Con il presente elaborato l’intento è stato quello di indagare gli effetti in ambito didattico che la Didattica a distanza, implementata nei contesti di apprendimento a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19, ha provocato a livello nazionale sui discenti soggetti ad uno o più Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Sebbene sia stato preso in considerazione un numero limitato di contesti del territorio nazionale in cui tale modalità è stata attivata, le osservazioni avanzate si rivelano comunque interessanti, poiché ci permettono di elaborare un primo quadro degli effetti che l’applicazione della Dad su scala nazionale ha originato nei processi di apprendimento degli studenti DSA. Al fine di perseguire tale scopo si è optato per una suddivisione del contributo in tre diversi capitoli. Per quanto riguarda il primo, esso è incentrato sulle definizioni delle locuzioni che costituiscono i pilastri dei ragionamenti avanzati, ossia l’espressione Disturbi Specifici dell’Apprendimento e il termine Didattica a distanza. Inoltre, si è scelto di anticipare alcune delle conseguenze sopraggiunte nel contesto scolastico e in quello accademico a seguito dell’adozione della Dad durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Nel secondo capitolo sono state analizzate le circostanze che, nel corso della didattica emergenziale, hanno visto come protagonisti gli studenti con DSA frequentanti la scuola primaria, la scuola secondaria e gli atenei universitari. In particolare, esso è stato diviso in due differenti sottocapitoli, ognuno dei quali è stato articolato in tre diverse sezioni: nella prima sono state vagliate le criticità e le esigenze didattiche dei discenti DSA nel corso della Dad; nella seconda ci si è focalizzati sulle strumentazioni e sugli approcci didattici implementati nei confronti dei suddetti apprendenti da parte degli attori educativi presenti all’interno dei sopracitati frangenti durante l’insegnamento da remoto; nella terza sono state messe a fuoco le metodologie di insegnamento più appropriate per rispondere ai bisogni didattici segnalati dai soggetti DSA in una contingenza di didattica online. In relazione al terzo capitolo, abbiamo rivolto la nostra attenzione verso alcune proposte didattiche pratiche che risultano particolarmente efficaci nell’ambito dell’insegnamento telematico rivolto ai discenti colpiti da DSA. In particolare, ci si è focalizzati sul progetto BESt-DaD, materializzatosi nell’ideazione di una piattaforma finalizzata a dotare i docenti incaricati dell’insegnamento telematico destinato ai soggetti con BES, e quindi anche ai DSA, di una risorsa capace di andare incontro alle esigenze didattiche di tali studenti. Nello specifico, a sostegno delle considerazioni riportate all’interno dei suddetti capitoli, si è optato per la consultazione non solo del manuale di Balboni (2015, ried. 2020), bensì anche di una serie di ricerche scientifiche inerenti alla tematica oggetto delle nostre riflessioni. In particolare, tali articoli scientifici, oltre a fornire alcune fondamentali definizioni relative a terminologie particolarmente specifiche correlate all’ambito didattico, hanno rappresentato la base per avanzare svariati ragionamenti mirati a compiere la suddetta indagine attorno alla quale ruota tale elaborato. Da ultimo, abbiamo optato per l’inserimento di alcune riflessioni conclusive relative a ciascuna delle questioni già ampiamente trattate all’interno dei capitoli ai quali si è fatto riferimento precedentemente.

La Didattica a distanza durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19: l’impatto sugli studenti affetti dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

TARICCO, ELISA SOFIA
2022/2023

Abstract

Con il presente elaborato l’intento è stato quello di indagare gli effetti in ambito didattico che la Didattica a distanza, implementata nei contesti di apprendimento a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19, ha provocato a livello nazionale sui discenti soggetti ad uno o più Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Sebbene sia stato preso in considerazione un numero limitato di contesti del territorio nazionale in cui tale modalità è stata attivata, le osservazioni avanzate si rivelano comunque interessanti, poiché ci permettono di elaborare un primo quadro degli effetti che l’applicazione della Dad su scala nazionale ha originato nei processi di apprendimento degli studenti DSA. Al fine di perseguire tale scopo si è optato per una suddivisione del contributo in tre diversi capitoli. Per quanto riguarda il primo, esso è incentrato sulle definizioni delle locuzioni che costituiscono i pilastri dei ragionamenti avanzati, ossia l’espressione Disturbi Specifici dell’Apprendimento e il termine Didattica a distanza. Inoltre, si è scelto di anticipare alcune delle conseguenze sopraggiunte nel contesto scolastico e in quello accademico a seguito dell’adozione della Dad durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Nel secondo capitolo sono state analizzate le circostanze che, nel corso della didattica emergenziale, hanno visto come protagonisti gli studenti con DSA frequentanti la scuola primaria, la scuola secondaria e gli atenei universitari. In particolare, esso è stato diviso in due differenti sottocapitoli, ognuno dei quali è stato articolato in tre diverse sezioni: nella prima sono state vagliate le criticità e le esigenze didattiche dei discenti DSA nel corso della Dad; nella seconda ci si è focalizzati sulle strumentazioni e sugli approcci didattici implementati nei confronti dei suddetti apprendenti da parte degli attori educativi presenti all’interno dei sopracitati frangenti durante l’insegnamento da remoto; nella terza sono state messe a fuoco le metodologie di insegnamento più appropriate per rispondere ai bisogni didattici segnalati dai soggetti DSA in una contingenza di didattica online. In relazione al terzo capitolo, abbiamo rivolto la nostra attenzione verso alcune proposte didattiche pratiche che risultano particolarmente efficaci nell’ambito dell’insegnamento telematico rivolto ai discenti colpiti da DSA. In particolare, ci si è focalizzati sul progetto BESt-DaD, materializzatosi nell’ideazione di una piattaforma finalizzata a dotare i docenti incaricati dell’insegnamento telematico destinato ai soggetti con BES, e quindi anche ai DSA, di una risorsa capace di andare incontro alle esigenze didattiche di tali studenti. Nello specifico, a sostegno delle considerazioni riportate all’interno dei suddetti capitoli, si è optato per la consultazione non solo del manuale di Balboni (2015, ried. 2020), bensì anche di una serie di ricerche scientifiche inerenti alla tematica oggetto delle nostre riflessioni. In particolare, tali articoli scientifici, oltre a fornire alcune fondamentali definizioni relative a terminologie particolarmente specifiche correlate all’ambito didattico, hanno rappresentato la base per avanzare svariati ragionamenti mirati a compiere la suddetta indagine attorno alla quale ruota tale elaborato. Da ultimo, abbiamo optato per l’inserimento di alcune riflessioni conclusive relative a ciascuna delle questioni già ampiamente trattate all’interno dei capitoli ai quali si è fatto riferimento precedentemente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/149728