I raggi cosmici galattici e solari, interagendo con i nuclei dell'atmosfera, generano flussi di particelle secondarie (soprattutto elettroni, raggi gamma, muoni e neutroni) che raggiungendo il suolo terrestre, contribuiscono all'insieme di radiazioni ionizzanti che permeano l'ambiente in cui viviamo. La struttura dipolare del campo geomagnetico fa si' che le regioni polari siano le più esposte ai raggi cosmici e quindi a questa radiazione secondaria. Misure di dosimetria nelle regioni polari sono di estremo interesse per valutare la radiazione a cui vengono esposte le persone che passano lunghi periodi di lavoro nelle basi polari, soprattutto in vista di possibili variazioni del flusso di raggi cosmici dovute all'attivita' solare. Pochi sono i dati finora disponibili sulla radiazione ambientale in Antartide. L'esperimento HALCORD e' un progetto italo-argentino per monitorare la dose nella base antartica di Marambio durante gli anni 2019 e 2020. Le misure sono realizzate utilizzando strumenti sensibili a diversi tipi di particelle (neutroni, gamma e particelle cariche). In questo lavoro di tesi sono stati analizzati i dati delle misure dosimetriche di HALCORD durante l'intero anno 2019. Le serie temporali delle dosi misurate dai vari strumenti sono state studiate per evidenziare variazioni legate ad effetti atmosferici e solari. Una significativa anticorrelazione della dose con la pressione atmosferica e' stata osservata soprattutto riguardo alla componente neutronica, ed in modo meno rilevante per le particelle cariche e i raggi gamma. Correggendo le dosi neutroniche per l'effetto della pressione (che e' la causa maggiore di variazione) e' stata studiata la possibile correlazione delle dosi con l'attivita' solare. I dati pubblici del Neutron Monitor operante al Polo Sud sono stati utilizzati come riferimento per monitorare il flusso dei raggi cosmici modulato dall'attivita' solare. Essendo attualmente l'attivita' solare al minimo, il flusso dei raggi cosmici ha subito piccole variazioni, non superiori al 2%, che non sono state rivelate dai nostri strumenti.
Misure dosimetriche in Antartide
BENACO, MICHELE
2018/2019
Abstract
I raggi cosmici galattici e solari, interagendo con i nuclei dell'atmosfera, generano flussi di particelle secondarie (soprattutto elettroni, raggi gamma, muoni e neutroni) che raggiungendo il suolo terrestre, contribuiscono all'insieme di radiazioni ionizzanti che permeano l'ambiente in cui viviamo. La struttura dipolare del campo geomagnetico fa si' che le regioni polari siano le più esposte ai raggi cosmici e quindi a questa radiazione secondaria. Misure di dosimetria nelle regioni polari sono di estremo interesse per valutare la radiazione a cui vengono esposte le persone che passano lunghi periodi di lavoro nelle basi polari, soprattutto in vista di possibili variazioni del flusso di raggi cosmici dovute all'attivita' solare. Pochi sono i dati finora disponibili sulla radiazione ambientale in Antartide. L'esperimento HALCORD e' un progetto italo-argentino per monitorare la dose nella base antartica di Marambio durante gli anni 2019 e 2020. Le misure sono realizzate utilizzando strumenti sensibili a diversi tipi di particelle (neutroni, gamma e particelle cariche). In questo lavoro di tesi sono stati analizzati i dati delle misure dosimetriche di HALCORD durante l'intero anno 2019. Le serie temporali delle dosi misurate dai vari strumenti sono state studiate per evidenziare variazioni legate ad effetti atmosferici e solari. Una significativa anticorrelazione della dose con la pressione atmosferica e' stata osservata soprattutto riguardo alla componente neutronica, ed in modo meno rilevante per le particelle cariche e i raggi gamma. Correggendo le dosi neutroniche per l'effetto della pressione (che e' la causa maggiore di variazione) e' stata studiata la possibile correlazione delle dosi con l'attivita' solare. I dati pubblici del Neutron Monitor operante al Polo Sud sono stati utilizzati come riferimento per monitorare il flusso dei raggi cosmici modulato dall'attivita' solare. Essendo attualmente l'attivita' solare al minimo, il flusso dei raggi cosmici ha subito piccole variazioni, non superiori al 2%, che non sono state rivelate dai nostri strumenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/150927