During the winter season, Alps are affected by snow avalanches. To anticipate these phenomena, some European countries have developed softwares capable of processing stratigraphic profiles of the snowpack. The best results were obtained in Switzerland, where, at SLF (Swiss Federal Institute for Snow and Avalanche Research), was created the SNOWPACK software, while in France was developed SCM. SNOWPACK is a numerical model created at SLF in Davos (CH) since 1998. The software provides all the physical information about the snowpack using informations provided by automatic weather stations and with a temporal resolution of three hours. Then these data are integrated with other physical processes (contribution of new snow, settling of the snow, the snowpack layering and removal of parts of the snow) to describe more accurately the state of the snowpack. The purpose of this work is the evaluation of the result provided by SNOWPACK model, applied in the Aosta Valley during the winter 2008- 2009, and so judge the possibility of using it for forecasting avalanche activity. To test the reliability of data provided by SNOWPACK was necessary to obtain manual values with which comparing the results of the model, given by Ufficio Neve e Valanghe of the Aosta Valley Region and SLF. In this work, have been conducted 7 snow surveys, distributed between the months of February and May in 2009; for each relief has been chosen a flat area and one on a slope to the North. We have analyzed data only from a single meteorological station, Plan Praz, located in the municipality of Pre St.Didier at an elevation of 2044m asl. As regards the result of comparing the data collected manually and those provided by the model, in the flat area, the SNOWPACK shows values that are quite similar, in particular in the first part of the winter season. In the northern slope, however, the differences are much more pronounced than those found in the flat, and increased with the progress of the winter season. So, the software has great potential application for studying the characteristics of the snowpack, but there are some limitation again. It follows that, for practical application of the model SNOWPACK, today are necessary many improvement, especially for its application to areas in slope. Therefore in the future it is recommended to continue the tests in sample areas.
Nel corso della stagione invernale, l'intero arco alpino è interessato da eventi valanghivi, sia spontanei, sia provocati dall'uomo, ad esempio nel corso della pratica dello sci alpinismo. Per poter prevedere in anticipo tali fenomeni, in un'epoca in cui gli strumenti informatici sono utilizzati in qualsiasi campo, alcuni paesi europei hanno sviluppato software in grado di simulare l'evoluzione del manto nevoso. I migliori risultati sono stati ottenuti in Svizzera, dove, presso l'SLF (Swiss Federal Institute for Snow and Avalanche Research), è stato creato il software SNOWPACK, ma anche in Francia, dove, invece, è stato sviluppato il programma SCM (Safran-Crocus-Mepra). In Italia tali software non sono ancora utilizzati diffusamente, anche se potrebbero portare innumerevoli vantaggi all'attività di previsione del pericolo valanghe. SNOWPACK è un modello numerico sviluppato presso l'SLF, a Davos (CH), a partire dal 1998. Il software fornisce, con una risoluzione temporale di tre ore, tutte le informazioni fisiche riguardanti il manto nevoso utilizzando le informazioni nivometeorologiche fornite dalla rete di stazioni automatiche. Tali dati sono poi integrati con diversi processi fisici (apporti di neve fresca, assestamento della neve, stratificazione del manto nevoso e ablazione di parte della massa nevosa) per descrivere in modo più accurato lo stato del manto nevoso. Il presente lavoro ha come fine la valutazione dei risultati forniti dal modello di previsione SNOWPACK applicato in Valle d'Aosta nell'inverno 2008-2009, per poterne così valutare l'effettiva possibilità di utilizzo nell'ambito delle attività di previsione del pericolo valanghe operate nel settore Nord Occidentale delle Alpi. Per poter verificare l'attendibilità dei dati forniti da SNOWPACK è stato quindi necessario fare dei rilievi manuali con cui confrontare i risultati del modello, forniti dall'Ufficio Neve e Valanghe di Aosta in collaborazione con l'SLF. In questo lavoro si sono analizzati i dati provenienti dalla stazione automatica di Plan Praz, situata nel comune di Prè St. Didier (AO) a 2044 mslm. Nel presente studio, in particolare, sono stati eseguiti 7 rilievi nivologici distribuiti tra i mesi di Febbraio e di Maggio del 2009, localizzati in un'area in piano prossima alla stazione e in un pendio esposto a Nord. Per quanto riguarda i risultati del confronto tra i dati rilevati manualmente e quelli invece forniti da SNOWPACK, nell'area di studio pianeggiante, si è osservato che i valori dei diversi parametri sono piuttosto simili all'inizio della stagione, mentre poi aumentano. Nel pendio esposto a Nord, invece, le differenze risultano molto più marcate rispetto a quelle riscontrate nell'area pianeggiante e aumentano con il progredire della stagione invernale. Si può quindi affermare che il software presenta ottime potenzialità di applicazione per quanto riguarda lo studio delle caratteristiche del manto nevoso, anche se sono stati riscontrati alcuni limiti. Ne deriva, quindi, che per un'applicazione pratica del modello SNOWPACK, al giorno d'oggi sono ancora necessarie numerosi e piuttosto importanti miglioramenti, in particolare per la sua applicazione alle aree in pendio. A tal fine è auspicabile il proseguimento di prove in aree campione, i cui risultati sono indispensabili al fine di migliorare la qualità delle informazioni ottenibili dal modello.
Applicazione del software SNOWPACK per la valutazione delle caratteristiche del manto nevoso in Valle d'Aosta
CAPPELLETTI, CHIARA
2008/2009
Abstract
Nel corso della stagione invernale, l'intero arco alpino è interessato da eventi valanghivi, sia spontanei, sia provocati dall'uomo, ad esempio nel corso della pratica dello sci alpinismo. Per poter prevedere in anticipo tali fenomeni, in un'epoca in cui gli strumenti informatici sono utilizzati in qualsiasi campo, alcuni paesi europei hanno sviluppato software in grado di simulare l'evoluzione del manto nevoso. I migliori risultati sono stati ottenuti in Svizzera, dove, presso l'SLF (Swiss Federal Institute for Snow and Avalanche Research), è stato creato il software SNOWPACK, ma anche in Francia, dove, invece, è stato sviluppato il programma SCM (Safran-Crocus-Mepra). In Italia tali software non sono ancora utilizzati diffusamente, anche se potrebbero portare innumerevoli vantaggi all'attività di previsione del pericolo valanghe. SNOWPACK è un modello numerico sviluppato presso l'SLF, a Davos (CH), a partire dal 1998. Il software fornisce, con una risoluzione temporale di tre ore, tutte le informazioni fisiche riguardanti il manto nevoso utilizzando le informazioni nivometeorologiche fornite dalla rete di stazioni automatiche. Tali dati sono poi integrati con diversi processi fisici (apporti di neve fresca, assestamento della neve, stratificazione del manto nevoso e ablazione di parte della massa nevosa) per descrivere in modo più accurato lo stato del manto nevoso. Il presente lavoro ha come fine la valutazione dei risultati forniti dal modello di previsione SNOWPACK applicato in Valle d'Aosta nell'inverno 2008-2009, per poterne così valutare l'effettiva possibilità di utilizzo nell'ambito delle attività di previsione del pericolo valanghe operate nel settore Nord Occidentale delle Alpi. Per poter verificare l'attendibilità dei dati forniti da SNOWPACK è stato quindi necessario fare dei rilievi manuali con cui confrontare i risultati del modello, forniti dall'Ufficio Neve e Valanghe di Aosta in collaborazione con l'SLF. In questo lavoro si sono analizzati i dati provenienti dalla stazione automatica di Plan Praz, situata nel comune di Prè St. Didier (AO) a 2044 mslm. Nel presente studio, in particolare, sono stati eseguiti 7 rilievi nivologici distribuiti tra i mesi di Febbraio e di Maggio del 2009, localizzati in un'area in piano prossima alla stazione e in un pendio esposto a Nord. Per quanto riguarda i risultati del confronto tra i dati rilevati manualmente e quelli invece forniti da SNOWPACK, nell'area di studio pianeggiante, si è osservato che i valori dei diversi parametri sono piuttosto simili all'inizio della stagione, mentre poi aumentano. Nel pendio esposto a Nord, invece, le differenze risultano molto più marcate rispetto a quelle riscontrate nell'area pianeggiante e aumentano con il progredire della stagione invernale. Si può quindi affermare che il software presenta ottime potenzialità di applicazione per quanto riguarda lo studio delle caratteristiche del manto nevoso, anche se sono stati riscontrati alcuni limiti. Ne deriva, quindi, che per un'applicazione pratica del modello SNOWPACK, al giorno d'oggi sono ancora necessarie numerosi e piuttosto importanti miglioramenti, in particolare per la sua applicazione alle aree in pendio. A tal fine è auspicabile il proseguimento di prove in aree campione, i cui risultati sono indispensabili al fine di migliorare la qualità delle informazioni ottenibili dal modello.File | Dimensione | Formato | |
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