La necessità di smentire l'inattualità dei classici e favorirne l'incontro con l'immaginazione contemporanea ha portato diversi autori del secondo Novecento alla riscrittura di poemi epici cavallereschi della tradizione letteraria italiana. Tra questi si sono presi in esame l''Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato' di Italo Calvino e l''Orlando innamorato raccontato in prosa' di Gianni Celati, due opere a cui questi scrittori si sono approcciati non sostituendosi al testo originale, ma proponendone una guida alla lettura e arricchendoli con il loro stile e la loro vena ironica. Dal momento che ogni riscrittura passa attraverso la voce soggettiva del narratore, l'obiettivo è stato quello di analizzare come Calvino e Celati abbiano organizzato il loro testo adeguandolo a forme narrative che potessero condensare la quantità di informazioni delle opere originali in manuali decisamente più brevi, ma soprattutto si è cercato di indagare il modo in cui gli scrittori hanno saputo manipolare e gestire l'intreccio narrativo con lo scopo di creare una narrazione più lineare e in ogni caso più fruibile e apprezzabile dal pubblico moderno. Si è dunque analizzato come Calvino e Celati abbiano dovuto scomporre e ricomporre il racconto secondo le proprie necessità narrative e si è tenuto conto del fatto che, nonostante le modalità di elaborazione siano molto simili, i lavori risultanti presentano tuttavia delle differenze strutturali. Inoltre, per rendere il quadro generale più completo, si sono esaminati i rapporti che i due scrittori intrattengono con i poeti di riferimento, per capire se e in quale maniera questi ultimi hanno influenzato le loro attività.
Riscritture cavalleresche: Calvino e Celati
CINQUINI, LUISA
2018/2019
Abstract
La necessità di smentire l'inattualità dei classici e favorirne l'incontro con l'immaginazione contemporanea ha portato diversi autori del secondo Novecento alla riscrittura di poemi epici cavallereschi della tradizione letteraria italiana. Tra questi si sono presi in esame l''Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato' di Italo Calvino e l''Orlando innamorato raccontato in prosa' di Gianni Celati, due opere a cui questi scrittori si sono approcciati non sostituendosi al testo originale, ma proponendone una guida alla lettura e arricchendoli con il loro stile e la loro vena ironica. Dal momento che ogni riscrittura passa attraverso la voce soggettiva del narratore, l'obiettivo è stato quello di analizzare come Calvino e Celati abbiano organizzato il loro testo adeguandolo a forme narrative che potessero condensare la quantità di informazioni delle opere originali in manuali decisamente più brevi, ma soprattutto si è cercato di indagare il modo in cui gli scrittori hanno saputo manipolare e gestire l'intreccio narrativo con lo scopo di creare una narrazione più lineare e in ogni caso più fruibile e apprezzabile dal pubblico moderno. Si è dunque analizzato come Calvino e Celati abbiano dovuto scomporre e ricomporre il racconto secondo le proprie necessità narrative e si è tenuto conto del fatto che, nonostante le modalità di elaborazione siano molto simili, i lavori risultanti presentano tuttavia delle differenze strutturali. Inoltre, per rendere il quadro generale più completo, si sono esaminati i rapporti che i due scrittori intrattengono con i poeti di riferimento, per capire se e in quale maniera questi ultimi hanno influenzato le loro attività.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/149295