Le salmonelle sono batteri Gram negativi, aerobi, asporigeni bastoncellari non capsulati, flagellati e mobili. La temperatura ottimale di crescita di è di 37 ° C e si sviluppano bene a pH vicini alla neutralità, nello specifico nel range fra 6.6-7.7. Per quanto riguarda l'Aw, Salmonella può sopravvivere e moltiplicarsi in un range abbastanza ampio, compreso tra 0,999 e 0,945. L'ubiquitarietà e la capacità di crescita delle salmonelle a temperature comprese fra 7 °C e 46 °C fa sì che qualsiasi alimento manipolato o conservato in modo non corretto possa essere fonte di infezione e di conseguenza portare a zoonosi come la salmonellosi. Quest'ultima è una delle cause principali di malattie di origine alimentare in tutto il mondo. I batteri sono generalmente trasmessi all'uomo attraverso il consumo di alimenti contaminati di origine animale, principalmente carne, pollame, uova e latte. I sintomi dell'infezione compaiono di solito entro 22-72 ore dopo l'infezione e comprendono febbre, dolori addominali, diarrea, nausea e talvolta vomito. Nel 2018 quasi un focolaio su tre di origine alimentare nell'UE è stato causato da Salmonella. È questa una delle principali risultanze del rapporto sulle tendenze e fonti di zoonosi pubblicato congiuntamente dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Nel 2018 gli Stati membri dell'UE hanno segnalato 5.146 focolai di origine alimentare che hanno colpito 48.365 persone. La Slovacchia, la Spagna e la Polonia rappresentano il 67% dei 1.581 focolai di Salmonella. Tali focolai erano riconducibili principalmente al consumo di uova. La salmonellosi è stata la seconda infezione gastrointestinale più comunemente segnalata nell'uomo nell'UE (con 91.857 casi segnalati), dopo la campilobatteriosi, 246.571 casi. Un ulteriore problema cui bisogna far fronte è l'aumento continuo di antibiotico-resistenza da parte dei microrganismi. Oggi due problemi principali influenzano l'efficacia degli antibiotici. Il primo è che in seguito all'introduzione di un nuovo antibiotico, presto o tardi sorgerà la resistenza ad esso; il secondo è il divario crescente tra l'aumento della resistenza antimicrobica (AMR) e lo sviluppo di nuove molecole. Ciò significa che il ritmo di scoperta e lo sviluppo di nuovi antibiotici sono più lenti della comparsa e diffusione dei meccanismi di resistenza tra i batteri, i quali sono in grado di rispondere rapidamente alle pressioni selettive e trasmettere i geni di resistenza alla progenie. Parallelamente a tale problematica si aggiunge l'aumento dei costi con conseguente destabilizzazione dei sistemi sanitari. I pazienti affetti da infezioni nosocomiali da AMR (antibiotico-resistenza) o che si ammalano a causa del consumo di alimenti contaminati da agenti patogeni resistenti, determinano costi sanitari più elevati, a causa di un periodo più lungo di degenza, dell'uso di farmaci più costosi o dell'aumento del tasso di mortalità. Salmonella è uno dei miroroganismi che desta maggior preoccupazione a livello mondiale in quanto sempre più resistente ad esempio ad ampicillina, tetraciclina e sulfametossazolo. In Italia, questi batteri hanno mostrato profili di resistenze superiori alla media europea, con il sulfametossazolo inefficace nel 44,9% dei casi, seguito da tetraciclina (40,4%) e ampicillina (37,4%). L'Italia è il primo paese in Europa per numero di morti legato all'antibiotico-resistenza.
Salmonella ed antibiotico resistenza: stato dell'arte e prevenzione in Europa
BRUSON MARANI, ANABEL
2018/2019
Abstract
Le salmonelle sono batteri Gram negativi, aerobi, asporigeni bastoncellari non capsulati, flagellati e mobili. La temperatura ottimale di crescita di è di 37 ° C e si sviluppano bene a pH vicini alla neutralità, nello specifico nel range fra 6.6-7.7. Per quanto riguarda l'Aw, Salmonella può sopravvivere e moltiplicarsi in un range abbastanza ampio, compreso tra 0,999 e 0,945. L'ubiquitarietà e la capacità di crescita delle salmonelle a temperature comprese fra 7 °C e 46 °C fa sì che qualsiasi alimento manipolato o conservato in modo non corretto possa essere fonte di infezione e di conseguenza portare a zoonosi come la salmonellosi. Quest'ultima è una delle cause principali di malattie di origine alimentare in tutto il mondo. I batteri sono generalmente trasmessi all'uomo attraverso il consumo di alimenti contaminati di origine animale, principalmente carne, pollame, uova e latte. I sintomi dell'infezione compaiono di solito entro 22-72 ore dopo l'infezione e comprendono febbre, dolori addominali, diarrea, nausea e talvolta vomito. Nel 2018 quasi un focolaio su tre di origine alimentare nell'UE è stato causato da Salmonella. È questa una delle principali risultanze del rapporto sulle tendenze e fonti di zoonosi pubblicato congiuntamente dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Nel 2018 gli Stati membri dell'UE hanno segnalato 5.146 focolai di origine alimentare che hanno colpito 48.365 persone. La Slovacchia, la Spagna e la Polonia rappresentano il 67% dei 1.581 focolai di Salmonella. Tali focolai erano riconducibili principalmente al consumo di uova. La salmonellosi è stata la seconda infezione gastrointestinale più comunemente segnalata nell'uomo nell'UE (con 91.857 casi segnalati), dopo la campilobatteriosi, 246.571 casi. Un ulteriore problema cui bisogna far fronte è l'aumento continuo di antibiotico-resistenza da parte dei microrganismi. Oggi due problemi principali influenzano l'efficacia degli antibiotici. Il primo è che in seguito all'introduzione di un nuovo antibiotico, presto o tardi sorgerà la resistenza ad esso; il secondo è il divario crescente tra l'aumento della resistenza antimicrobica (AMR) e lo sviluppo di nuove molecole. Ciò significa che il ritmo di scoperta e lo sviluppo di nuovi antibiotici sono più lenti della comparsa e diffusione dei meccanismi di resistenza tra i batteri, i quali sono in grado di rispondere rapidamente alle pressioni selettive e trasmettere i geni di resistenza alla progenie. Parallelamente a tale problematica si aggiunge l'aumento dei costi con conseguente destabilizzazione dei sistemi sanitari. I pazienti affetti da infezioni nosocomiali da AMR (antibiotico-resistenza) o che si ammalano a causa del consumo di alimenti contaminati da agenti patogeni resistenti, determinano costi sanitari più elevati, a causa di un periodo più lungo di degenza, dell'uso di farmaci più costosi o dell'aumento del tasso di mortalità. Salmonella è uno dei miroroganismi che desta maggior preoccupazione a livello mondiale in quanto sempre più resistente ad esempio ad ampicillina, tetraciclina e sulfametossazolo. In Italia, questi batteri hanno mostrato profili di resistenze superiori alla media europea, con il sulfametossazolo inefficace nel 44,9% dei casi, seguito da tetraciclina (40,4%) e ampicillina (37,4%). L'Italia è il primo paese in Europa per numero di morti legato all'antibiotico-resistenza.File | Dimensione | Formato | |
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