EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI: UNO STUDIO SULLA POPOLAZIONE DEL DISTRETTO SANITARIO DI BRA (ASL CN2)

BACKGROUND: in Europe and in the world there is an increase in the incidence and prevalence of inflammatory bowel disease (IBD). Our goal is to evaluate the epidemiology of IBD in the health district of Bra (ASL CN2), a circumscribed area of Piedmont, with the aim of comparing the results with those that emerged from a study conducted in the same area in the period 2001-2006. PATIENTS AND METHODS: we recruited IBD patients who lived in the health district of BRA. The patients were 14 years old or older. Through the site Piemonte STAtistica e B.D.D.E. (PISTA) we obtained the demographic informations of the included patients. The recruitment took place thanks to a questionnaire sent to general practitioners (GPs) operating in the Bra health district and to the gastroenterologists of the Michele and Pietro Ferrero Hospital in Verduno: the questionnaire involved personal data, diagnosis and date of diagnosis of the disease, the method that allowed the diagnosis of the disease, any hospitalizations and surgery due to IBD, any appearance of new neoplasms, current and previous therapies, and by whom the follow-up was carried out. The data obtained from the GPs were matched with the hospital data in order to not lose data and to reduce mistakes. Finally, the patients were divided into the subcategories Crohn disease (CD), ulcerative colitis (UC) and undefined IBD. RESULTS: the prevalence of IBD on 31 December 2021 was 321.2 per 100,000 inhabitants, with an increase of 46% compared to 2006 (220 per 100,000 inhabitants). The average incidence of IBD in 2016-2021 was 18 per 100,000 inhabitants / year with an increase of 169% compared to 2001-2006 (6.7 per 100,000 inhabitants). The main examination that led to the diagnosis was endoscopy and the main localization for UC was not only in the rectum but also in the colon, regarding CD it was in the ileum-colon. The intestinal neoplasms found were adenomas with mild dysplasia and 83.3% of patients developed them within 5 years from IBD diagnosis. Almost a third of patients underwent at least one hospitalization and 10.9% at least one surgery. At the last follow-up visit, 6.3% were on immunomodulator therapy, 13.1% were on biological / small molecule drugs and 9.7% did not need any therapy. The GPs had an average of 2.8 patients affected by IBD and the GPs declared that only 67.9% of patients with IBD were followed up by their GP. CONCLUSIONS: the incidence and prevalence values increased significantly compared to the study conducted in 2001-2006. The incidence and prevalence values are lower than the values that emerged from other studies conducted in the Italian territory, but reflect the estimated values for Europe. The proportion of patients who underwent hospitalizations and surgery is useful for the purpose of adequate hospital planning. The data that emerged on the appearance of intestinal neoplasms within 5 years from IBD diagnosis suggest the need for endoscopic follow-up in the first years after diagnosis. Biological /small molecule drugs were more prescribed than immunomodulatory drugs. Finally, it emerged that many GPs didn’t take care about the follow-up of their patients affected by IBD.

CONTESTO: in Europa e nel mondo si sta assistendo ad un incremento di incidenza e prevalenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). Il nostro obiettivo è valutare l’epidemiologia delle MICI nel distretto sanitario di Bra (ASL CN2), un territorio circoscritto del Piemonte, con il fine di confrontare i risultati con quelli emersi da uno studio condotto nel medesimo territorio nel periodo 2001-2006. PAZIENTI E METODI: sono stati reclutati pazienti affetti da MICI aventi il domicilio nei comuni del distretto sanitario di Bra e con età maggiore o uguale a 14 anni. La popolazione totale con età maggiore o uguale a 14 anni del distretto sanitario di Bra e di ogni singolo comune è stata ottenuta tramite il sito Piemonte STAtistica e B.D.D.E. (PISTA). Il reclutamento è avvenuto grazie ad un questionario inviato ai medici di medicina generale (MMG) operanti sul distretto sanitario di Bra e ai gastroenterologi dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno: il questionario richiedeva per ogni paziente i dati anagrafici, la diagnosi e la data di diagnosi di malattia, la metodica che ha permesso la diagnosi di malattia, eventuali ospedalizzazioni e interventi chirurgici a causa della MICI, eventuale comparsa di nuove neoplasie, le terapie in atto e precedenti e da chi venisse svolto il follow up. Successivamente, i dati derivanti dai MMG sono stati incrociati con i dati dell’Ospedale al fine di non perdere dei dati e di ridurre gli errori. Infine, i pazienti sono stati suddivisi nelle sottocategorie malattia di Crohn (MC), rettocolite ulcerosa (RCU) e MICI non meglio definita. RISULTATI: la prevalenza delle MICI il 31 dicembre 2021 è risultata di 321,2 per 100.000 abitanti, con un incremento percentuale del 46% rispetto al 2006 (220 per 100.000 abitanti). L’incidenza media delle MICI nel 2016-2021 è risultata di 18 per 100.000 abitanti/anno con un incremento del 169% rispetto al 2001-2006 (6,7 per 100.000 abitanti/anno). L’esame principale che ha condotto alla diagnosi iniziale è l’endoscopia e la localizzazione principale per la RCU è risultata oltre che al retto anche al colon, mentre per la MC è risultata all’ ileo-colon. Le neoplasie intestinali riscontrate sono state adenomi con displasia lieve e l’83,3% dei pazienti le ha sviluppate entro 5 anni dalla diagnosi di MICI. Quasi un terzo dei pazienti è andato incontro ad almeno un’ospedalizzazione e il 10,9% ad almeno un intervento chirurgico. All’ultima visita del follow up il 6,3% era in terapia con immunomodulatori, il 13,1% con farmaci biologici/piccole molecole e il 9,7% non faceva alcuna terapia. I MMG avevano in media 2,8 assistiti affetti da MICI e i MMG hanno dichiarato che solo il 67,9% dei pazienti affetti da MICI veniva seguito nel follow up dal proprio MMG. CONCLUSIONI: i valori di incidenza e prevalenza sono aumentati significativamente rispetto allo studio condotto nel 2001-2006. I valori di incidenza e prevalenza sono risultati inferiori rispetto ai valori emersi da altri studi condotti sul territorio italiano, ma rispecchiano i valori stimati per l’Europa. La quota di pazienti che è andata incontro ad ospedalizzazioni e interventi chirurgici è utile al fine di un’adeguata programmazione ospedaliera. I dati emersi sulla comparsa di neoplasie intestinali entro 5 anni dalla diagnosi di MICI suggeriscono la necessità del follow up endoscopico nei primi anni dopo la diagnosi. I farmaci biologici/piccole molecole sono stati maggiormente prescritti rispetto ai farmaci immunomodulatori. Infine, è emerso che molti MMG non si occupavano del follow up dei propri assistiti affetti da MICI.