Questo lavoro di tesi indaga il tema della gestione interculturale in società che abbiano affrontato operazioni di M&A (Mergers and Acquisitions) con uno sguardo sempre attento alle tematiche di D&I (Diversity and Inclusion). Il percorso parte da un focus sulla cultura organizzativa analizzata mediante l’implementazione di modelli teorici elaborati da psicologi ed antropologi come Geert Hofstede. Proseguendo viene esplorato il meccanismo ed il mercato di M&A, in particolare per gli intermediari finanziari, analizzandone il funzionamento e snocciolando dati ed esempi a riguardo all’interno del panorama italiano. Facendo confluire i temi trattati nei capitoli precedenti si osserva l’influenza della cultura nell’universo delle operazioni finanziarie straordinarie enunciando i principali fattori di criticità. Tra questi gioca un ruolo dominante la comunicazione interculturale, declinata nella sfera finanziaria e gestionale, che viene approfonditamente trattata in una sezione dedicata. A questo punto tutti i concetti e gli assunti incontrati nell’itinerario affluiscono per affrontare un’esperienza empirica, l’analisi dei rapporti intercorrenti tra il principale gruppo bancario italiano ed una delle sue maggiori succursali transcontinentali. L’intento finale è quello di rilevare il peso specifico delle differenze culturali nella gestione HR, nell’organizzazione aziendale e nella definizione di obiettivi operativi in realtà eterogenee e distanti dal punto di vista geografico, etnico ma anche regolamentare. Viene infatti trattata la realtà di AlexBank di Intesa Sanpaolo, quinto istituto del mercato egiziano, coordinata dalla Divisione International Subsidiary Banks della capogruppo torinese. Questa indagine salpa con l’immersione nel quadro egiziano, indagandone i principali connotati politici, economici, religiosi e, specialmente, bancari con l’effettiva applicazione dei modelli esposti in sede teorica. Nella scoperta della banca alessandrina giungono in ausilio anche dichiarazioni tratte da interviste a direttori e dipendenti. Quale può essere, nelle relazioni commerciali con una nuova realtà culturale, il giusto bilanciamento tra l’imposizione di un proprio modello unico e l’adeguamento totale a fattori estranei?
La gestione interculturale in M&A finanziarie. Il caso AlexBank: ISP in Egitto
MORGANO, MARCO
2022/2023
Abstract
Questo lavoro di tesi indaga il tema della gestione interculturale in società che abbiano affrontato operazioni di M&A (Mergers and Acquisitions) con uno sguardo sempre attento alle tematiche di D&I (Diversity and Inclusion). Il percorso parte da un focus sulla cultura organizzativa analizzata mediante l’implementazione di modelli teorici elaborati da psicologi ed antropologi come Geert Hofstede. Proseguendo viene esplorato il meccanismo ed il mercato di M&A, in particolare per gli intermediari finanziari, analizzandone il funzionamento e snocciolando dati ed esempi a riguardo all’interno del panorama italiano. Facendo confluire i temi trattati nei capitoli precedenti si osserva l’influenza della cultura nell’universo delle operazioni finanziarie straordinarie enunciando i principali fattori di criticità. Tra questi gioca un ruolo dominante la comunicazione interculturale, declinata nella sfera finanziaria e gestionale, che viene approfonditamente trattata in una sezione dedicata. A questo punto tutti i concetti e gli assunti incontrati nell’itinerario affluiscono per affrontare un’esperienza empirica, l’analisi dei rapporti intercorrenti tra il principale gruppo bancario italiano ed una delle sue maggiori succursali transcontinentali. L’intento finale è quello di rilevare il peso specifico delle differenze culturali nella gestione HR, nell’organizzazione aziendale e nella definizione di obiettivi operativi in realtà eterogenee e distanti dal punto di vista geografico, etnico ma anche regolamentare. Viene infatti trattata la realtà di AlexBank di Intesa Sanpaolo, quinto istituto del mercato egiziano, coordinata dalla Divisione International Subsidiary Banks della capogruppo torinese. Questa indagine salpa con l’immersione nel quadro egiziano, indagandone i principali connotati politici, economici, religiosi e, specialmente, bancari con l’effettiva applicazione dei modelli esposti in sede teorica. Nella scoperta della banca alessandrina giungono in ausilio anche dichiarazioni tratte da interviste a direttori e dipendenti. Quale può essere, nelle relazioni commerciali con una nuova realtà culturale, il giusto bilanciamento tra l’imposizione di un proprio modello unico e l’adeguamento totale a fattori estranei?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/151224