Il turismo ed i grandi eventi Secondo la definizione dell'OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo), il turismo è un'attività svolta per motivi diversi da quello lavorativo ed al di fuori del luogo della propria dimora abituale, per un periodo di almeno una notte ma non superiore ad un anno. In quest'ottica si può affermare che l'obiettivo primario cui deve tendere una località, con il fine di diventare destinazione turistica, è quello di predisporre il territorio all'organizzazione e all'accoglienza di eventi in grado di attrarre grandi flussi di persone. In altre parole si può dire che gli eventi stessi dovrebbero essere considerati come strumenti specifici di promozione turistica. Questi possono essere suddivisi in: religiosi, culturali, sportivi, enogastronomici, di divertimento collettivo, viaggi evento, fiere e congressi. Il turismo enogastronomico è un nuovo modo di conoscere il territorio che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche. Questo tipo di turismo sta diventando un fenomeno di massa e di successo, che riscuote sempre maggiori consensi ed attenzioni da parte di un pubblico entusiasta. Infatti tra tutte le tipologie di turismo, quello enogastronomico è certamente capace di realizzare grandi numeri e di crescere tanto ed in poco tempo. Questo concetto può essere meglio compreso riportando i dati relativi all'ultimo biennio: nel 2008 si calcolavano circa 4 milioni di turisti enogastronomici, divenuti nel 2009 ben 6,5 milioni. L'enoturismo Il prodotto principe oggetto del turismo enogastronomico è senza dubbio il vino, che sta diventando sempre più una ¿passione¿ collettiva. E' un movimento che coinvolge un numero sempre maggiore di persone alla costante ricerca di un vino di qualità. Nonostante l' enoturismo sia un business da 3 miliardi di euro l' anno, il vino resta un settore di élite e sono ancora in pochi a considerarsi ¿turisti del vino¿ a tutti gli effetti: questo è quanto risulta dal Rapporto annuale n. 8 Città del Vino/Censis ¿Osservatorio sul turismo del vino in Italia¿, presentato alla Bit 2010. Questo lavoro si occuperà del territorio dell'astigiano ed in particolare dell'evento della ¿Douja D'Or¿. 3 La manifestazione Il premio ¿Douja d'Or¿ è una garanzia di qualità, nonché un marchio nazionale di cui possono godere soltanto i vini italiani più pregiati che superano le severe selezioni degli assaggiatori. Nel mondo del vino questa manifestazione occupa un posto di primo piano. La rassegna italiana si è affermata sempre più nettamente attraverso il concorso per DOC e DOCG, autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole, che ha la fama di essere il più rigoroso banco di prova dei vini prodotti nel Paese. la Douja d'Or e le manifestazioni ad essa legate hanno implementato la qualità del prodotto vinicolo, con un conseguente innalzamento del prezzo di vendita ed una ovvia diminuzione del consumo, che è diventato di élite. All'interno del territorio sono stati riscoperti vitigni e vini autoctoni e si è assistito al loro conseguente rilancio sul mercato; i vini di eccellenza, che a metà degli anni Cinquanta erano circa una decina, ora sono più che raddoppiati. Per quanto attiene al comparto turistico, si può dire che Asti soffre ancora di una grossa presenza di turisti che effettuano quello che viene definito ¿short break¿, ovvero di persone che si intrattengono sul territorio solo per pochi giorni.
Il turismo che fa "cin cin"
MUSSO, MARTINA
2009/2010
Abstract
Il turismo ed i grandi eventi Secondo la definizione dell'OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo), il turismo è un'attività svolta per motivi diversi da quello lavorativo ed al di fuori del luogo della propria dimora abituale, per un periodo di almeno una notte ma non superiore ad un anno. In quest'ottica si può affermare che l'obiettivo primario cui deve tendere una località, con il fine di diventare destinazione turistica, è quello di predisporre il territorio all'organizzazione e all'accoglienza di eventi in grado di attrarre grandi flussi di persone. In altre parole si può dire che gli eventi stessi dovrebbero essere considerati come strumenti specifici di promozione turistica. Questi possono essere suddivisi in: religiosi, culturali, sportivi, enogastronomici, di divertimento collettivo, viaggi evento, fiere e congressi. Il turismo enogastronomico è un nuovo modo di conoscere il territorio che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche. Questo tipo di turismo sta diventando un fenomeno di massa e di successo, che riscuote sempre maggiori consensi ed attenzioni da parte di un pubblico entusiasta. Infatti tra tutte le tipologie di turismo, quello enogastronomico è certamente capace di realizzare grandi numeri e di crescere tanto ed in poco tempo. Questo concetto può essere meglio compreso riportando i dati relativi all'ultimo biennio: nel 2008 si calcolavano circa 4 milioni di turisti enogastronomici, divenuti nel 2009 ben 6,5 milioni. L'enoturismo Il prodotto principe oggetto del turismo enogastronomico è senza dubbio il vino, che sta diventando sempre più una ¿passione¿ collettiva. E' un movimento che coinvolge un numero sempre maggiore di persone alla costante ricerca di un vino di qualità. Nonostante l' enoturismo sia un business da 3 miliardi di euro l' anno, il vino resta un settore di élite e sono ancora in pochi a considerarsi ¿turisti del vino¿ a tutti gli effetti: questo è quanto risulta dal Rapporto annuale n. 8 Città del Vino/Censis ¿Osservatorio sul turismo del vino in Italia¿, presentato alla Bit 2010. Questo lavoro si occuperà del territorio dell'astigiano ed in particolare dell'evento della ¿Douja D'Or¿. 3 La manifestazione Il premio ¿Douja d'Or¿ è una garanzia di qualità, nonché un marchio nazionale di cui possono godere soltanto i vini italiani più pregiati che superano le severe selezioni degli assaggiatori. Nel mondo del vino questa manifestazione occupa un posto di primo piano. La rassegna italiana si è affermata sempre più nettamente attraverso il concorso per DOC e DOCG, autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole, che ha la fama di essere il più rigoroso banco di prova dei vini prodotti nel Paese. la Douja d'Or e le manifestazioni ad essa legate hanno implementato la qualità del prodotto vinicolo, con un conseguente innalzamento del prezzo di vendita ed una ovvia diminuzione del consumo, che è diventato di élite. All'interno del territorio sono stati riscoperti vitigni e vini autoctoni e si è assistito al loro conseguente rilancio sul mercato; i vini di eccellenza, che a metà degli anni Cinquanta erano circa una decina, ora sono più che raddoppiati. Per quanto attiene al comparto turistico, si può dire che Asti soffre ancora di una grossa presenza di turisti che effettuano quello che viene definito ¿short break¿, ovvero di persone che si intrattengono sul territorio solo per pochi giorni.File | Dimensione | Formato | |
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