I cambiamenti di uso e copertura del suolo sono considerati da molti scienziati la componente più importante, a livello quantitativo, del cambiamento ambientale globale. Possono essere provocati da processi naturali, dall'uomo o dalla loro interazione. I cambiamenti dell'uso del suolo sono influenzati da dinamiche socio-economiche e a loro volta influenzano la società e gli equilibri ecosistemici. Nel presente studio viene analizzato uno specifico caso di cambiamenti di uso del suolo e il loro effetto sul paesaggio forestale del vallone di Champdepraz (AO) sito all'interno del Parco Naturale del Mont Avic (AO). I boschi valdostani sono segnati da una storia comune, influenzata dalla notevole espansione dell'industria minerario-metallurgica che si verificò nella regione nell'800. L'estrazione dei metalli e la loro lavorazione necessitavano dell'energia del carbone, quindi fu attuato un intenso utilizzo delle risorse forestali della Valle. L'attività calò solo all'inizio del '900 e ciò, con lo spopolamento delle montagne dovuto all'inurbamento del dopoguerra (Seconda Guerra Mondiale), permise la ricostituzione della copertura forestale. Gli obiettivi del presente lavoro di Tesi sono: 1) la redazione delle carte dell'uso del suolo del Parco Naturale Mont Avic; 2) l'analisi dei cambiamenti di uso del suolo nel Parco nel periodo fra il 1975 e il 2017; 3) l'elaborazione di una discussione sulle possibili cause dei cambiamenti avvenuti. Per realizzare suddetti obiettivi è stato applicato un approccio tipico della Landscape Ecology per poter effettuare delle misurazioni del paesaggio attraverso l'utilizzo di foto aeree analizzate con strumenti quali il telerilevamento ottico e il GIS. Le elaborazioni eseguite sulle immagini aeree storiche sono state nell'ordine: l'ortorettifica, la mosaicatura, la segmentazione e la classificazione. Si è quindi ottenuta un'ortofoto dell'intera area per ogni anno di studio (1975, 1988, 2006, 2017) e su queste ogni patch è stata distinta con un poligono a cui è stata assegnata una fra le sei classi d'uso del suolo individuate ('bosco denso', 'bosco rado', 'arbusti', 'prato', 'non vegetato' e 'urbano'). Infine si è svolta la valutazione dell'accuratezza della classificazione e il confronto delle carte elaborate, impiegando delle matrici di transizione. Sono poi state create la carta dei cambiamenti e quella delle dinamiche delle classi (1975-2017). Dai risultati ottenuti è osservabile un'espansione della superficie boscata (da 2875 ha nel 1975 a 3768 ha nel 2017), in particolare alle quote più alte ai danni delle categorie 'prato' e 'arbusti'. Inoltre è aumentata la superficie urbanizzata e su metà dell'area non si sono manifestati cambiamenti. L'aumento del bosco, avvenuto soprattutto nelle prime fasi dello studio (1975-1988), è il risultato della successione secondaria avvenuta nei pascoli abbandonati e negli 'arbusteti', nonché della riduzione del prelievo di legname verificatasi per abbandono delle attività minerarie. Il riscaldamento climatico potrebbe anche aver contribuito all'espansione dell'area occupabile dagli alberi come evidenziato dalla transizione al limite superiore del bosco (treeline) tra 'non vegetato' e 'bosco rado'.

Cambiamenti di uso suolo nel Parco Naturale del Mont Avic, AO

RUBIOLA, FOLCO
2018/2019

Abstract

I cambiamenti di uso e copertura del suolo sono considerati da molti scienziati la componente più importante, a livello quantitativo, del cambiamento ambientale globale. Possono essere provocati da processi naturali, dall'uomo o dalla loro interazione. I cambiamenti dell'uso del suolo sono influenzati da dinamiche socio-economiche e a loro volta influenzano la società e gli equilibri ecosistemici. Nel presente studio viene analizzato uno specifico caso di cambiamenti di uso del suolo e il loro effetto sul paesaggio forestale del vallone di Champdepraz (AO) sito all'interno del Parco Naturale del Mont Avic (AO). I boschi valdostani sono segnati da una storia comune, influenzata dalla notevole espansione dell'industria minerario-metallurgica che si verificò nella regione nell'800. L'estrazione dei metalli e la loro lavorazione necessitavano dell'energia del carbone, quindi fu attuato un intenso utilizzo delle risorse forestali della Valle. L'attività calò solo all'inizio del '900 e ciò, con lo spopolamento delle montagne dovuto all'inurbamento del dopoguerra (Seconda Guerra Mondiale), permise la ricostituzione della copertura forestale. Gli obiettivi del presente lavoro di Tesi sono: 1) la redazione delle carte dell'uso del suolo del Parco Naturale Mont Avic; 2) l'analisi dei cambiamenti di uso del suolo nel Parco nel periodo fra il 1975 e il 2017; 3) l'elaborazione di una discussione sulle possibili cause dei cambiamenti avvenuti. Per realizzare suddetti obiettivi è stato applicato un approccio tipico della Landscape Ecology per poter effettuare delle misurazioni del paesaggio attraverso l'utilizzo di foto aeree analizzate con strumenti quali il telerilevamento ottico e il GIS. Le elaborazioni eseguite sulle immagini aeree storiche sono state nell'ordine: l'ortorettifica, la mosaicatura, la segmentazione e la classificazione. Si è quindi ottenuta un'ortofoto dell'intera area per ogni anno di studio (1975, 1988, 2006, 2017) e su queste ogni patch è stata distinta con un poligono a cui è stata assegnata una fra le sei classi d'uso del suolo individuate ('bosco denso', 'bosco rado', 'arbusti', 'prato', 'non vegetato' e 'urbano'). Infine si è svolta la valutazione dell'accuratezza della classificazione e il confronto delle carte elaborate, impiegando delle matrici di transizione. Sono poi state create la carta dei cambiamenti e quella delle dinamiche delle classi (1975-2017). Dai risultati ottenuti è osservabile un'espansione della superficie boscata (da 2875 ha nel 1975 a 3768 ha nel 2017), in particolare alle quote più alte ai danni delle categorie 'prato' e 'arbusti'. Inoltre è aumentata la superficie urbanizzata e su metà dell'area non si sono manifestati cambiamenti. L'aumento del bosco, avvenuto soprattutto nelle prime fasi dello studio (1975-1988), è il risultato della successione secondaria avvenuta nei pascoli abbandonati e negli 'arbusteti', nonché della riduzione del prelievo di legname verificatasi per abbandono delle attività minerarie. Il riscaldamento climatico potrebbe anche aver contribuito all'espansione dell'area occupabile dagli alberi come evidenziato dalla transizione al limite superiore del bosco (treeline) tra 'non vegetato' e 'bosco rado'.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
813951_tesi_di_laurea_folco_rubiola.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 3.22 MB
Formato Adobe PDF
3.22 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/150757