In 2008 the agricultural sector showed a slight drop in production and a contraction of intra-Community exchanges. Exports to countries outside the EU are found to be stable or slightly increase over the previous year. Despite the reduced supply in terms of volume, the value of trade increased, denoting an increase in prices. In terms of prices was noted that from 2000 to present fruit and vegetables have been in Italy increased by 35-40%. According to ISTAT figures in Italy in 2009 over the previous year there was an increase in consumption of these products, but mainly due to the increase of households customers who have risen to 99.9%. Research has also showed that the sale of horticultural products in the sectors of large scale retail trade increased progressively subtracting space for traditional distribution (markets and fixed pitches and small retail only). While in previous years this erosion of the market was attributable to competitive prices made by the GDO, that given the size of trading volumes and low unit costs could apply to the purchase price in favor, rather inconvenient to detail specializing in the current situation in the light price increases, it is no longer pushing the consumer to buy into mass retailers but the scope of the range offering, made possible by large surfaces, and the possibility for the GDO to apply effective strategies for customer loyalty. The scope of work was therefore to carry out an analysis of sales of horticultural products in supermarkets piedmontese GDO, taking into account three stores owned by DIMAR spa located in as many Piedmont local and regional situations. In particular were examined outlets of Pianezza (TO), Castell'Alfero (AT) and Asti. For the purposes of the study the DIMAR spa has provided specific monthly data for each store, regarding the quantities of fruit and vegetables bought in kilograms divided by individual product, swarf monthly which identifies the quantity of food thrown away and the number of tickets made at the cash . The first phase of work is expected to subtract the amount of goods jumped by individual product to the amount of goods purchased, thus the quantity of goods sold. In order to make a comparison between the stores was therefore the quantity of goods sold divided by the number of tickets played, thus the quantity for each product sold for person for month. The results showed a substantial similarity in terms of quality of consumption among customers of the three supermarkets. The differences between the amount of product sales were driven only by a different stream of customers served by each store and dependent on the area where are located the three outlets. The supermarket Pianezza is placed in the context of a big city and also a shopping complex and therefore has a larger flow of customers from the sales outlet of Asti, a city with a population 13 times less than in Turin. Indeed the supermarket is very close to four other stores and then undergoes a major competition. Finally, the store Castell'Alfero is located in a small country and this explains the flow of customers still lower than that of Asti. The importance of sales has also highlighted the presence of a significant amount of unsold fruit and vegetables that are destined for destruction. By activation of a system for Last Minute Market would be possible to recover them with interesting implications for social environmental and economic.
Nel 2008 il settore agricolo ha evidenziato un lieve calo di produzione ed una contrazione degli scambi intra-comunitari. Le esportazioni verso Paesi extra-UE sono invece risultate stabili o in lieve incremento rispetto all'anno precedente. Nonostante la minore offerta in termini di volume, il valore degli scambi commerciali è aumentato, indice questo di un aumento dei prezzi. Secondo i dati Istat in Italia nel 2009 vi è stato rispetto all'anno precedente un aumento dei consumi di tali prodotti, dovuto però essenzialmente all'aumento delle famiglie acquirenti che sono salite al 99,9%. Dalle ricerche effettuate è risultato inoltre che la vendita di prodotti ortofrutticoli nei comparti della GDO è aumentata progressivamente sottraendo spazio alla distribuzione tradizionale. Se negli anni precedenti questa erosione di mercato era attribuibile ai prezzi concorrenziali effettuati dalla GDO, alla luce degli aumenti di prezzo, non è più quest'ultimo che spinge il consumatore ad acquistare nella Grande Distribuzione bensì l'ampiezza della gamma offerta e la possibilità da parte della GDO di applicare efficaci strategie di fidelizzazione del cliente. Lo scopo del lavoro è stato quindi quello di effettuare un analisi delle vendite di prodotti ortofrutticoli in supermercati della GDO Piemontese, prendendo in considerazione tre punti vendita di proprietà della DIMAR s.p.a. situati in altrettante realtà territoriali piemontesi. In particolare sono stati esaminati i punti vendita di Pianezza (TO), di Asti e di Castell'Alfero (AT). Ai fini dello studio la DIMAR s.p.a ha fornito mensilmente i dati specifici per ogni punto vendita, riguardanti le quantità in kg di ortofrutticoli acquistati suddivisi per singolo prodotto, lo sfrido mensile che identifica la quantità di prodotto buttata via ed il numero di scontrini effettuati alle casse. La prima fase del lavoro ha previsto di sottrarre la quantità di merce buttata per singolo prodotto alla quantità di merce acquistata, ottenendo così la quantità di merce venduta. Al fine di poter eseguire una comparazione fra i punti vendita è stato quindi diviso il quantitativo di merce venduta per il numero di scontrini effettuati, ottenendo così per ogni prodotto il quantitativo venduto a persona per ogni mese. I risultati hanno evidenziato una sostanziale somiglianza in termini di qualità di consumi fra i clienti dei tre supermercati. Le differenze fra le quantità di prodotto venduto sono risultate determinate esclusivamente da un diverso flusso di clientela servito da ogni supermercato e dipendente dalla zona in cui sono situati i tre punti vendita. Il supermercato di Pianezza è inserito nel contesto di una grande città e inoltre in un complesso commerciale ed ha quindi un flusso di clientela più vasto rispetto al punto vendita di Asti, città con un numero di abitanti 13 volte inferiore a Torino. Oltretutto questo supermercato è estremamente vicino ad altri quattro supermercati e subisce quindi una grande concorrenza. Infine il punto vendita di Castell'Alfero è situato in un piccolo paese e questo spiega il flusso di clientela ancora inferiore a quello di Asti. Il rilievo delle vendite ha evidenziato altresì la presenza di una rilevante quantità di prodotti ortofrutticoli invenduti che vengono destinati alla distruzione. Mediante l'attivazione di un sistema di Last Minute Market sarebbe quindi possibile un loro recupero a fini sociali con interessanti ricadute ambientali ed economiche.
Analisi delle vendite di frutta e verdura in supermercati piemontesi
LEOBONO, GIORGIA
2008/2009
Abstract
Nel 2008 il settore agricolo ha evidenziato un lieve calo di produzione ed una contrazione degli scambi intra-comunitari. Le esportazioni verso Paesi extra-UE sono invece risultate stabili o in lieve incremento rispetto all'anno precedente. Nonostante la minore offerta in termini di volume, il valore degli scambi commerciali è aumentato, indice questo di un aumento dei prezzi. Secondo i dati Istat in Italia nel 2009 vi è stato rispetto all'anno precedente un aumento dei consumi di tali prodotti, dovuto però essenzialmente all'aumento delle famiglie acquirenti che sono salite al 99,9%. Dalle ricerche effettuate è risultato inoltre che la vendita di prodotti ortofrutticoli nei comparti della GDO è aumentata progressivamente sottraendo spazio alla distribuzione tradizionale. Se negli anni precedenti questa erosione di mercato era attribuibile ai prezzi concorrenziali effettuati dalla GDO, alla luce degli aumenti di prezzo, non è più quest'ultimo che spinge il consumatore ad acquistare nella Grande Distribuzione bensì l'ampiezza della gamma offerta e la possibilità da parte della GDO di applicare efficaci strategie di fidelizzazione del cliente. Lo scopo del lavoro è stato quindi quello di effettuare un analisi delle vendite di prodotti ortofrutticoli in supermercati della GDO Piemontese, prendendo in considerazione tre punti vendita di proprietà della DIMAR s.p.a. situati in altrettante realtà territoriali piemontesi. In particolare sono stati esaminati i punti vendita di Pianezza (TO), di Asti e di Castell'Alfero (AT). Ai fini dello studio la DIMAR s.p.a ha fornito mensilmente i dati specifici per ogni punto vendita, riguardanti le quantità in kg di ortofrutticoli acquistati suddivisi per singolo prodotto, lo sfrido mensile che identifica la quantità di prodotto buttata via ed il numero di scontrini effettuati alle casse. La prima fase del lavoro ha previsto di sottrarre la quantità di merce buttata per singolo prodotto alla quantità di merce acquistata, ottenendo così la quantità di merce venduta. Al fine di poter eseguire una comparazione fra i punti vendita è stato quindi diviso il quantitativo di merce venduta per il numero di scontrini effettuati, ottenendo così per ogni prodotto il quantitativo venduto a persona per ogni mese. I risultati hanno evidenziato una sostanziale somiglianza in termini di qualità di consumi fra i clienti dei tre supermercati. Le differenze fra le quantità di prodotto venduto sono risultate determinate esclusivamente da un diverso flusso di clientela servito da ogni supermercato e dipendente dalla zona in cui sono situati i tre punti vendita. Il supermercato di Pianezza è inserito nel contesto di una grande città e inoltre in un complesso commerciale ed ha quindi un flusso di clientela più vasto rispetto al punto vendita di Asti, città con un numero di abitanti 13 volte inferiore a Torino. Oltretutto questo supermercato è estremamente vicino ad altri quattro supermercati e subisce quindi una grande concorrenza. Infine il punto vendita di Castell'Alfero è situato in un piccolo paese e questo spiega il flusso di clientela ancora inferiore a quello di Asti. Il rilievo delle vendite ha evidenziato altresì la presenza di una rilevante quantità di prodotti ortofrutticoli invenduti che vengono destinati alla distruzione. Mediante l'attivazione di un sistema di Last Minute Market sarebbe quindi possibile un loro recupero a fini sociali con interessanti ricadute ambientali ed economiche.File | Dimensione | Formato | |
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