La storia del volo aereo ha origini lontane, ma l’accessibilità dei voli è una conquista sociale molto più recente, coincisa con lo sviluppo dell’operatività dei cosiddetti vettori low cost, nati a fine XX secolo negli Stati Uniti d’America, sbarcati in Europa negli anni ’90 e consolidati in tutte le aree del globo entro inizio del nuovo millennio. L’evoluzione dell’offerta del settore non è coincisa con un cambiamento tecnologico, bensì con un cambiamento organizzativo reso possibile dalla progressione di normative e di regolamentazioni. Da un contesto normativo accentuatamente protezionistico si è passati ad una regolamentazione che ha consentito lo sviluppo della libera concorrenza nel mercato. Il costo di un volo aereo venduto dalle compagnie low cost è sin da subito risultato essere significativamente inferiore a quello proposto dalle compagnie tradizionali, aprendo le porte a nuovi segmenti di mercato quali quello dei viaggi di piacere. L’interazione virtuosa tra numero voli aerei e sviluppo economico è risultata immediatamente misurabile dagli studiosi. Il valore economico prodotto dall’aumentato volume di traffico aereo è correlato anche alle nuove infrastrutture create allo scopo, agli investimenti attratti per effetto dell’aumento di connettività regionale, allo stimolo della produttività regionale derivante dalla maggiore competizione ed interconnessione, al consolidamento di offerta turistica regionale indirettamente correlata. Il contributo allo sviluppo derivante dal modello organizzativo delle compagnie low cost, che prevede l’utilizzo di aeroporti secondari nell’ottica della compressione dei costi, ha avuto molteplici benefici per i consumatori tra cui quelli di aver avuto un ragguardevole impatto su alcune regioni periferiche, invertendo il processo di marginalizzazione territoriale preesistente. Alla luce di quanto sopra non è arduo comprendere la profondità delle ripercussioni economiche e sociali derivante dalla paralisi di settore causata dallo scoppio della pandemia da Covid-19. L’analisi riportata nel presente documento ambisce approfondire tali impatti in particolare sui cosiddetti vettori low cost, nonché comprendere le strategie di risposta alla crisi innescatasi conseguentemente. Nella prima parte del presente lavoro sarà analizzato il modello operativo proposto, per comprendere le motivazioni dell’aumento del numero di operatori low cost e del volume di attività da essi gestito, accresciutosi soprattutto generando quote di mercato ex-novo. Nella seconda parte verrà analizzato l’impatto della pandemia mondiale da Covid-19 su questa tipologia di operatori oltre che sull’intero comparto, e si cercherà di comprendere le strategie di risposta alla profonda crisi innescatasi nel 2020.
Le compagnie aeree low cost e l'impatto della pandemia di COVID-19 sul loro funzionamento
COCCIFERO, EMILIO
2022/2023
Abstract
La storia del volo aereo ha origini lontane, ma l’accessibilità dei voli è una conquista sociale molto più recente, coincisa con lo sviluppo dell’operatività dei cosiddetti vettori low cost, nati a fine XX secolo negli Stati Uniti d’America, sbarcati in Europa negli anni ’90 e consolidati in tutte le aree del globo entro inizio del nuovo millennio. L’evoluzione dell’offerta del settore non è coincisa con un cambiamento tecnologico, bensì con un cambiamento organizzativo reso possibile dalla progressione di normative e di regolamentazioni. Da un contesto normativo accentuatamente protezionistico si è passati ad una regolamentazione che ha consentito lo sviluppo della libera concorrenza nel mercato. Il costo di un volo aereo venduto dalle compagnie low cost è sin da subito risultato essere significativamente inferiore a quello proposto dalle compagnie tradizionali, aprendo le porte a nuovi segmenti di mercato quali quello dei viaggi di piacere. L’interazione virtuosa tra numero voli aerei e sviluppo economico è risultata immediatamente misurabile dagli studiosi. Il valore economico prodotto dall’aumentato volume di traffico aereo è correlato anche alle nuove infrastrutture create allo scopo, agli investimenti attratti per effetto dell’aumento di connettività regionale, allo stimolo della produttività regionale derivante dalla maggiore competizione ed interconnessione, al consolidamento di offerta turistica regionale indirettamente correlata. Il contributo allo sviluppo derivante dal modello organizzativo delle compagnie low cost, che prevede l’utilizzo di aeroporti secondari nell’ottica della compressione dei costi, ha avuto molteplici benefici per i consumatori tra cui quelli di aver avuto un ragguardevole impatto su alcune regioni periferiche, invertendo il processo di marginalizzazione territoriale preesistente. Alla luce di quanto sopra non è arduo comprendere la profondità delle ripercussioni economiche e sociali derivante dalla paralisi di settore causata dallo scoppio della pandemia da Covid-19. L’analisi riportata nel presente documento ambisce approfondire tali impatti in particolare sui cosiddetti vettori low cost, nonché comprendere le strategie di risposta alla crisi innescatasi conseguentemente. Nella prima parte del presente lavoro sarà analizzato il modello operativo proposto, per comprendere le motivazioni dell’aumento del numero di operatori low cost e del volume di attività da essi gestito, accresciutosi soprattutto generando quote di mercato ex-novo. Nella seconda parte verrà analizzato l’impatto della pandemia mondiale da Covid-19 su questa tipologia di operatori oltre che sull’intero comparto, e si cercherà di comprendere le strategie di risposta alla profonda crisi innescatasi nel 2020.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/150596