Ceratocystis platani (Walter) Engelbrecht & Harrington è un fungo ascomicete fitopatogeno che causa una temibile malattia, a carico dei platani (Platanus spp.), nota come cancro colorato. La malattia può interessare tutti gli organi legnosi epigei del platano e si evidenzia con l’insorgere di necrosi cambiali. Quest’ultime mostrano un andamento allungato e determinano la comparsa di spaccature longitudinali a livello della corteccia, che tende ad assumere un aspetto depresso in prossimità delle porzioni interessate dai sintomi. La colorazione della corteccia ne risulta alterata, virando verso sfumature variegate, ma si possono osservare alterazioni cromatiche ed imbrunimenti fusiformi anche in corrispondenza dei tessuti legnosi. La malattia determina il disseccamento degli organi colpiti ed è associata ad elevati tassi di mortalità. Trattandosi di una malattia nota per la sua letalità e per l’elevata trasmissibilità, il cancro colorato è normato a livello europeo, ed è tra le poche malattie che in Italia, già dal 1998, è soggetta ad una regolamentazione, che impone misure di lotta obbligatoria. Poiché i platani sono alberi di notevole rilevanza in ambito urbano e periurbano per la loro valenza ornamentale, estetica e paesaggistica, la loro tutela è una priorità per amministratori e gestori del verde pubblico. Questa relazione finale si propone pertanto di esaminare alcuni tra i principali meccanismi di diffusione di C. platani, proponendo un approfondimento sulle prospettive diagnostiche, che rivestono un ruolo sempre più prominente per consentire azioni di monitoraggio fitosanitario tempestive ed efficaci. Attraverso una disamina critica di alcuni articoli scientifici e documenti tecnico-scientifici pubblicati in letteratura, sono state evidenziate diverse modalità di diffusione del patogeno, che determina infezioni a carico dell’ospite principalmente tramite ferite. In particolare, in questa relazione sono esaminate e discusse la trasmissione del patogeno mediata da insetti vettori (es. Platypus Cylindrus), la dispersione dell’inoculo conseguente ad attività antropiche e il ruolo di alcuni agenti abiotici. Parallelamente all'analisi dei meccanismi di diffusione, la relazione ha esplorato alcune promettenti prospettive diagnostiche, soffermandosi su protocolli attualmente in uso, basati su analisi in real-time PCR, e su alcune tecniche di laboratorio in fase di sperimentazione, quali l’analisi di composti organici volatili (VOCs). Complessivamente la letteratura sembra suggerire che un’approfondita conoscenza dell’epidemiologia di e la disponibilità di tecniche di diagnosi molecolare all’avanguardia possano essere elementi fondamentali per attuare adeguati interventi di prevenzione della malattia ed efficaci campagne di monitoraggio fitosanitario.
Modalità di trasmissione del cancro colorato del platano e prospettive in ambito diagnostico
TRINCHERO, MARIA AURORA
2022/2023
Abstract
Ceratocystis platani (Walter) Engelbrecht & Harrington è un fungo ascomicete fitopatogeno che causa una temibile malattia, a carico dei platani (Platanus spp.), nota come cancro colorato. La malattia può interessare tutti gli organi legnosi epigei del platano e si evidenzia con l’insorgere di necrosi cambiali. Quest’ultime mostrano un andamento allungato e determinano la comparsa di spaccature longitudinali a livello della corteccia, che tende ad assumere un aspetto depresso in prossimità delle porzioni interessate dai sintomi. La colorazione della corteccia ne risulta alterata, virando verso sfumature variegate, ma si possono osservare alterazioni cromatiche ed imbrunimenti fusiformi anche in corrispondenza dei tessuti legnosi. La malattia determina il disseccamento degli organi colpiti ed è associata ad elevati tassi di mortalità. Trattandosi di una malattia nota per la sua letalità e per l’elevata trasmissibilità, il cancro colorato è normato a livello europeo, ed è tra le poche malattie che in Italia, già dal 1998, è soggetta ad una regolamentazione, che impone misure di lotta obbligatoria. Poiché i platani sono alberi di notevole rilevanza in ambito urbano e periurbano per la loro valenza ornamentale, estetica e paesaggistica, la loro tutela è una priorità per amministratori e gestori del verde pubblico. Questa relazione finale si propone pertanto di esaminare alcuni tra i principali meccanismi di diffusione di C. platani, proponendo un approfondimento sulle prospettive diagnostiche, che rivestono un ruolo sempre più prominente per consentire azioni di monitoraggio fitosanitario tempestive ed efficaci. Attraverso una disamina critica di alcuni articoli scientifici e documenti tecnico-scientifici pubblicati in letteratura, sono state evidenziate diverse modalità di diffusione del patogeno, che determina infezioni a carico dell’ospite principalmente tramite ferite. In particolare, in questa relazione sono esaminate e discusse la trasmissione del patogeno mediata da insetti vettori (es. Platypus Cylindrus), la dispersione dell’inoculo conseguente ad attività antropiche e il ruolo di alcuni agenti abiotici. Parallelamente all'analisi dei meccanismi di diffusione, la relazione ha esplorato alcune promettenti prospettive diagnostiche, soffermandosi su protocolli attualmente in uso, basati su analisi in real-time PCR, e su alcune tecniche di laboratorio in fase di sperimentazione, quali l’analisi di composti organici volatili (VOCs). Complessivamente la letteratura sembra suggerire che un’approfondita conoscenza dell’epidemiologia di e la disponibilità di tecniche di diagnosi molecolare all’avanguardia possano essere elementi fondamentali per attuare adeguati interventi di prevenzione della malattia ed efficaci campagne di monitoraggio fitosanitario.File | Dimensione | Formato | |
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