Con il seguente lavoro ci si è occupati dello studio di reperti fossili vegetali della Formazione di Piànico (Lombardia, Nord Italia). Tali reperti sono principalmente impronte ossidate di foglie rilasciate dalla vegetazione originaria, più una presenza minore di frutti e legni. L'obiettivo principale è stato quello di ricostruire il paleoambiente del medio-pleistocene del Nord Italia attraverso l'analisi della fisionomia fogliare in relazione alla temperatura. Il materiale è stato esaminato presso il dipartimento di Scienze della Terra di Torino, per essere poi depositato presso il Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffo” di Bergamo. Le fasi iniziali del lavoro si sono svolte sul campo e sono state quelle di ritrovamento e prelievo dei fossili. Grazie all'ausilio di manuali e riviste scientifiche si sono svolte le attività di riconoscimento e catalogazione, che hanno permesso successivamente un lavoro di classificazione tassonomica sui campioni presi in esame. La parte principale della tesi riguarda lo studio delle caratteristiche fisionomiche fogliari, in particolare si è osservato: il tipo di margine, la forma della lamina, la dimensione fogliare e il tipo di nervatura. Per ogni famiglia vengono identificate le varie specie e viene fatta una breve descrizione di ognuna. Tra le diverse caratteristiche ci si è concentrati maggiormente sullo studio del margine fogliare, poiché si è visto come esso fosse in relazione con la temperatura. Il metodo utilizzato è basato sugli studi di Wilf, il presupposto è che ci sia una relazione tra fisionomia e temperatura media annua (MAT), quindi che l'uno vari linearmente al variare dell'altro. Le equazioni che ne risultano restituiscono stime più o meno precise a seconda delle zone in cui vengono usate e dal numero di taxa considerati. I valori di temperatura ottenuti sono simili alle ricostruzioni dell'ambiente e del paleolago di Piànico-Sèllere, il metodo utilizzato è stato quindi considerato affidabile. In appendice è possibile trovare una documentazione fotografica di reperti significativi e una tabella con i reperti catalogati.

FISIONOMIA FOGLIARE E SIGNIFICATO PALEOCLIMATICO DI REPERTI MEDIO PLEISTOCENICI DELLA FORMAZIONE DI PIANICO

ROSSO, FEDERICA
2018/2019

Abstract

Con il seguente lavoro ci si è occupati dello studio di reperti fossili vegetali della Formazione di Piànico (Lombardia, Nord Italia). Tali reperti sono principalmente impronte ossidate di foglie rilasciate dalla vegetazione originaria, più una presenza minore di frutti e legni. L'obiettivo principale è stato quello di ricostruire il paleoambiente del medio-pleistocene del Nord Italia attraverso l'analisi della fisionomia fogliare in relazione alla temperatura. Il materiale è stato esaminato presso il dipartimento di Scienze della Terra di Torino, per essere poi depositato presso il Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffo” di Bergamo. Le fasi iniziali del lavoro si sono svolte sul campo e sono state quelle di ritrovamento e prelievo dei fossili. Grazie all'ausilio di manuali e riviste scientifiche si sono svolte le attività di riconoscimento e catalogazione, che hanno permesso successivamente un lavoro di classificazione tassonomica sui campioni presi in esame. La parte principale della tesi riguarda lo studio delle caratteristiche fisionomiche fogliari, in particolare si è osservato: il tipo di margine, la forma della lamina, la dimensione fogliare e il tipo di nervatura. Per ogni famiglia vengono identificate le varie specie e viene fatta una breve descrizione di ognuna. Tra le diverse caratteristiche ci si è concentrati maggiormente sullo studio del margine fogliare, poiché si è visto come esso fosse in relazione con la temperatura. Il metodo utilizzato è basato sugli studi di Wilf, il presupposto è che ci sia una relazione tra fisionomia e temperatura media annua (MAT), quindi che l'uno vari linearmente al variare dell'altro. Le equazioni che ne risultano restituiscono stime più o meno precise a seconda delle zone in cui vengono usate e dal numero di taxa considerati. I valori di temperatura ottenuti sono simili alle ricostruzioni dell'ambiente e del paleolago di Piànico-Sèllere, il metodo utilizzato è stato quindi considerato affidabile. In appendice è possibile trovare una documentazione fotografica di reperti significativi e una tabella con i reperti catalogati.
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