Il nuoto viene considerato uno sport completo e sin dall’antichità uno tra i più praticati dall’uomo: nasce come una delle attività principali (così come la corsa, l’equitazione e la lotta) con il fine della sopravvivenza. Instaurare un legame con l’acqua dovrebbe rientrare tra i principali requisiti nella vita di ciascuna persona, oltre che per una questione di storia e natura insita nello spirito primordiale, per essere salutare e a basso impatto, nonché a basso rischio di infortuni e soprattutto dal quale si possono ricavare dei veri e propri benefici dal punto di vista salutare. Il nuoto può essere quindi praticato fondamentalmente da chiunque, considerando inoltre la vasta proposta di attività che è possibile intraprendere nell’ambiente acquatico: ne deriva dunque una versatilità di questo elemento essenziale in grado anche di rendere piacevole la sensazione dell’immersione in acqua stessa. Il nuoto nello specifico è frutto di una serie di movimenti eseguiti dal corpo e dalla ricerca della perfetta combinazione tra galleggiamento e scivolamento. Lo scopo principale è quello di rendere il più ergonomico possibile lo spostamento in generale, quindi con il minor sforzo possibile ottenere la massima resa possibile in termini di avanzamento, velocità e/o resistenza (anche sulla base dell’obiettivo). A differenza di molte discipline sportive (salvo ovviamente per quanto riguarda il fine agonistico e competizioni di elevato livello) l’approccio al nuoto, anche per la prima volta, può avvenire a qualsiasi età, nonostante sia consigliato iniziare sin dai primi mesi di vita con corsi specifici di acquaticità: per il bambino sarà molto più semplice e soprattutto naturale relazionarsi con l’acqua ed immergersi per l’estrema somiglianza con l’ambiente del grembo materno pre nascita. I principali stili sono quattro, ovvero stile, dorso, rana, delfino. In questo elaborato verranno trattati diversi aspetti relativi al nuoto, inclusi gli effetti fisici, fisiologici e non ultimi per ordine di importanza quelli psicologici sull’organismo umano.
Le risposte e gli adattamenti fisiologici del corpo nel nuoto
GIONCO, GIADA
2022/2023
Abstract
Il nuoto viene considerato uno sport completo e sin dall’antichità uno tra i più praticati dall’uomo: nasce come una delle attività principali (così come la corsa, l’equitazione e la lotta) con il fine della sopravvivenza. Instaurare un legame con l’acqua dovrebbe rientrare tra i principali requisiti nella vita di ciascuna persona, oltre che per una questione di storia e natura insita nello spirito primordiale, per essere salutare e a basso impatto, nonché a basso rischio di infortuni e soprattutto dal quale si possono ricavare dei veri e propri benefici dal punto di vista salutare. Il nuoto può essere quindi praticato fondamentalmente da chiunque, considerando inoltre la vasta proposta di attività che è possibile intraprendere nell’ambiente acquatico: ne deriva dunque una versatilità di questo elemento essenziale in grado anche di rendere piacevole la sensazione dell’immersione in acqua stessa. Il nuoto nello specifico è frutto di una serie di movimenti eseguiti dal corpo e dalla ricerca della perfetta combinazione tra galleggiamento e scivolamento. Lo scopo principale è quello di rendere il più ergonomico possibile lo spostamento in generale, quindi con il minor sforzo possibile ottenere la massima resa possibile in termini di avanzamento, velocità e/o resistenza (anche sulla base dell’obiettivo). A differenza di molte discipline sportive (salvo ovviamente per quanto riguarda il fine agonistico e competizioni di elevato livello) l’approccio al nuoto, anche per la prima volta, può avvenire a qualsiasi età, nonostante sia consigliato iniziare sin dai primi mesi di vita con corsi specifici di acquaticità: per il bambino sarà molto più semplice e soprattutto naturale relazionarsi con l’acqua ed immergersi per l’estrema somiglianza con l’ambiente del grembo materno pre nascita. I principali stili sono quattro, ovvero stile, dorso, rana, delfino. In questo elaborato verranno trattati diversi aspetti relativi al nuoto, inclusi gli effetti fisici, fisiologici e non ultimi per ordine di importanza quelli psicologici sull’organismo umano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/151154