Il presente elaborato si propone l’obbiettivo di andare ad analizzare l’effetto e le conseguenze che le separazioni genitoriali, in particolar modo quelle conflittuali, possano avere sul benessere e sullo sviluppo psicologico del minore. La separazione dei genitori, infatti, laddove diventi fortemente conflittuale, può pregiudicare il benessere del minore, che talvolta viene utilizzato come “pedina” di un gioco, sviluppando disagi psichici, a livello emotivo (ad esempio sentimenti di abbandono, ansia) e somatico (come i disturbi del sonno). Nel dettaglio la presente tesi si sviluppa su tre capitoli che si concentrano sui sentimenti dei bambini coinvolti nel conflitto genitoriale. Il primo capitolo intende innanzitutto introdurre l’argomento e la sua incidenza nel territorio italiano, focalizzandosi sull’importanza di tutelare il minore a livello giurisprudenziale. Successivamente verranno presentati diversi autori che in psicologia hanno studiato la separazione nell’ottica della transizione e del processo, quali ad esempio Kaslow, Emery e Bohannan (cit. in Gambini, 2016). Ed infine, con riferimento all’autrice Elizabeth Kubler-Ross (cit. in Cavicchioli, Rosa, 2017) verrà presentato il suo pensiero, secondo cui la separazione dei genitori per i bambini può configurarsi come un vero e proprio lutto. Il secondo capitolo argomenterà nel dettaglio come la conflittualità possa presentarsi come un fattore di rischio per il minore, causando conseguenze negative a livello emotivo, scolastico e somatico. Allo stesso tempo, discostandoci da una visione deterministica, verranno presentati i possibili fattori di protezione che possono incidere sul benessere del bambino, quali ad esempio l’attaccamento e la resilienza. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo mi soffermerò sulle diverse strategie che permettono alla famiglia di ritrovare un equilibrio attraverso la mediazione familiare o la coordinazione genitoriale, focalizzando simultaneamente l’attenzione sull’esigenza dei bambini di “far sentire la propria voce” tramite i gruppi di parola.
Al centro del conflitto: il disagio del minore in caso di separazione genitoriale
DAL MOLIN, REBECCA
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato si propone l’obbiettivo di andare ad analizzare l’effetto e le conseguenze che le separazioni genitoriali, in particolar modo quelle conflittuali, possano avere sul benessere e sullo sviluppo psicologico del minore. La separazione dei genitori, infatti, laddove diventi fortemente conflittuale, può pregiudicare il benessere del minore, che talvolta viene utilizzato come “pedina” di un gioco, sviluppando disagi psichici, a livello emotivo (ad esempio sentimenti di abbandono, ansia) e somatico (come i disturbi del sonno). Nel dettaglio la presente tesi si sviluppa su tre capitoli che si concentrano sui sentimenti dei bambini coinvolti nel conflitto genitoriale. Il primo capitolo intende innanzitutto introdurre l’argomento e la sua incidenza nel territorio italiano, focalizzandosi sull’importanza di tutelare il minore a livello giurisprudenziale. Successivamente verranno presentati diversi autori che in psicologia hanno studiato la separazione nell’ottica della transizione e del processo, quali ad esempio Kaslow, Emery e Bohannan (cit. in Gambini, 2016). Ed infine, con riferimento all’autrice Elizabeth Kubler-Ross (cit. in Cavicchioli, Rosa, 2017) verrà presentato il suo pensiero, secondo cui la separazione dei genitori per i bambini può configurarsi come un vero e proprio lutto. Il secondo capitolo argomenterà nel dettaglio come la conflittualità possa presentarsi come un fattore di rischio per il minore, causando conseguenze negative a livello emotivo, scolastico e somatico. Allo stesso tempo, discostandoci da una visione deterministica, verranno presentati i possibili fattori di protezione che possono incidere sul benessere del bambino, quali ad esempio l’attaccamento e la resilienza. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo mi soffermerò sulle diverse strategie che permettono alla famiglia di ritrovare un equilibrio attraverso la mediazione familiare o la coordinazione genitoriale, focalizzando simultaneamente l’attenzione sull’esigenza dei bambini di “far sentire la propria voce” tramite i gruppi di parola.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/150537