Background L'antibiotico resistenza è un problema attuale di interesse globale che sta causando seria preoccupazione in ambito sanitario. L'ampio, spesso imprudente utilizzo di antibiotici e il mancato sviluppo di nuovi antibiotici, rischia di farci tornare a una condizione simile a quella dell'era “pre-antibiotica”, in cui infezioni comuni dovute a batteri antibiotico-resistenti, possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono ai trattamenti terapeutici (Ferri et al. 2015). Metodi La ricerca è stata effettuata sottoponendo due strutture di area medica a una scheda osservazionale volta a valutare la corretta applicazione dei protocolli di isolamento, costituita da 10 items definiti indicatori di verifica. Risultati Nel complesso sono state compilate n.30 schede di valutazione. Le criticità maggiori sono state riscontrate nell'area Misure di isolamento con un 30% di risultati negativi, segue l'area Educazione e informativa con l'11% di responsi negativi e l'area Precauzioni standard con il 7%. Conclusioni Gli operatori sanitari attraverso le pratiche assistenziali veicolano i microorganismi antibiotico resistenti, favorendo la trasmissione dall'ambiente ai pazienti e viceversa, come pure l'insorgenza delle infezioni nosocomiali. Gli stessi operatori sono a rischio di insorgenza di antibiotico resistenza e per tale motivo diventano un anello della catena di trasmissione e diffusione del fenomeno in ambito ospedaliero e alla comunità. Allo stesso modo gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, possono diminuire la diffusione dell'antibiotico resistenza tramite l'applicazione di strategie e comportamenti raccomandati, in particolare l'applicazione dei protocolli di isolamento.
Antibiotico resistenza e misure di isolamento, una ricerca quantitativa osservazionale
LADDOMATA, ALBERTO
2018/2019
Abstract
Background L'antibiotico resistenza è un problema attuale di interesse globale che sta causando seria preoccupazione in ambito sanitario. L'ampio, spesso imprudente utilizzo di antibiotici e il mancato sviluppo di nuovi antibiotici, rischia di farci tornare a una condizione simile a quella dell'era “pre-antibiotica”, in cui infezioni comuni dovute a batteri antibiotico-resistenti, possono mettere in pericolo la vita umana perché non rispondono ai trattamenti terapeutici (Ferri et al. 2015). Metodi La ricerca è stata effettuata sottoponendo due strutture di area medica a una scheda osservazionale volta a valutare la corretta applicazione dei protocolli di isolamento, costituita da 10 items definiti indicatori di verifica. Risultati Nel complesso sono state compilate n.30 schede di valutazione. Le criticità maggiori sono state riscontrate nell'area Misure di isolamento con un 30% di risultati negativi, segue l'area Educazione e informativa con l'11% di responsi negativi e l'area Precauzioni standard con il 7%. Conclusioni Gli operatori sanitari attraverso le pratiche assistenziali veicolano i microorganismi antibiotico resistenti, favorendo la trasmissione dall'ambiente ai pazienti e viceversa, come pure l'insorgenza delle infezioni nosocomiali. Gli stessi operatori sono a rischio di insorgenza di antibiotico resistenza e per tale motivo diventano un anello della catena di trasmissione e diffusione del fenomeno in ambito ospedaliero e alla comunità. Allo stesso modo gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, possono diminuire la diffusione dell'antibiotico resistenza tramite l'applicazione di strategie e comportamenti raccomandati, in particolare l'applicazione dei protocolli di isolamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/150730