, essa acquisisce una rilevanza particolare nei paesi in via di sviluppo (PVS) e specialmente nella zona del SSA, quando si osservi il fenomeno in termini di rapporto dei capitali illeciti e prodotto interno lordo (PIL) dei PVS stessi, anziché in valore assoluto. Il fenomeno presenta un impatto considerevole su queste economie, già vittime di una prolungata insufficienza dei flussi finanziari necessari per finanziare i servizi e le infrastrutture pubbliche di base. Questo fatto contribuisce a diffondere la povertà e ad accentuare le disuguaglianze sociali. Inoltre si presenta la metodologia utilizzata per misura la fuga di capitale proposta dalla Banca Mondiale, ovvero il metodo del modello residuale. Sembra esservi un consenso generale sul fatto che la fuga di capitale dal SSA superano in volume gli aiuti e gli investimenti che ricevono dall'estero. Infine si indaga sui fattori che determinano la fuga di capitale dal SSA. In particolare, si esamina la complessità dei fattori macroeconomici (che riguardano le politiche di liberalizzazione), di politiche di governance, e di fattori strutturali che favoriscono la fuga di capitale da questa zona. Avendo raggruppato i fattori determinati in tre aree chiavi, ciò ha permesso di individuare alcune tra le soluzioni più significative nelle medesime aree. Si è per ciò proposto un ritorno dei controlli sui capitali per affrontare le sfide macroeconomiche, un miglioramento nel sistema tributario complessivo per le sfide strutturali, e il rimpatrio della fuga dei capitali per le sfide di governance.

Un'analisi socio-economica della fuga dei capitali dall'Africa Sub Sahariana

NYABWARE, FABIO
2018/2019

Abstract

La tesi ha avuto ad oggetto un'analisi socio-economica della fuga dei capitali dall'Africa Sub-Sahariana (SSA). Pur essendo la fuga di capitale un fenomeno comune a diversi paesi, essa acquisisce una rilevanza particolare nei paesi in via di sviluppo (PVS) e specialmente nella zona del SSA, quando si osservi il fenomeno in termini di rapporto dei capitali illeciti e prodotto interno lordo (PIL) dei PVS stessi, anziché in valore assoluto. Il fenomeno presenta un impatto considerevole su queste economie, già vittime di una prolungata insufficienza dei flussi finanziari necessari per finanziare i servizi e le infrastrutture pubbliche di base. Questo fatto contribuisce a diffondere la povertà e ad accentuare le disuguaglianze sociali. Inoltre si presenta la metodologia utilizzata per misura la fuga di capitale proposta dalla Banca Mondiale, ovvero il metodo del modello residuale. Sembra esservi un consenso generale sul fatto che la fuga di capitale dal SSA superano in volume gli aiuti e gli investimenti che ricevono dall'estero. Infine si indaga sui fattori che determinano la fuga di capitale dal SSA. In particolare, si esamina la complessità dei fattori macroeconomici (che riguardano le politiche di liberalizzazione), di politiche di governance, e di fattori strutturali che favoriscono la fuga di capitale da questa zona. Avendo raggruppato i fattori determinati in tre aree chiavi, ciò ha permesso di individuare alcune tra le soluzioni più significative nelle medesime aree. Si è per ciò proposto un ritorno dei controlli sui capitali per affrontare le sfide macroeconomiche, un miglioramento nel sistema tributario complessivo per le sfide strutturali, e il rimpatrio della fuga dei capitali per le sfide di governance.
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