La comunicazione politica è mutata nel tempo in concomitanza con lo sviluppo dei mezzi di trasmissione dei messaggi. La Tesi, infatti, si pone l’obiettivo di analizzare questo percorso mediante l’osservazione dei principali fenomeni che hanno contribuito alla realizzazione dell’insolita campagna elettorale a cui abbiamo assistito nel corso dello scorso anno, oggetto della contestuale domanda di ricerca. Nel primo capitolo, per l’appunto, è stato necessario ripercorrere le tappe che ci hanno condotto all’odierno sistema mediale ibrido mediante l’approfondimento di una nuova forma di politica, tipica prevalentemente delle ultime due fasi della comunicazione politica in Italia, la «politica pop». Non a caso, la commistione tra linguaggio politico e logiche dell’intrattenimento costituisce l’attuale key concept del modo di fare politica. Proprio la «politica pop» costituisce il filo conduttore dell’analisi proposta nel secondo capitolo al fine di decifrare le strategie di comunicazione utilizzate dagli attori politici italiani nel corso della XVIII legislatura, in cui il confine tra il mondo delle celebrità e quello politico è apparso talvolta labile. La popolarità di cui hanno goduto alcuni leader in questo frangente è equiparabile alla risonanza mediatica propria di influencer o personaggi dello spettacolo. Oggetto di approfondimento della Tesi, nel terzo capitolo, è la campagna elettorale del 2022. Quest’ultima, a causa del lasso di tempo in cui si è collocata e per via della ricerca ostinata di un consenso trasversale da parte dei candidati, ha provocato stupore, ad esperti e non, per il modo con il quale i partiti – prevalentemente i loro leader – si sono proposti ad un vero e proprio pubblico. Essi sono approdati, inaspettatamente, sul Social Network più in voga degli ultimi anni, TikTok, tentando di ammiccare agli utenti più giovani ma con strategie e tecniche che, spesso, si sono rivelate distanti dalle linee guida della piattaforma. Infatti, queste elezioni politiche hanno contribuito, nella maggior parte dei casi, ad accrescere la popolarità dei neo-TikTokers o neo-influencer ma non necessariamente questo seguito si è concretizzato in termini di sostegno elettorale o di partecipazione politica. È risultato interessante addentrarsi in un terreno nuovo, come quello della comunicazione politica in un Social Network dapprima poco (o per nulla) utilizzato in ambito politico, che dà spunti per una riflessione sulle modalità di trasmissione dei messaggi più o meno libere da vincoli e ostacoli di qualsiasi tipo, come quelli degli algoritmi che governano i Social Media.

Comunicazione politica: dai media (ormai) tradizionali al fenomeno TikTok

MAIOLO, ARIANNA
2022/2023

Abstract

La comunicazione politica è mutata nel tempo in concomitanza con lo sviluppo dei mezzi di trasmissione dei messaggi. La Tesi, infatti, si pone l’obiettivo di analizzare questo percorso mediante l’osservazione dei principali fenomeni che hanno contribuito alla realizzazione dell’insolita campagna elettorale a cui abbiamo assistito nel corso dello scorso anno, oggetto della contestuale domanda di ricerca. Nel primo capitolo, per l’appunto, è stato necessario ripercorrere le tappe che ci hanno condotto all’odierno sistema mediale ibrido mediante l’approfondimento di una nuova forma di politica, tipica prevalentemente delle ultime due fasi della comunicazione politica in Italia, la «politica pop». Non a caso, la commistione tra linguaggio politico e logiche dell’intrattenimento costituisce l’attuale key concept del modo di fare politica. Proprio la «politica pop» costituisce il filo conduttore dell’analisi proposta nel secondo capitolo al fine di decifrare le strategie di comunicazione utilizzate dagli attori politici italiani nel corso della XVIII legislatura, in cui il confine tra il mondo delle celebrità e quello politico è apparso talvolta labile. La popolarità di cui hanno goduto alcuni leader in questo frangente è equiparabile alla risonanza mediatica propria di influencer o personaggi dello spettacolo. Oggetto di approfondimento della Tesi, nel terzo capitolo, è la campagna elettorale del 2022. Quest’ultima, a causa del lasso di tempo in cui si è collocata e per via della ricerca ostinata di un consenso trasversale da parte dei candidati, ha provocato stupore, ad esperti e non, per il modo con il quale i partiti – prevalentemente i loro leader – si sono proposti ad un vero e proprio pubblico. Essi sono approdati, inaspettatamente, sul Social Network più in voga degli ultimi anni, TikTok, tentando di ammiccare agli utenti più giovani ma con strategie e tecniche che, spesso, si sono rivelate distanti dalle linee guida della piattaforma. Infatti, queste elezioni politiche hanno contribuito, nella maggior parte dei casi, ad accrescere la popolarità dei neo-TikTokers o neo-influencer ma non necessariamente questo seguito si è concretizzato in termini di sostegno elettorale o di partecipazione politica. È risultato interessante addentrarsi in un terreno nuovo, come quello della comunicazione politica in un Social Network dapprima poco (o per nulla) utilizzato in ambito politico, che dà spunti per una riflessione sulle modalità di trasmissione dei messaggi più o meno libere da vincoli e ostacoli di qualsiasi tipo, come quelli degli algoritmi che governano i Social Media.
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