In questo lavoro, con l’ausilio di una raccolta di materiale bibliografico vengono messe in evidenza le vicende di una città del sud d’Italia, Taranto, che per le sue caratteristiche territoriali venne scelta a un modello di sviluppo economico-industriale. Che non ebbe le aspettative desiderate, perché fin dall’inizio dal suo insediamento non vennero prese in considerazione le caratteristiche culturali di quel contesto. La storia di Taranto con questo modello industriale ebbe al suo interno una serie di fattori, che ne stravolsero l’aspetto strutturale, tra cui un capitalismo e una modernizzazione a tappe forzate, colonialismo industriale e progresso, memoria sociale e identità collettiva. Nella sua lunga storia la città ha subito due processi di industrializzazione, il primo alla fine dell’Ottocento con l’insediamento dell’arsenale militare e della marina, il secondo agli inizi degli anni Sessanta con la costruzione del polo siderurgico, “Italsider”, si trattò di uno sviluppo esogeno da parte dello stato con il consenso dei gruppi economici e delle élite politiche locali, le quali come vedremo nel corso di questo lavoro alimentarono fenomeni di clientela di malaffare e violazioni di diritti costituzionali sulla tutela della salute dei lavoratori, disastri ambientali e inquinamento, provocando malattie e decessi su tutta la popolazione. Con l’uso delle autobiografie sono state prodotte delle memorie individuali dei soggetti intervistati ma allo stesso tempo ha portato, ad un processo di costruzione di memorie condivise nella direzione di una memoria sociale legata alla rappresentazione di un luogo.
CRIMINALITA’ AMBIENTALE. Un approfondimento sull’ex Ilva di Taranto
PALAMARA, AGOSTINO
2022/2023
Abstract
In questo lavoro, con l’ausilio di una raccolta di materiale bibliografico vengono messe in evidenza le vicende di una città del sud d’Italia, Taranto, che per le sue caratteristiche territoriali venne scelta a un modello di sviluppo economico-industriale. Che non ebbe le aspettative desiderate, perché fin dall’inizio dal suo insediamento non vennero prese in considerazione le caratteristiche culturali di quel contesto. La storia di Taranto con questo modello industriale ebbe al suo interno una serie di fattori, che ne stravolsero l’aspetto strutturale, tra cui un capitalismo e una modernizzazione a tappe forzate, colonialismo industriale e progresso, memoria sociale e identità collettiva. Nella sua lunga storia la città ha subito due processi di industrializzazione, il primo alla fine dell’Ottocento con l’insediamento dell’arsenale militare e della marina, il secondo agli inizi degli anni Sessanta con la costruzione del polo siderurgico, “Italsider”, si trattò di uno sviluppo esogeno da parte dello stato con il consenso dei gruppi economici e delle élite politiche locali, le quali come vedremo nel corso di questo lavoro alimentarono fenomeni di clientela di malaffare e violazioni di diritti costituzionali sulla tutela della salute dei lavoratori, disastri ambientali e inquinamento, provocando malattie e decessi su tutta la popolazione. Con l’uso delle autobiografie sono state prodotte delle memorie individuali dei soggetti intervistati ma allo stesso tempo ha portato, ad un processo di costruzione di memorie condivise nella direzione di una memoria sociale legata alla rappresentazione di un luogo.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/150837