Nello scenario di cambiamenti climatici, deforestazione, erosione del suolo, fenomeni climatici estremi, si sono create le condizioni per cambiamenti irreversibili dell’equilibrio del pianeta. In questo contesto è nato e si è sviluppato il concetto di sviluppo sostenibile. Negli ultimi quindici anni in Italia si sono sviluppati diversi protocolli con l’obiettivo di analizzare e certificare la performance di sostenibilità delle aziende vitivinicole. I campi di analisi di tali protocolli riguardano la tutela dell’ambiente, la cura e la tutela dei paesaggi, l’attenzione alla qualità della vita dei viticoltori e degli operatori del settore, l’impegno per il mantenimento e condivisione del valore del territorio e la conservazione delle tradizioni culturali. VIVA, programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MATTM) nato del 2011 grazie alla collaborazione dei due Centri di ricerca universitari OPERA e AGROINNOVA, ha come obiettivo principale quello di fornire agli operatori un sistema di analisi accurato, accreditato e misurabile, basato sui concetti chiave dell’agricoltura sostenibile, per valutare la sostenibilità delle aziende vitivinicole. L’analisi di sostenibilità vitivinicola secondo il protocollo VIVA avviene grazie a quattro indicatori, ARIA, ACQUA, VIGNETO e TERRITORIO, che valutano le prestazioni delle aziende in modo semplice, chiaro e calibrato, consentendo loro di comprendere l’impatto ambientale, sociale ed economico della filiera produttiva. Gli indicatori ARIA, ACQUA, VIGNETO e TERRITORIO, costituiscono una metodologia adeguata per la determinazione rispettivamente delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) riconducibili alla filiera produttiva, degli impatti relativi all’acqua dolce utilizzata o inquinata dall’azienda, dell’impatto della gestione dei vigneti sull’ambiente e degli effetti delle attività aziendali sulla biodiversità, sul paesaggio, sull’economia e sulla comunità locale. Per ogni indicatore è inoltre richiesto un piano di miglioramento, documento che consiste nell’identificazione di punti critici nell’ambito analizzato e nel trovare delle possibili soluzioni per il loro miglioramento; questo processo garantisce un sistema di miglioramento continuo che viene verificato in occasione del rinnovo di certificazione, che avviene ogni due anni. Nell’elaborato sarà affrontata dapprima la nascita e l’evoluzione del concetto di sostenibilità, successivamente verrà approfondito il protocollo VIVA e le modalità di analisi di sostenibilità di un’azienda vitivinicola attraverso i suoi indicatori. Per ogni indicatore è stato presentato il campo di applicazione e le conoscenze che hanno portato alla costruzione della metodologia utilizzata.

Analisi della sostenibilità di un'azienda vitivinicola secondo il protocollo VIVA

CARLUCCI, REBECCA
2021/2022

Abstract

Nello scenario di cambiamenti climatici, deforestazione, erosione del suolo, fenomeni climatici estremi, si sono create le condizioni per cambiamenti irreversibili dell’equilibrio del pianeta. In questo contesto è nato e si è sviluppato il concetto di sviluppo sostenibile. Negli ultimi quindici anni in Italia si sono sviluppati diversi protocolli con l’obiettivo di analizzare e certificare la performance di sostenibilità delle aziende vitivinicole. I campi di analisi di tali protocolli riguardano la tutela dell’ambiente, la cura e la tutela dei paesaggi, l’attenzione alla qualità della vita dei viticoltori e degli operatori del settore, l’impegno per il mantenimento e condivisione del valore del territorio e la conservazione delle tradizioni culturali. VIVA, programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MATTM) nato del 2011 grazie alla collaborazione dei due Centri di ricerca universitari OPERA e AGROINNOVA, ha come obiettivo principale quello di fornire agli operatori un sistema di analisi accurato, accreditato e misurabile, basato sui concetti chiave dell’agricoltura sostenibile, per valutare la sostenibilità delle aziende vitivinicole. L’analisi di sostenibilità vitivinicola secondo il protocollo VIVA avviene grazie a quattro indicatori, ARIA, ACQUA, VIGNETO e TERRITORIO, che valutano le prestazioni delle aziende in modo semplice, chiaro e calibrato, consentendo loro di comprendere l’impatto ambientale, sociale ed economico della filiera produttiva. Gli indicatori ARIA, ACQUA, VIGNETO e TERRITORIO, costituiscono una metodologia adeguata per la determinazione rispettivamente delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) riconducibili alla filiera produttiva, degli impatti relativi all’acqua dolce utilizzata o inquinata dall’azienda, dell’impatto della gestione dei vigneti sull’ambiente e degli effetti delle attività aziendali sulla biodiversità, sul paesaggio, sull’economia e sulla comunità locale. Per ogni indicatore è inoltre richiesto un piano di miglioramento, documento che consiste nell’identificazione di punti critici nell’ambito analizzato e nel trovare delle possibili soluzioni per il loro miglioramento; questo processo garantisce un sistema di miglioramento continuo che viene verificato in occasione del rinnovo di certificazione, che avviene ogni due anni. Nell’elaborato sarà affrontata dapprima la nascita e l’evoluzione del concetto di sostenibilità, successivamente verrà approfondito il protocollo VIVA e le modalità di analisi di sostenibilità di un’azienda vitivinicola attraverso i suoi indicatori. Per ogni indicatore è stato presentato il campo di applicazione e le conoscenze che hanno portato alla costruzione della metodologia utilizzata.
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