L’argomento dell’elaborato finale riguarda il lavoro dell’assistente sociale nell’ambito della tutela del minore e la diffidenza delle persone nei confronti del professionista in questa determinata area. In questo specifico ambito il professionista si occupa di sostenere la famiglia in un’ottica di prevenzione ma può accadere che, nel caso di famiglie estremamente fragili, la tutela del minore si configuri nell’allontanamento di quest’ultimo dal suo nucleo. Nel corso degli anni, casi come quello di Serena Cruz hanno rafforzato nel senso comune il timore nei confronti dell’assistente sociale, percepito come colui che “ruba i bambini”. Utilizzando un’analisi descrittiva, l’obiettivo è quello di mettere in luce le fasi dell’intervento realizzato dall’assistente sociale tenendo in considerazione l’etica della professione e la legislazione che sta alla base dell’agire professionale, mostrando infine le strategie di fronteggiamento del pregiudizio messe in atto dai professionisti. La tesi è strutturata in tre capitoli: 1. Un breve excursus storico della professione impegnata nella tutela dell’infanzia, la legislazione che fa da cardine e il lavoro che l’assistente sociale svolge con le famiglie in questo ambito. 2. L’analisi del caso di Serena Cruz, il quale ha avuto un forte impatto mediatico, portando alla spaccatura dell’opinione pubblica e le rappresentazioni sociali dell’assistente sociale trasmesse dai media. 3. Strategie di fronteggiamento dei pregiudizi e delle rappresentazioni sociali nei confronti della professione, proposte dalla comunità professionale, dai singoli professionisti e nella formazione universitaria.
Gli assistenti sociali rubano i bambini? - rappresentazioni sociali e pregiudizi nei confronti della professione e strategie di fronteggiamento
BERINO, GIULIA
2022/2023
Abstract
L’argomento dell’elaborato finale riguarda il lavoro dell’assistente sociale nell’ambito della tutela del minore e la diffidenza delle persone nei confronti del professionista in questa determinata area. In questo specifico ambito il professionista si occupa di sostenere la famiglia in un’ottica di prevenzione ma può accadere che, nel caso di famiglie estremamente fragili, la tutela del minore si configuri nell’allontanamento di quest’ultimo dal suo nucleo. Nel corso degli anni, casi come quello di Serena Cruz hanno rafforzato nel senso comune il timore nei confronti dell’assistente sociale, percepito come colui che “ruba i bambini”. Utilizzando un’analisi descrittiva, l’obiettivo è quello di mettere in luce le fasi dell’intervento realizzato dall’assistente sociale tenendo in considerazione l’etica della professione e la legislazione che sta alla base dell’agire professionale, mostrando infine le strategie di fronteggiamento del pregiudizio messe in atto dai professionisti. La tesi è strutturata in tre capitoli: 1. Un breve excursus storico della professione impegnata nella tutela dell’infanzia, la legislazione che fa da cardine e il lavoro che l’assistente sociale svolge con le famiglie in questo ambito. 2. L’analisi del caso di Serena Cruz, il quale ha avuto un forte impatto mediatico, portando alla spaccatura dell’opinione pubblica e le rappresentazioni sociali dell’assistente sociale trasmesse dai media. 3. Strategie di fronteggiamento dei pregiudizi e delle rappresentazioni sociali nei confronti della professione, proposte dalla comunità professionale, dai singoli professionisti e nella formazione universitaria.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/150221