Unlike what has happened and happens worldwide, in Europe has prevailed the "precautionary principle", under which was enacted a series of legislative acts (directives and regulations) aimed at regulating the introduction in the environment and markets of GMOs and to protect the principle of correct information to consumers about the presence of GMOs in food. On the question of the presence of GM seed in conventional seed lots, the cases that occurred in the past have led to very drastic measures, such as the destruction of fields by competent bodies (Regione Piemonte, spring/summer 2003). On the possibility of cultivating GM varieties in Italy, the Italian Ministry of Agriculture as well as the Conference of Regions and Autonomous Provinces have called "Guidelines for regulating regional coexistence between conventional, organic and genetically modified crops¿. Despite the definition of these "guidelines", it has to be stressed that in Italy it is prevailing a widespread opposition to the cultivation of GMOs. The Piedmont Region has joined the Network of Regions and Local Authorities of Europe "GMO free". The choice made by the Piedmont Region is motivated by the need to protect the typical products, as they represent an important contribution to the development of regional agriculture. The highly controversial situation on the " GMO issue¿ has led the system of Chambers of Commerce of Piedmont deal with significant commitment of all issues related to the presence of GMO in cultivation. Chambers of Commerce of Cuneo and Turin have promoted and assigned to the Chemical Laboratory of the Chamber of Commerce of Turin, the task of undertaking a monitoring activity that aims to provide consumers and the entire supply chain reliable and detailed data on the presence of the GMOs in maize fields. With regard to the analysis performed on 160 samples collected in the province of Cuneo traces of GM were detected in just 6 samples, while in only two cases these traces could be quantified, respectively at 0.06% and 0.03%, and attributed to the presence of Events MON810, Bt11 and NK603, all authorized in the EU. With regard to the analysis performed on the 156 samples collected in the province of Turin, traces of GMOs were detected in just 7 samples, and in 4 cases they provided , quantifiable results ranging from 0.04% to 0.07% and due to the presence of events MON810 and NK603. The results obtained in 2008 monitoring, together with those obtained previously, testify the almost total absence of GMOs in maize grown in Piedmont. Thanks to the extensive network of collection centers, it has been possible provide optimal coverage of the territory under study and the carried out monitoring demonstrated to be a valuable control system which might be extended to the other Provinces of the Piedmont region.

A differenza di quanto è avvenuto e avviene a livello mondiale, a livello europeo è prevalsa la posizione del ¿Principio di Precauzione¿, sulla base del quale è stata emanata una serie di atti normativi (direttive e regolamenti) volti a regolare l'introduzione nell'ambiente e sul mercato degli OGM e a tutelare il principio della corretta informazione del consumatore in merito alla presenza di OGM negli alimenti. In merito al problema della presenza di semi transgenici nelle sementi tradizionali, i casi che si sono verificati in passato hanno portato a provvedimenti anche molto drastici, quali la distruzione dei campi coltivati da parte degli Organi competenti (Regione Piemonte, primavera/estate 2003). In merito alla possibilità di coltivare sul territorio nazionale varietà GM, lo Stato Italiano e la Conferenza delle Regioni e Province Autonome hanno definito ¿linee guida per le normative regionali di coesistenza tra colture convenzionali, biologiche e geneticamente modificate¿. Nonostante la definizione di tali ¿linee guida¿, in Italia è sino ad oggi prevalsa la posizione di opposizione alla coltivazione degli OGM. A livello locale, la Regione Piemonte ha aderito alla Rete delle Regioni e delle Autorità locali d'Europa ¿OGM free¿. La scelta effettuata dalla Regione Piemonte è stata giustificata dalla necesità di tutelare le produzioni agricole tipiche, considerate un importante `biglietto da visita' del ¿made in Piemonte¿. La situazione in merito alla ¿questione OGM¿ risulta pertanto estremamente controversa. Numerosi fattori (necessità di conformità delle produzioni alla normativa vigente, necessità di salvaguardia delle produzioni tipiche locali e delle scelte volontarie di esclusione degli OGM, legate ai timori ed alle preoccupazioni dell'opinione pubblica) hanno indotto il Sistema delle Camere di Commercio del Piemonte a occuparsi con rilevante impegno di tutte le problematiche collegate alla ¿questione OGM¿. In merito alle analisi eseguite sui 160 campioni prelevati in provincia di Cuneo sono state rilevate tracce di OGM in 6 campioni; in due soli casi tali tracce sono risultate quantificabili, rispettivamente allo 0,06% e 0,03%, e dovute alla presenza degli eventi Mon810, Bt11 e NK603, tutti autorizzati in UE. In merito alle analisi eseguite sui 156 campioni prelevati in provincia di Torino, sono state rilevate tracce di OGM in 7 campioni; in 4 casi tali tracce sono risultate quantificabili, comprese tra 0,04% e 0,07% e dovute alla presenza degli eventi Mon810 e NK603. I risultati ottenuti nel monitoraggio 2008, unitamente a quelli rilevati in precedenza, attestano la pressoché totale assenza di OGM nel mais coltivato in Piemonte. Il monitoraggio eseguito è risultato uno strumento di efficace e che ha garantito,, grazie alla definizione nel corso degli anni di una rete dei centri di raccolta capillare, una ottimale copertura del territorio; pertato può rappresentare un modello estensibile anche alle altre province della Regione Piemonte.

Monitoraggio della presenza di mais GM nei centri di raccolta nelle province di Cuneo e Torino

MACIOTTA BIANC, MATTEO
2008/2009

Abstract

A differenza di quanto è avvenuto e avviene a livello mondiale, a livello europeo è prevalsa la posizione del ¿Principio di Precauzione¿, sulla base del quale è stata emanata una serie di atti normativi (direttive e regolamenti) volti a regolare l'introduzione nell'ambiente e sul mercato degli OGM e a tutelare il principio della corretta informazione del consumatore in merito alla presenza di OGM negli alimenti. In merito al problema della presenza di semi transgenici nelle sementi tradizionali, i casi che si sono verificati in passato hanno portato a provvedimenti anche molto drastici, quali la distruzione dei campi coltivati da parte degli Organi competenti (Regione Piemonte, primavera/estate 2003). In merito alla possibilità di coltivare sul territorio nazionale varietà GM, lo Stato Italiano e la Conferenza delle Regioni e Province Autonome hanno definito ¿linee guida per le normative regionali di coesistenza tra colture convenzionali, biologiche e geneticamente modificate¿. Nonostante la definizione di tali ¿linee guida¿, in Italia è sino ad oggi prevalsa la posizione di opposizione alla coltivazione degli OGM. A livello locale, la Regione Piemonte ha aderito alla Rete delle Regioni e delle Autorità locali d'Europa ¿OGM free¿. La scelta effettuata dalla Regione Piemonte è stata giustificata dalla necesità di tutelare le produzioni agricole tipiche, considerate un importante `biglietto da visita' del ¿made in Piemonte¿. La situazione in merito alla ¿questione OGM¿ risulta pertanto estremamente controversa. Numerosi fattori (necessità di conformità delle produzioni alla normativa vigente, necessità di salvaguardia delle produzioni tipiche locali e delle scelte volontarie di esclusione degli OGM, legate ai timori ed alle preoccupazioni dell'opinione pubblica) hanno indotto il Sistema delle Camere di Commercio del Piemonte a occuparsi con rilevante impegno di tutte le problematiche collegate alla ¿questione OGM¿. In merito alle analisi eseguite sui 160 campioni prelevati in provincia di Cuneo sono state rilevate tracce di OGM in 6 campioni; in due soli casi tali tracce sono risultate quantificabili, rispettivamente allo 0,06% e 0,03%, e dovute alla presenza degli eventi Mon810, Bt11 e NK603, tutti autorizzati in UE. In merito alle analisi eseguite sui 156 campioni prelevati in provincia di Torino, sono state rilevate tracce di OGM in 7 campioni; in 4 casi tali tracce sono risultate quantificabili, comprese tra 0,04% e 0,07% e dovute alla presenza degli eventi Mon810 e NK603. I risultati ottenuti nel monitoraggio 2008, unitamente a quelli rilevati in precedenza, attestano la pressoché totale assenza di OGM nel mais coltivato in Piemonte. Il monitoraggio eseguito è risultato uno strumento di efficace e che ha garantito,, grazie alla definizione nel corso degli anni di una rete dei centri di raccolta capillare, una ottimale copertura del territorio; pertato può rappresentare un modello estensibile anche alle altre province della Regione Piemonte.
ITA
Unlike what has happened and happens worldwide, in Europe has prevailed the "precautionary principle", under which was enacted a series of legislative acts (directives and regulations) aimed at regulating the introduction in the environment and markets of GMOs and to protect the principle of correct information to consumers about the presence of GMOs in food. On the question of the presence of GM seed in conventional seed lots, the cases that occurred in the past have led to very drastic measures, such as the destruction of fields by competent bodies (Regione Piemonte, spring/summer 2003). On the possibility of cultivating GM varieties in Italy, the Italian Ministry of Agriculture as well as the Conference of Regions and Autonomous Provinces have called "Guidelines for regulating regional coexistence between conventional, organic and genetically modified crops¿. Despite the definition of these "guidelines", it has to be stressed that in Italy it is prevailing a widespread opposition to the cultivation of GMOs. The Piedmont Region has joined the Network of Regions and Local Authorities of Europe "GMO free". The choice made by the Piedmont Region is motivated by the need to protect the typical products, as they represent an important contribution to the development of regional agriculture. The highly controversial situation on the " GMO issue¿ has led the system of Chambers of Commerce of Piedmont deal with significant commitment of all issues related to the presence of GMO in cultivation. Chambers of Commerce of Cuneo and Turin have promoted and assigned to the Chemical Laboratory of the Chamber of Commerce of Turin, the task of undertaking a monitoring activity that aims to provide consumers and the entire supply chain reliable and detailed data on the presence of the GMOs in maize fields. With regard to the analysis performed on 160 samples collected in the province of Cuneo traces of GM were detected in just 6 samples, while in only two cases these traces could be quantified, respectively at 0.06% and 0.03%, and attributed to the presence of Events MON810, Bt11 and NK603, all authorized in the EU. With regard to the analysis performed on the 156 samples collected in the province of Turin, traces of GMOs were detected in just 7 samples, and in 4 cases they provided , quantifiable results ranging from 0.04% to 0.07% and due to the presence of events MON810 and NK603. The results obtained in 2008 monitoring, together with those obtained previously, testify the almost total absence of GMOs in maize grown in Piedmont. Thanks to the extensive network of collection centers, it has been possible provide optimal coverage of the territory under study and the carried out monitoring demonstrated to be a valuable control system which might be extended to the other Provinces of the Piedmont region.
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