Since ancient times, humans have projected their characteristics and faculties onto both animate and inanimate objects, giving rise to the literary genres of the bestiary and the fable. These genres have evolved and intertwined, resulting in the short stories included in this thesis. Specifically, the present thesis focuses on the Hispanic-American short story, examining the works of Argentine authors Julio Cortázar (1914-1984) and Samanta Schweblin (1978), and Mexican author Guadalupe Nettel (1973). The three stories hereby examined are: “Carta a una señorita en París” (1951) by Cortázar, “Pájaros en la boca” (2009) by Schweblin, and “El matrimonio de los peces rojos” (2016) by Nettel. These stories use animal figures to reflect on human emotions, social issues, and existential questions, depicting harsh realities through the fantastic and the grotesque. In "Carta a una señorita en París", rabbits emerge from the body of the main character; in "Pájaros en la boca", Sara represses her emotions by eating living birds; in "El matrimonio de los peces rojos", the main character identifies with an orphaned cockroach. The animals in these stories, although symbolic, explore the complexity of the human soul and its relationships with the surrounding world, reflecting situations and conflicts intrinsic to human psychology. In conclusion, the thesis demonstrates how these authors have used animals as symbols to push beyond the human margin, exploring the deepest human impulses.
L'uomo, sin dalla preistoria, ha proiettato caratteristiche e facoltà umane su esseri animati e inanimati, dando vita ai generi letterari del bestiario e della favola. Questi generi si sono evoluti e mescolati dando vita ai racconti brevi inclusi nella presente tesi. In particolare, essa si concentra sul racconto ispano-americano, esaminando i lavori degli argentini Julio Cortázar (1914-1984), Samanta Schweblin (1978) e della messicana Guadalupe Nettel (1973). I tre racconti esaminati sono rispettivamente: “Carta a una señorita en París” (1951) di Cortázar, “Pájaros en la boca” (2009) di Schweblin e “El matrimonio de los peces rojos” (2016) di Nettel. Questi racconti utilizzano figure animali per riflettere sulle emozioni umane, problematiche sociali e questioni esistenziali, mostrando realtà amare attraverso il fantastico e il grottesco. In "Carta a una señorita en París", i coniglietti emergono dal corpo del protagonista; in "Pájaros en la boca", Sara reprime le sue emozioni mangiando uccellini vivi; in "El matrimonio de los peces rojos", il protagonista si identifica con uno scarafaggio orfano. Gli animali nei racconti, seppur simbolici, esplorano la complessità dell'animo umano e le sue relazioni con il mondo circostante, riflettendo situazioni e conflitti intrinseci alla psicologia umana. In conclusione, la tesi presenta come questi autori abbiano utilizzato l’animale come simbolo per spingersi oltre il margine umano, esplorando le pulsioni umane più profonde.
Oltre il margine umano. (Gli animali nel racconto fantastico ispano-americano contemporaneo).
SPAGNOLO, MARCELLA
2023/2024
Abstract
L'uomo, sin dalla preistoria, ha proiettato caratteristiche e facoltà umane su esseri animati e inanimati, dando vita ai generi letterari del bestiario e della favola. Questi generi si sono evoluti e mescolati dando vita ai racconti brevi inclusi nella presente tesi. In particolare, essa si concentra sul racconto ispano-americano, esaminando i lavori degli argentini Julio Cortázar (1914-1984), Samanta Schweblin (1978) e della messicana Guadalupe Nettel (1973). I tre racconti esaminati sono rispettivamente: “Carta a una señorita en París” (1951) di Cortázar, “Pájaros en la boca” (2009) di Schweblin e “El matrimonio de los peces rojos” (2016) di Nettel. Questi racconti utilizzano figure animali per riflettere sulle emozioni umane, problematiche sociali e questioni esistenziali, mostrando realtà amare attraverso il fantastico e il grottesco. In "Carta a una señorita en París", i coniglietti emergono dal corpo del protagonista; in "Pájaros en la boca", Sara reprime le sue emozioni mangiando uccellini vivi; in "El matrimonio de los peces rojos", il protagonista si identifica con uno scarafaggio orfano. Gli animali nei racconti, seppur simbolici, esplorano la complessità dell'animo umano e le sue relazioni con il mondo circostante, riflettendo situazioni e conflitti intrinseci alla psicologia umana. In conclusione, la tesi presenta come questi autori abbiano utilizzato l’animale come simbolo per spingersi oltre il margine umano, esplorando le pulsioni umane più profonde.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/151103