Per stress s'intende la reazione adattiva a breve termine che l'organismo mette in atto, in presenza di un agente esterno o interno, allo scopo di ripristinare la condizione di omeostasi; qualora tale reazione perduri nel tempo o sia caratterizzata da anomalie in fase di innesco o di terminazione potrebbe suscitare alterazioni fisiologiche, neuroendocrine e comportamentali che predisporrebbero individui vulnerabili all'insorgenza di una serie di patologie metaboliche, immunitarie, nonché psichiatriche. La risposta da stress si compone fondamentalmente di una parte chimica, riguardante l'attivazione dell'asse HPA (Hypothalamus-Pituitay- Adrenal) che determina la produzione di cortisolo dalla corticale del surrene, e di una parte nervosa che riguarda l'attivazione del SNS (sistema nervoso simpatico) con conseguente rilascio di noradrenalina dalla midollare del surrene. La risposta da stress può essere attivata da stressors di varia natura (fisica, chimica e sociale) e la stimolazione di valenza sociale può essere particolarmente importante perché poco propensa a determinare abituazione dell'asse HPA. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare l'influenza dello stress psicosociale cronico in topi maschi sottoposti al test ¿Resident-Intruder¿ sull'espressione ipotalamica del peptide VGF, peptide metabolico con probabile coinvolgimento nella mediazione dell'efficacia di farmaci antidepressivi, e dell'enzima nNOS, catalizzatore della reazione chimica che porta alla formazione di ossido nitrico (NO), regolatore di numerose funzioni corporee e di comportamenti. Nel nostro esperimento l'espressione di VGF e di nNOS non presenta differenze significative fra gli animali dominanti ed i subordinati sottoposti alla procedura ¿Resident-Intruder¿ così, oltre che non riflettere un loro ruolo nella determinazione dello status sociale, secondo i nostri dati, da un lato, lo stress sociale cronico potrebbe non essere sufficientemente intenso da indurre alterazione nell'espressione di VGF e nNOS oppure, questo tipo di stress potrebbe agire soprattutto a livello di altre aree encefaliche, notoriamente coinvolte nella modulazione della risposta da stress e situate nel sistema limbico (es. amigdala e ippocampo). D'altro canto, VGF e nNOS rivestono sicuramente un ruolo importante a livello bio-comportamentale nell'ipotalamo date le correlazioni negative riscontrate, nei topi subordinati, fra tempo di latenza di monta e livelli di nNOS nel nucleo LH , e fra incremento di peso corporeo e livelli di VGF nel PVN e di nNOS nel VMH (Dadomo et al., in preparazione).

stress psicosociale cronico come modulatore dei sistemi a VGF e a nNOS, un modello murino

PORTA, MASSIMO
2009/2010

Abstract

Per stress s'intende la reazione adattiva a breve termine che l'organismo mette in atto, in presenza di un agente esterno o interno, allo scopo di ripristinare la condizione di omeostasi; qualora tale reazione perduri nel tempo o sia caratterizzata da anomalie in fase di innesco o di terminazione potrebbe suscitare alterazioni fisiologiche, neuroendocrine e comportamentali che predisporrebbero individui vulnerabili all'insorgenza di una serie di patologie metaboliche, immunitarie, nonché psichiatriche. La risposta da stress si compone fondamentalmente di una parte chimica, riguardante l'attivazione dell'asse HPA (Hypothalamus-Pituitay- Adrenal) che determina la produzione di cortisolo dalla corticale del surrene, e di una parte nervosa che riguarda l'attivazione del SNS (sistema nervoso simpatico) con conseguente rilascio di noradrenalina dalla midollare del surrene. La risposta da stress può essere attivata da stressors di varia natura (fisica, chimica e sociale) e la stimolazione di valenza sociale può essere particolarmente importante perché poco propensa a determinare abituazione dell'asse HPA. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare l'influenza dello stress psicosociale cronico in topi maschi sottoposti al test ¿Resident-Intruder¿ sull'espressione ipotalamica del peptide VGF, peptide metabolico con probabile coinvolgimento nella mediazione dell'efficacia di farmaci antidepressivi, e dell'enzima nNOS, catalizzatore della reazione chimica che porta alla formazione di ossido nitrico (NO), regolatore di numerose funzioni corporee e di comportamenti. Nel nostro esperimento l'espressione di VGF e di nNOS non presenta differenze significative fra gli animali dominanti ed i subordinati sottoposti alla procedura ¿Resident-Intruder¿ così, oltre che non riflettere un loro ruolo nella determinazione dello status sociale, secondo i nostri dati, da un lato, lo stress sociale cronico potrebbe non essere sufficientemente intenso da indurre alterazione nell'espressione di VGF e nNOS oppure, questo tipo di stress potrebbe agire soprattutto a livello di altre aree encefaliche, notoriamente coinvolte nella modulazione della risposta da stress e situate nel sistema limbico (es. amigdala e ippocampo). D'altro canto, VGF e nNOS rivestono sicuramente un ruolo importante a livello bio-comportamentale nell'ipotalamo date le correlazioni negative riscontrate, nei topi subordinati, fra tempo di latenza di monta e livelli di nNOS nel nucleo LH , e fra incremento di peso corporeo e livelli di VGF nel PVN e di nNOS nel VMH (Dadomo et al., in preparazione).
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