The thesis entitled "A bourgeois republic? The Ligurian Republic and its Constitutions" investigates the historical moment between 1797 and 1805, that is, between the establishment of the first Ligurian Republic and the definitive annexation to Napoleonic France. The general context regards a period of great upheaval characterized by the struggle, waged by the Thermidorian Directory, for the survival of the French Revolution against the coalesced powers of all Europe, through continuous military campaigns with the dual purpose of defending France and, at the same time, exporting revolutionary ideas to countries still subject to the institutions of “ancien régime”. In these countries are established, especially in Italy, thanks to the brilliant victories of the general Bonaparte, the so-called “Republic Sisters”, including the Ligurian, in which the coagulation of French interests and local patriots, together with pieces of the aristocratic ruling class, particularly quick to grasp the ongoing change, give rise to hybrid experiences, inspired by the constitutional model of the year III in France, but, at the same time, very far from revolutionary orthodoxy. The basic question is addressed to the Ligurian Republic, in its dual role of Republic sister and "hybrid experiment", wondering whether, in the end, it is actually a fully bourgeois republic. The answer is sought, scrolling through the text, analyzing the general international historical context and the strategic role played by the French Directory, the two Ligurian constitutions (of 1797 and 1802) and the complex of political and economic historical events that will lead to the final annexation to France. The general picture that results, in the end, is a multiform prism, a game of mirrors in which the French institutional political choices heavily affect the fate of Liguria outlining a mosaic very complex and sometimes contradictory, but certainly capable of generating experiences that can influence the subsequent history of the nineteenth century. The initial question, therefore, cannot have a clear answer, yet, at least in the case of Liguria, we can already glimpse how the bourgeois class will inevitably be called to assume a decisive role, but on several occasions it will be faced with problems that for inexperience, incompetence and for the defense of their own particular interests, will reveal their inadequacy as a new ruling class.
La tesi dal titolo “Una Repubblica borghese? La Repubblica Ligure e le sue Costituzioni” indaga un momento storico compreso tra il 1797 e il 1805, ossia tra l’instaurazione della prima Repubblica Ligure e la definitiva annessione alla Francia napoleonica. Il contesto generale riguarda un periodo di grandi stravolgimenti caratterizzato dalla lotta, ingaggiata dal Direttorio termidoriano, per la sopravvivenza della Rivoluzione francese contro le potenze coalizzate di tutta Europa, attraverso continue campagne militari aventi il duplice scopo di difendere la Francia e, allo stesso tempo, esportare le idee rivoluzionarie in paesi ancora sottoposti alle istituzioni dell’antico regime. In tali paesi vengono istituite, soprattutto in Italia, grazie alle folgoranti vittorie dell’allora generale Bonaparte, le così dette Repubbliche sorelle, tra cui la Ligure, in cui la coagulazione di interessi francesi e patrioti locali, insieme a pezzi della classe dirigente aristocratica, particolarmente rapida a cogliere il cambiamento in corso, danno vita a esperienze ibride, ispirate al modello costituzionale dell’anno III in Francia, ma, allo stesso tempo, molto lontane dall’ortodossia rivoluzionaria francese. La domanda di fondo si rivolge proprio alla Repubblica Ligure, nella sua duplice veste di Repubblica sorella ed “esperimento ibrido”, chiedendosi se, in definitiva, essa sia effettivamente considerabile una repubblica a tutti gli effetti borghese. La risposta viene ricercata, scorrendo il testo, analizzando il contesto storico internazionale generale e il ruolo strategico ricoperto dal Direttorio francese, le due costituzioni liguri (del 1797 e del 1802) e il complesso delle vicende storico politiche ed economiche che porteranno alla definitiva annessione alla Francia. Il quadro generale che ne risulta, alla fine, è un prisma multiforme, un gioco di specchi in cui le scelte politico istituzionali francesi incidono pesantemente nelle sorti della Liguria delineando un mosaico molto complesso e a tratti contraddittorio, ma sicuramente capace di generare un terreno di coltura e di esperienze in grado di influenzare la successiva storia Ottocentesca. La domanda iniziale, dunque, non può avere una risposta netta, eppure, almeno nel caso ligure, si può già intravvedere come la classe borghese sarà, inevitabilmente, chiamata ad assumere un ruolo decisivo, ma in diverse occasioni si troverà di fronte a problemi che per inesperienza, incompetenza e per la difesa dei propri interessi particolari, ne sveleranno l’inadeguatezza come nuova classe dirigente.
Una Repubblica borghese? La Repubblica Ligure e le sue Costituzioni
METTA, ROBERTA
2021/2022
Abstract
La tesi dal titolo “Una Repubblica borghese? La Repubblica Ligure e le sue Costituzioni” indaga un momento storico compreso tra il 1797 e il 1805, ossia tra l’instaurazione della prima Repubblica Ligure e la definitiva annessione alla Francia napoleonica. Il contesto generale riguarda un periodo di grandi stravolgimenti caratterizzato dalla lotta, ingaggiata dal Direttorio termidoriano, per la sopravvivenza della Rivoluzione francese contro le potenze coalizzate di tutta Europa, attraverso continue campagne militari aventi il duplice scopo di difendere la Francia e, allo stesso tempo, esportare le idee rivoluzionarie in paesi ancora sottoposti alle istituzioni dell’antico regime. In tali paesi vengono istituite, soprattutto in Italia, grazie alle folgoranti vittorie dell’allora generale Bonaparte, le così dette Repubbliche sorelle, tra cui la Ligure, in cui la coagulazione di interessi francesi e patrioti locali, insieme a pezzi della classe dirigente aristocratica, particolarmente rapida a cogliere il cambiamento in corso, danno vita a esperienze ibride, ispirate al modello costituzionale dell’anno III in Francia, ma, allo stesso tempo, molto lontane dall’ortodossia rivoluzionaria francese. La domanda di fondo si rivolge proprio alla Repubblica Ligure, nella sua duplice veste di Repubblica sorella ed “esperimento ibrido”, chiedendosi se, in definitiva, essa sia effettivamente considerabile una repubblica a tutti gli effetti borghese. La risposta viene ricercata, scorrendo il testo, analizzando il contesto storico internazionale generale e il ruolo strategico ricoperto dal Direttorio francese, le due costituzioni liguri (del 1797 e del 1802) e il complesso delle vicende storico politiche ed economiche che porteranno alla definitiva annessione alla Francia. Il quadro generale che ne risulta, alla fine, è un prisma multiforme, un gioco di specchi in cui le scelte politico istituzionali francesi incidono pesantemente nelle sorti della Liguria delineando un mosaico molto complesso e a tratti contraddittorio, ma sicuramente capace di generare un terreno di coltura e di esperienze in grado di influenzare la successiva storia Ottocentesca. La domanda iniziale, dunque, non può avere una risposta netta, eppure, almeno nel caso ligure, si può già intravvedere come la classe borghese sarà, inevitabilmente, chiamata ad assumere un ruolo decisivo, ma in diverse occasioni si troverà di fronte a problemi che per inesperienza, incompetenza e per la difesa dei propri interessi particolari, ne sveleranno l’inadeguatezza come nuova classe dirigente. File | Dimensione | Formato | |
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