The project revolves around the desire to contrast verbal violence, especially in the form of online hate speech, and to break down the mental walls of today's society. Emotions play an important role in this context, especially fear, in regards of the phenomenon of “culture of fear”. Emotion is considered to generate mental walls, which lead people to communicate through words of hatred. In this scenario we intend to analyze and use HurtLex, a multilingual computational lexicon of words of hatred, developed and proposed by the linguist Tullio De Mauro, starting from Italian vocabulary of hurtful words, in the context of the work of the “Jo Cox”commission on intolerance, xenophobia, racism and hate phenomena, to follow the birth of words used to insult and variously disparaging and their transformation and to bring users to be more aware of the meaning conveyed and the offensive and disparaging potential. The project's main objective is to research for interactive solutions and methods in the web environment, to reduce the prejudices and stereotypes that underlie expressions of hatred. Through examining proposals with similar objectives in the artistic and cultural fields it was found that, in these contexts, the user is a spectator of a cultural event. Its transformation into a “protagonist” is fundamental in order to encourage participation in social and cultural life. The development of this methodology began in 1947 with the birth of the social theater, and subsequently of the cultural actor. In the web framework, the viewer is a user and, in order to be able to get its attention, it's necessary to make it an actor. The design and implementation of the “Beyond the ?Wall of Hate” website has therefore been carried out considering two main objectives. The former is to offer innovative, captivating and mainly interactive accessibility of the words chosen by the HurtLex lexicon, the latter is about the desire to counteract hatred expressed verbally and hate speech online through an interactive platform. The hope is that interacting with the games, videos and quizzes offered on the pages linked to specific words can lead the user to overcome negative stereotypes and develop a greater awareness of the offensive and disparaging extent of ethnic insults (category selected from the HurtLex vocabulary, analyzed on the website”Beyond the wall of hatred”).
Il progetto di tesi ruota attorno alla volontà di contrastare la violenza verbale e in particolare l'hate speech online e di abbattere i muri architettonici e mentali della società odierna. Le emozioni giocano un ruolo importante in questo contesto, in special modo la paura, se si pensa al fenomeno della “cultura della paura”. L'emozione viene reputata generatrice di muri mentali, che portano l'uomo a comunicare tramite parole d'odio. In questo scenario ci proponiamo di analizzare e utilizzare HurtLex, un lessico computazionale multilingue di parole d'odio, sviluppato a partire dal vocabolario italiano di parole per ferire proposto dal linguista Tullio De Mauro nel contesto dei lavori della commissione “Jo Cox” sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, per seguire la nascita di parole utilizzate per offendere, variamente denigratorie e la loro trasformazione e per portare gli utenti a essere più consapevoli del significato veicolato e del potenziale offensivo e denigratorio. Il progetto pone come obiettivo principale la ricerca di soluzioni e metodi interattivi in ambito web, per ridurre i pregiudizi e gli stereotipi che sottendono le espressioni di odio. Sono state esaminate proposte con obiettivi simili in ambito artistico e culturale. In questi contesti il fruitore è uno spettatore di un evento culturale, e risulta fondamentale, al fine di favorire la partecipazione alla vita sociale e culturale, la sua trasformazione in “protagonista”. Lo svilupparsi di questa metodologia, ha inizio nel 1947 con la nascita del teatro sociale, e successivamente dell'attore culturale. In ambito web, il fruitore è un utente, per riuscire ad ottenere la sua attenzione, è necessario renderlo attore. La progettazione e realizzazione del sito web “Oltre il muro dell'odio” di conseguenza è stata portata avanti considerando due obiettivi principali. Il primo è di proporre un'accessibilità innovativa, accattivante e principalmente interattiva dei vocaboli scelti dal lessico HurtLex, il secondo verte sulla volontà di contrastare attraverso una piattaforma interattiva l'odio espresso in forma verbale e hate speech online. La speranza è che interagire con i giochi, i video e i quiz proposti nelle pagine web collegate ai vocaboli, possa portare l'utente a superare stereotipi negativi e sviluppare una consapevolezza maggiore sulla portata offensiva e denigratoria degli insulti etnici (categoria selezionata dal vocabolario HurtLex, analizzata nel sito “Oltre il muro dell'odio”).
Oltre il muro dell'odio. Una piattaforma web interattiva per combattere l'tate speech online.
DI BLASI, NAOMI
2018/2019
Abstract
Il progetto di tesi ruota attorno alla volontà di contrastare la violenza verbale e in particolare l'hate speech online e di abbattere i muri architettonici e mentali della società odierna. Le emozioni giocano un ruolo importante in questo contesto, in special modo la paura, se si pensa al fenomeno della “cultura della paura”. L'emozione viene reputata generatrice di muri mentali, che portano l'uomo a comunicare tramite parole d'odio. In questo scenario ci proponiamo di analizzare e utilizzare HurtLex, un lessico computazionale multilingue di parole d'odio, sviluppato a partire dal vocabolario italiano di parole per ferire proposto dal linguista Tullio De Mauro nel contesto dei lavori della commissione “Jo Cox” sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, per seguire la nascita di parole utilizzate per offendere, variamente denigratorie e la loro trasformazione e per portare gli utenti a essere più consapevoli del significato veicolato e del potenziale offensivo e denigratorio. Il progetto pone come obiettivo principale la ricerca di soluzioni e metodi interattivi in ambito web, per ridurre i pregiudizi e gli stereotipi che sottendono le espressioni di odio. Sono state esaminate proposte con obiettivi simili in ambito artistico e culturale. In questi contesti il fruitore è uno spettatore di un evento culturale, e risulta fondamentale, al fine di favorire la partecipazione alla vita sociale e culturale, la sua trasformazione in “protagonista”. Lo svilupparsi di questa metodologia, ha inizio nel 1947 con la nascita del teatro sociale, e successivamente dell'attore culturale. In ambito web, il fruitore è un utente, per riuscire ad ottenere la sua attenzione, è necessario renderlo attore. La progettazione e realizzazione del sito web “Oltre il muro dell'odio” di conseguenza è stata portata avanti considerando due obiettivi principali. Il primo è di proporre un'accessibilità innovativa, accattivante e principalmente interattiva dei vocaboli scelti dal lessico HurtLex, il secondo verte sulla volontà di contrastare attraverso una piattaforma interattiva l'odio espresso in forma verbale e hate speech online. La speranza è che interagire con i giochi, i video e i quiz proposti nelle pagine web collegate ai vocaboli, possa portare l'utente a superare stereotipi negativi e sviluppare una consapevolezza maggiore sulla portata offensiva e denigratoria degli insulti etnici (categoria selezionata dal vocabolario HurtLex, analizzata nel sito “Oltre il muro dell'odio”).File | Dimensione | Formato | |
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