The Snow and Avalanche Offices of the Italian alpine regions during the winter issue an Avalanche Bulletin, which is the result of the investigation of the characteristics of the snow made by a network of surveys distributed throughout the Region. The assessment of the snowpack stability during these operations has a great importance, since it provides the susceptibility of the snowpack to move in certain sites and snow conditions. To assess the snowpack stability a lot of stability test can be used. The aim of this study was to compare the Extended Column Test with the Rutschblock and Compression Tests, two tests currently in use in the European mountain regions, to assess the potential for its application in snowpack stability assessing. The study was conducted in the Valle del Lys, in the municipality of Gressoney La Trinité (AO), near the Bettaforca pass, on the border with the municipality of Ayas, at an elevation of 2672 m above sea level. The study site is located within the Monterosa-Ski resort, on a north-east facing slope (30°-35 °). The site where the studies were carried out lies at the foot of a cliff. During the winter season, between March 12 2009 and May 1st 2009, a total of 13 snow profiles were analyzed and snow conditions were examined through 32 tests for assessing the stability of the snowpack. Analysis of snow stratigraphy was conducted according to the AINEVA protocols (Model 3). The study was carried out in 6 days, when the degree of avalanche hazard, according to the Avalanche Bulletin provided by the Valle d'Aosta Region, suggested possible instability of the snowpack. So it is possible to suggest the application of the Extended Column Test, because: ¿ it is less sensitive than the Compression Test, thus avoiding to give too many false results of instability; ¿ it is able to identify weaknesses between a layer of fresh snow and the underlying snowpack; ¿ It is much faster to perform than the Rutschblock Test, and it has the advantage of allowing the execution of several tests under different conditions of exposure, type of snow etc..
Durante l'inverno, gli Uffici Neve e Valanghe delle regioni dell'arco alpino italiano emettono un Bollettino Valanghe, frutto delle valutazioni delle caratteristiche del manto nevoso effettuate da una rete di rilevatori distribuiti sull'intero territorio regionale. La valutazione della stabilità del manto nevoso nel corso di tali operazioni riveste una notevole importanza, in quanto in grado di fornire la suscettibilità al distacco di una massa nevosa in determinate condizioni stazionali. Per valutare della stabilità del manto nevoso possono essere usati diversi tipi di test di valutazione della stabilità del manto nevoso. Obiettivo di questo studio è stato quello di confrontare l'Extended Column Test con il Rutschblock Test ed il Compression Test, due test attualmente in uso nelle regioni montane europee, per valutarne l'attendibilità e la possibilità di applicazione durante le operazioni di valutazione della stabilità del manto nevoso. Lo studio è stato svolto nella Valle del Lys, nel Comune di Gressoney La Trinité (AO), in prossimità del colle di Bettaforca, al confine con il comune di Ayas, ad una quota di 2672 m s.l.m. Il sito di studio si trova all'interno del Comprensorio Sciistico MonterosaSki, in un versante con pendenza compresa tra 30° e 35° e con esposizione Nord Est. Il versante dove sono stati condotti gli studi si trova ai piedi di una parete rocciosa. Lo studio è stato svolto nel periodo compreso tra il 12 marzo 2009 e il 1 maggio 2009. In totale sono stati analizzati tredici profili nivologici e sono stati effettuati 32 test di valutazione della stabilità del manto nevoso. L'analisi stratigrafica della neve è stata condotta secondo le modalità dettate dall'AINEVA per la compilazione del modello 3. Le indagini in campo si sono svolte in 6 giornate, durante le quali i dati nivologici e meteorologici e il grado di pericolo valanghe fornito dal Bollettino Valanghe della Regione Valle d'Aosta suggerivano possibile instabilità del manto nevoso. Dai risultati dello studio si può dunque suggerire l'applicazione dell'Extended Column Test, che potrebbe essere utilizzato con buoni risultati in quanto: - è meno sensibile rispetto al CT, evitando così di dare troppi risultati di falsa instabilità; - è in grado di individuare le discontinuità presenti tra uno strato di neve fresca e il manto nevoso sottostante; è molto più rapido da eseguire rispetto al RB, con il conseguente vantaggio di permettere l'esecuzione di molti test in condizioni diverse di esposizione, tipo di manto nevoso ecc.
APPLICAZIONE DELL' "EXTENDED COLUMN TEST" PER LA VALUTAZIONE DELLA STABILITA DEL MANTO NEVOSO.
OBERT, ANNICK
2008/2009
Abstract
Durante l'inverno, gli Uffici Neve e Valanghe delle regioni dell'arco alpino italiano emettono un Bollettino Valanghe, frutto delle valutazioni delle caratteristiche del manto nevoso effettuate da una rete di rilevatori distribuiti sull'intero territorio regionale. La valutazione della stabilità del manto nevoso nel corso di tali operazioni riveste una notevole importanza, in quanto in grado di fornire la suscettibilità al distacco di una massa nevosa in determinate condizioni stazionali. Per valutare della stabilità del manto nevoso possono essere usati diversi tipi di test di valutazione della stabilità del manto nevoso. Obiettivo di questo studio è stato quello di confrontare l'Extended Column Test con il Rutschblock Test ed il Compression Test, due test attualmente in uso nelle regioni montane europee, per valutarne l'attendibilità e la possibilità di applicazione durante le operazioni di valutazione della stabilità del manto nevoso. Lo studio è stato svolto nella Valle del Lys, nel Comune di Gressoney La Trinité (AO), in prossimità del colle di Bettaforca, al confine con il comune di Ayas, ad una quota di 2672 m s.l.m. Il sito di studio si trova all'interno del Comprensorio Sciistico MonterosaSki, in un versante con pendenza compresa tra 30° e 35° e con esposizione Nord Est. Il versante dove sono stati condotti gli studi si trova ai piedi di una parete rocciosa. Lo studio è stato svolto nel periodo compreso tra il 12 marzo 2009 e il 1 maggio 2009. In totale sono stati analizzati tredici profili nivologici e sono stati effettuati 32 test di valutazione della stabilità del manto nevoso. L'analisi stratigrafica della neve è stata condotta secondo le modalità dettate dall'AINEVA per la compilazione del modello 3. Le indagini in campo si sono svolte in 6 giornate, durante le quali i dati nivologici e meteorologici e il grado di pericolo valanghe fornito dal Bollettino Valanghe della Regione Valle d'Aosta suggerivano possibile instabilità del manto nevoso. Dai risultati dello studio si può dunque suggerire l'applicazione dell'Extended Column Test, che potrebbe essere utilizzato con buoni risultati in quanto: - è meno sensibile rispetto al CT, evitando così di dare troppi risultati di falsa instabilità; - è in grado di individuare le discontinuità presenti tra uno strato di neve fresca e il manto nevoso sottostante; è molto più rapido da eseguire rispetto al RB, con il conseguente vantaggio di permettere l'esecuzione di molti test in condizioni diverse di esposizione, tipo di manto nevoso ecc.File | Dimensione | Formato | |
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