The student's training period was carried out in a microbiology laboratory of Cuneo (Cn), and employed to develop an alternative method for the detection of pathogen microorganism Escherichia coli O157. The final training report, after a description of the pathogen characteristics and their effects on human health, takes into consideration the detection protocol UNI EN ISO 16654:2003, which is presently the official method to ascertain the pathogen presence in foods. Such protocol is essentially based on the immuno-magnetic separation (IMS) of pathogenic cells from the others that may be present, so that the former can be successively confirmed for its presence with suitable methods. The IMS methodology is a relatively complex one, relying on a specifically dedicated equipment, which is expensive and impractical for alternative utilizations. . This may be a problem for many microbiology labs and in particular for the one where the training period was carried out. Thus, the necessity was felt for an internal alternative method where no IMS is required. Such aim was achieved with the employment of suitable selective media where only the pathogen cells are able to grow and the non-virulent strains of the same or other species are excluded. A new protocol was so developed and successively validated, by comparing the results obtained with it and the official one (relying for that on another lab institution) in a set of tests performed in raw milk samples, some of whom were artificially infected with O157 strain. The results of the two methodologies were found to be perfectly matching, so confirming the possibility to substitute the ISO protocol with the simpler internal one, although it is not legally acknowledged yet.
Il candidato ha svolto il proprio tirocinio presso il laboratorio Agrilab di Cuneo, dove si è dedicato a mettere a punto un metodo alternativo per la ricerca del microrganismo patogeno Escherichia coli O157. Nella relazione finale, dopo avere descritto le caratteristiche del microbo e gli effetti indotti da esso sulla salute umana, viene preso in considerazione il protocollo UNI EN ISO 16654:2003, che costituisce oggi il metodo ufficiale per accertare la sua presenza negli alimenti. Tale protocollo è basato fondamentalmente sulla separazione immunomagnetica (SIM) delle cellule patogene dalle altre cellule microbiche eventualmente presenti, in modo da poter successivamente permettere il riconoscimento delle prime con opportuni metodi di conferma. La SIM è una metodica relativamente complessa che comporta la disponibilità di una attrezzatura dedicata, costosa e poco (o nulla) utilizzabile per altre analisi. Ciò costituisce un problema per molti laboratori e in particolare per il laboratorio Agrilab, che ha così avvertito la necessità di definire un metodo interno, alternativo, che non prevedesse il ricorso alla separazione immunomagnetica. Ciò è stato realizzato impiegando opportuni substrati selettivi che permettono lo sviluppo unicamente alle cellule del patogeno e non dei ceppi non virulenti appartenenti alla medesima specie o a specie diverse. Il metodo così messo a punto è stato poi validato, confrontando tra loro i risultati ottenuti con esso e con il metodo ufficiale (eseguito a cura di un altro laboratorio), nel corso di una serie di test su latte crudo, impiegando campioni artificialmente infettati con il patogeno. I risultati delle due metodologie sono stati perfettamente concordanti, confermando la possibilità di sostituire a quella ISO la più semplice metodica interna, anche se questa non ha per ora un riconoscimento legale.
Ricerca di Escherichia coli O157 in derrate alimentari
PRATO, ALESSANDRO
2009/2010
Abstract
Il candidato ha svolto il proprio tirocinio presso il laboratorio Agrilab di Cuneo, dove si è dedicato a mettere a punto un metodo alternativo per la ricerca del microrganismo patogeno Escherichia coli O157. Nella relazione finale, dopo avere descritto le caratteristiche del microbo e gli effetti indotti da esso sulla salute umana, viene preso in considerazione il protocollo UNI EN ISO 16654:2003, che costituisce oggi il metodo ufficiale per accertare la sua presenza negli alimenti. Tale protocollo è basato fondamentalmente sulla separazione immunomagnetica (SIM) delle cellule patogene dalle altre cellule microbiche eventualmente presenti, in modo da poter successivamente permettere il riconoscimento delle prime con opportuni metodi di conferma. La SIM è una metodica relativamente complessa che comporta la disponibilità di una attrezzatura dedicata, costosa e poco (o nulla) utilizzabile per altre analisi. Ciò costituisce un problema per molti laboratori e in particolare per il laboratorio Agrilab, che ha così avvertito la necessità di definire un metodo interno, alternativo, che non prevedesse il ricorso alla separazione immunomagnetica. Ciò è stato realizzato impiegando opportuni substrati selettivi che permettono lo sviluppo unicamente alle cellule del patogeno e non dei ceppi non virulenti appartenenti alla medesima specie o a specie diverse. Il metodo così messo a punto è stato poi validato, confrontando tra loro i risultati ottenuti con esso e con il metodo ufficiale (eseguito a cura di un altro laboratorio), nel corso di una serie di test su latte crudo, impiegando campioni artificialmente infettati con il patogeno. I risultati delle due metodologie sono stati perfettamente concordanti, confermando la possibilità di sostituire a quella ISO la più semplice metodica interna, anche se questa non ha per ora un riconoscimento legale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/14975