In light of the significant effects of the prolonged economic and financial crisis that has hit the European continent and in light of the structural shortcomings present for some time in old Europe, in 2010 the European Commission, together with the Parliament, produced a sudden and effective reaction by formulating the "Europe 2020 Strategy". Among the primary aspects of the cohesion policy reform is the orientation of resources on the programmatic objectives of the Europe 2020 strategy, among which the Digital Agenda 2020 stands out. The European Commission has identified the above issues and defined seven obstacles : fragmentation of digital markets, absence of interoperability, absence of investments in networks, insufficient commitment oriented towards research and innovation, absence of digital literacy and IT skills, opportunities lost in solving the problems of society such as climate change, the population aging, integration into the society of disabled people. The European Digital Agenda aims to determine the main interventions aimed at solving the seven problems mentioned. As a response to the "Europe 2020" Community strategy, which has found one of its seven strategic activities of which it is made up in the European Digital Agenda, and in consideration of the disappointing results achieved by the previous digital programming regulation, Italy has adopted its own list of priorities around which to focus all resources and commitment in light of the state's modernization and innovation process. The macro-objectives subject to today's nation's digitalization strategy can be summarized in the strategic guidelines: to create the best conditions for the development of the nation; requalify ICT spending in the PA by optimizing its digital infrastructure; implement integrated e - Government solutions that facilitate the "digital relationship" between citizenship and the PA; decrease the digital divide phenomenon that has been affecting the Italian population for some time. However, the scenario that is being defined, therefore, is that of a generalized delay connected with the lack of an organic digital strategy and a state that proves unable to stimulate that fundamental transformation for economic and social development. One reason for the obvious delay is attributable to the fact that the majority of the measures on the Agenda require, in order to be fully operational, the implementation of regulations and implementing decrees to be produced according to well-defined deadlines and this has not always happened. In addition to all this, there is also the scarce importance that has been given to these issues by all the governments that have followed each other since the start of the Agenda and which facilitates the structural delay in identifying the decrees for its implementation. With a significant distance towards not only a manufacturing nation such as Germany, but also the European average.

Abstract Alla luce dei rilevanti effetti della prolungata crisi di natura economica e finanziaria che ha investito il continente europeo e alla luce delle mancanze strutturali presenti da tempo nella vecchia Europa, nel 2010 la Commissione Europea, insieme al Parlamento, ha prodotto una reazione repentina ed efficace formulando la “Strategia Europa 2020”. Fra i primari aspetti della riforma della politica di coesione c'è l'orientamento delle risorse sugli obbiettivi programmatici della strategia Europa 2020, fra i quali spicca appunto l'Agenda Digitale 2020. La Commissione Europea ha individuato le suddette questioni e ha definito sette ostacoli: frammentazione dei mercati digitali, assenza di interoperabilità, assenza di investimenti nelle reti, impegno non sufficiente orientato alla ricerca e all'innovazione, assenza di alfabetizzazione digitale e skills informatiche, opportunità perse nella risoluzione delle problematiche della società come i cambiamenti climatici, l'invecchiamento della popolazione, l'integrazione nella società dei disabili. L'Agenda digitale europea ha lo scopo di determinare gli interventi principali tesi alla risoluzione delle sette problematiche menzionate. Come risposta alla strategia comunitaria “Europa 2020”, che ha riscontrato nell'Agenda Digitale Europea una delle sue sette attività strategiche di cui si compone, e in considerazione dei deludenti esiti conseguiti dalla precedente regolamentazione programmatica sul digitale, l'Italia si è dotata di un proprio elenco di priorità intorno a cui focalizzare tutte le risorse e l'impegno alla luce del processo di modernizzazione e innovazione dello Stato. I macro - obiettivi soggetti all'odierna strategia di digitalizzazione della nazione sono sintetizzabili nelle linee guida strategiche: creare le condizioni migliori per lo sviluppo della nazione; riqualificare la spesa per le ICT nella PA ottimizzando la sua infrastruttura digitale; implementare soluzioni di e - Government integrate che agevolino il “rapporto digitale” fra la cittadinanza e la PA; diminuire il fenomeno del digital divide che da tempo interessa la popolazione italiana. Tuttavia, lo scenario che si va definendo, quindi, è quello di un ritardo generalizzato connesso alla mancanza di una strategia organica sul digitale e di uno Stato che si rivela incapace di stimolare quella trasformazione fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Una ragione dell'evidente ritardo è da attribuire al fatto che la maggioranza delle misure presenti nell'Agenda hanno bisogno, per poter essere totalmente operative, dell'attuazione di regolamenti e decreti attuativi da produrre secondo scadenze ben determinate e questo non sempre è successo. A tutto questo, inoltre, si aggiunge la scarsa importanza che è stata data a queste tematiche da tutti i governi che dall'inizio dell'Agenda si sono susseguiti e che agevola il ritardo strutturale nell'individuare i decreti per la sua realizzazione. Con una distanza significativa nei riguardi non soltanto di una nazione manifatturiera quale la Germania, ma anche della media europea.

Agenda Digitale Europea 2020

PETRUCCELLI, MICHELA
2018/2019

Abstract

Abstract Alla luce dei rilevanti effetti della prolungata crisi di natura economica e finanziaria che ha investito il continente europeo e alla luce delle mancanze strutturali presenti da tempo nella vecchia Europa, nel 2010 la Commissione Europea, insieme al Parlamento, ha prodotto una reazione repentina ed efficace formulando la “Strategia Europa 2020”. Fra i primari aspetti della riforma della politica di coesione c'è l'orientamento delle risorse sugli obbiettivi programmatici della strategia Europa 2020, fra i quali spicca appunto l'Agenda Digitale 2020. La Commissione Europea ha individuato le suddette questioni e ha definito sette ostacoli: frammentazione dei mercati digitali, assenza di interoperabilità, assenza di investimenti nelle reti, impegno non sufficiente orientato alla ricerca e all'innovazione, assenza di alfabetizzazione digitale e skills informatiche, opportunità perse nella risoluzione delle problematiche della società come i cambiamenti climatici, l'invecchiamento della popolazione, l'integrazione nella società dei disabili. L'Agenda digitale europea ha lo scopo di determinare gli interventi principali tesi alla risoluzione delle sette problematiche menzionate. Come risposta alla strategia comunitaria “Europa 2020”, che ha riscontrato nell'Agenda Digitale Europea una delle sue sette attività strategiche di cui si compone, e in considerazione dei deludenti esiti conseguiti dalla precedente regolamentazione programmatica sul digitale, l'Italia si è dotata di un proprio elenco di priorità intorno a cui focalizzare tutte le risorse e l'impegno alla luce del processo di modernizzazione e innovazione dello Stato. I macro - obiettivi soggetti all'odierna strategia di digitalizzazione della nazione sono sintetizzabili nelle linee guida strategiche: creare le condizioni migliori per lo sviluppo della nazione; riqualificare la spesa per le ICT nella PA ottimizzando la sua infrastruttura digitale; implementare soluzioni di e - Government integrate che agevolino il “rapporto digitale” fra la cittadinanza e la PA; diminuire il fenomeno del digital divide che da tempo interessa la popolazione italiana. Tuttavia, lo scenario che si va definendo, quindi, è quello di un ritardo generalizzato connesso alla mancanza di una strategia organica sul digitale e di uno Stato che si rivela incapace di stimolare quella trasformazione fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Una ragione dell'evidente ritardo è da attribuire al fatto che la maggioranza delle misure presenti nell'Agenda hanno bisogno, per poter essere totalmente operative, dell'attuazione di regolamenti e decreti attuativi da produrre secondo scadenze ben determinate e questo non sempre è successo. A tutto questo, inoltre, si aggiunge la scarsa importanza che è stata data a queste tematiche da tutti i governi che dall'inizio dell'Agenda si sono susseguiti e che agevola il ritardo strutturale nell'individuare i decreti per la sua realizzazione. Con una distanza significativa nei riguardi non soltanto di una nazione manifatturiera quale la Germania, ma anche della media europea.
ITA
In light of the significant effects of the prolonged economic and financial crisis that has hit the European continent and in light of the structural shortcomings present for some time in old Europe, in 2010 the European Commission, together with the Parliament, produced a sudden and effective reaction by formulating the "Europe 2020 Strategy". Among the primary aspects of the cohesion policy reform is the orientation of resources on the programmatic objectives of the Europe 2020 strategy, among which the Digital Agenda 2020 stands out. The European Commission has identified the above issues and defined seven obstacles : fragmentation of digital markets, absence of interoperability, absence of investments in networks, insufficient commitment oriented towards research and innovation, absence of digital literacy and IT skills, opportunities lost in solving the problems of society such as climate change, the population aging, integration into the society of disabled people. The European Digital Agenda aims to determine the main interventions aimed at solving the seven problems mentioned. As a response to the "Europe 2020" Community strategy, which has found one of its seven strategic activities of which it is made up in the European Digital Agenda, and in consideration of the disappointing results achieved by the previous digital programming regulation, Italy has adopted its own list of priorities around which to focus all resources and commitment in light of the state's modernization and innovation process. The macro-objectives subject to today's nation's digitalization strategy can be summarized in the strategic guidelines: to create the best conditions for the development of the nation; requalify ICT spending in the PA by optimizing its digital infrastructure; implement integrated e - Government solutions that facilitate the "digital relationship" between citizenship and the PA; decrease the digital divide phenomenon that has been affecting the Italian population for some time. However, the scenario that is being defined, therefore, is that of a generalized delay connected with the lack of an organic digital strategy and a state that proves unable to stimulate that fundamental transformation for economic and social development. One reason for the obvious delay is attributable to the fact that the majority of the measures on the Agenda require, in order to be fully operational, the implementation of regulations and implementing decrees to be produced according to well-defined deadlines and this has not always happened. In addition to all this, there is also the scarce importance that has been given to these issues by all the governments that have followed each other since the start of the Agenda and which facilitates the structural delay in identifying the decrees for its implementation. With a significant distance towards not only a manufacturing nation such as Germany, but also the European average.
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