Il campionato mondiale di calcio è la più importante competizione per rappresentative maschili e femminili, più comunemente chiamate “nazionali”, delle federazioni sportive affiliate alla FIFA (Fédération Internationale de Football Association). Fondata all’inizio del ‘900 e con sede a Zurigo in Svizzera, quest’ultima è l’ente internazionale che governa gli sport del calcio a 11, del calcio a 5 e del Beach Soccer e che ne organizza le principali manifestazioni a livello intercontinentale. E’ la stessa federazione che amministra e gestisce i diritti televisivi per ogni edizione di queste competizioni offrendo ai duecentoundici paesi iscritti, e alle rispettive emittenti televisive, la possibilità di trasmettere le partite dei diversi tornei. Dietro a tutto ciò ovviamente ci sono degli accordi economici stretti tra la FIFA stessa e le varie televisioni degli stati di tutto il mondo; questo perché ogni manifestazione internazionale degli sport sopra citati ha un importante valore in termini monetari, sia per l’organizzazione del torneo stesso sia per la sua messa in onda. La competizione più importante, dal punto di vista della fama e dal punto di vista economico, è senza dubbio il campionato mondiale di calcio a 11 maschile; esso negli anni si è affermato come l’evento sportivo più seguito dalle televisioni del pianeta. Già a partire dal momento dell’assegnazione del paese ospitante del torneo, scelta affidata al Comitato Esecutivo della FIFA e presa circa otto/dieci anni prima dell’edizione stessa, le varie emittenti televisive si danno battaglia per assicurarsi la possibilità di trasmettere sui propri canali i vari match dei Mondiali. Tutto questo perché, come vedremo in seguito, legati ai Mondiali di Calcio ci sono importanti interessi di visibilità, sia per la FIFA sia per le piattaforme televisive. In questa tesi, oltre che al punto di vista mediatico, sarà dedicato ampio spazio anche al punto di vista sociale, storico e politico; a fare da sfondo dall’evento sportivo in sé abbiamo infatti importanti eventi e dinamiche che possono riguardare gli enti internazionali del calcio, le nazioni ospitanti del torneo e/o quelle partecipanti. I Mondiali di calcio sono stati, sono e saranno il prodotto di un preciso periodo storico; grazie alla loro popolarità, essi possono modellare vicende politiche e sociali. Il “pallone” diventa filo conduttore della storia non solo calcistico-sportiva ma anche di quella dell’umanità, rimanendo un punto fermo in un’epoca che cambia; possiamo notare, infatti, nazioni e squadre nazionali che evolvono ed emergono mentre gli interessi dello sport più famoso al mondo sono sempre più rilevanti ed instabili. Queste situazioni, che coinvolgono fattori politici, culturali, sociali e mediatici, a volte possono anche aumentare il seguito e l’interesse verso un’edizione della manifestazione; può succedere però che in alcuni casi queste dinamiche siano “scomode”, non viste positivamente e che quindi portino a disinteressare il pubblico. Dalla crescita economica e sociale di un paese intero, il Sudafrica, con l’edizione del 2010, alla tanto discussa edizione di Qatar 2022, passando per il gran ammontare di denaro pubblico speso per l’organizzazione di Brasile 2014 e il torneo di Russia 2018, in un contesto mondiale molto incerto tra terrorismo e guerre civili e politiche; saranno proprio queste ultime quattro edizioni ad essere analizzate con un particolare focus, per capirne il contesto socio-politico e l'impatto.

Mondiali di calcio, società e televisione; l'impatto socio-mediatico della manifestazione calcistica più seguita al mondo.

FERRARI, RICCARDO
2022/2023

Abstract

Il campionato mondiale di calcio è la più importante competizione per rappresentative maschili e femminili, più comunemente chiamate “nazionali”, delle federazioni sportive affiliate alla FIFA (Fédération Internationale de Football Association). Fondata all’inizio del ‘900 e con sede a Zurigo in Svizzera, quest’ultima è l’ente internazionale che governa gli sport del calcio a 11, del calcio a 5 e del Beach Soccer e che ne organizza le principali manifestazioni a livello intercontinentale. E’ la stessa federazione che amministra e gestisce i diritti televisivi per ogni edizione di queste competizioni offrendo ai duecentoundici paesi iscritti, e alle rispettive emittenti televisive, la possibilità di trasmettere le partite dei diversi tornei. Dietro a tutto ciò ovviamente ci sono degli accordi economici stretti tra la FIFA stessa e le varie televisioni degli stati di tutto il mondo; questo perché ogni manifestazione internazionale degli sport sopra citati ha un importante valore in termini monetari, sia per l’organizzazione del torneo stesso sia per la sua messa in onda. La competizione più importante, dal punto di vista della fama e dal punto di vista economico, è senza dubbio il campionato mondiale di calcio a 11 maschile; esso negli anni si è affermato come l’evento sportivo più seguito dalle televisioni del pianeta. Già a partire dal momento dell’assegnazione del paese ospitante del torneo, scelta affidata al Comitato Esecutivo della FIFA e presa circa otto/dieci anni prima dell’edizione stessa, le varie emittenti televisive si danno battaglia per assicurarsi la possibilità di trasmettere sui propri canali i vari match dei Mondiali. Tutto questo perché, come vedremo in seguito, legati ai Mondiali di Calcio ci sono importanti interessi di visibilità, sia per la FIFA sia per le piattaforme televisive. In questa tesi, oltre che al punto di vista mediatico, sarà dedicato ampio spazio anche al punto di vista sociale, storico e politico; a fare da sfondo dall’evento sportivo in sé abbiamo infatti importanti eventi e dinamiche che possono riguardare gli enti internazionali del calcio, le nazioni ospitanti del torneo e/o quelle partecipanti. I Mondiali di calcio sono stati, sono e saranno il prodotto di un preciso periodo storico; grazie alla loro popolarità, essi possono modellare vicende politiche e sociali. Il “pallone” diventa filo conduttore della storia non solo calcistico-sportiva ma anche di quella dell’umanità, rimanendo un punto fermo in un’epoca che cambia; possiamo notare, infatti, nazioni e squadre nazionali che evolvono ed emergono mentre gli interessi dello sport più famoso al mondo sono sempre più rilevanti ed instabili. Queste situazioni, che coinvolgono fattori politici, culturali, sociali e mediatici, a volte possono anche aumentare il seguito e l’interesse verso un’edizione della manifestazione; può succedere però che in alcuni casi queste dinamiche siano “scomode”, non viste positivamente e che quindi portino a disinteressare il pubblico. Dalla crescita economica e sociale di un paese intero, il Sudafrica, con l’edizione del 2010, alla tanto discussa edizione di Qatar 2022, passando per il gran ammontare di denaro pubblico speso per l’organizzazione di Brasile 2014 e il torneo di Russia 2018, in un contesto mondiale molto incerto tra terrorismo e guerre civili e politiche; saranno proprio queste ultime quattro edizioni ad essere analizzate con un particolare focus, per capirne il contesto socio-politico e l'impatto.
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