Il lavoro di tesi ¿La relazione mamma-bambino:fattori di rischio e trattamento¿ ha come obiettivo quello di indagare i principali fattori di rischio che possono intaccare la relazione di attaccamento tra mamma e bambino nei primi mesi di vita di quest'ultimo. In particolar modo si prendono in esame i fattori di rischio suddividendoli in tre grandi aree: i fattori di rischio biologici, dove nello specifico si analizzano le ripercussioni di una nascita prematura sul coinvolgimento materno e sul corrispondente attaccamento del bambino nei confronti della madre; i fattori di rischio psicologici dove si pone l'attenzione su due delle patologie che più frequentemente affliggono le madri e che hanno un forte impatto negativo sui figli: la depressione e la schizofrenia. Infine, i fattori di rischio ecologici dove viene preso in considerazione il background in cui vivono mamma e bambino e come esperienze di vita svantaggiose o l'esposizione a violenza domestica possano interferire con una crescita sana del bambino dal punto di vista cognitivo, sociale e psicologico. In questo lavoro vengono inoltre presi in considerazione alcuni trattamenti che hanno come principale obiettivo quello di intervenire sui rapporti disfunzionali presenti all'interno della diade e migliorare le capacità materne di comprendere i segnali di richiesta di aiuto provenienti dal proprio bambino e rispondervi in modo adeguato. In modo particolare sono stati analizzati i contributi di Tessa Baradon con la psicoterapia genitore-bambino, il contributo innovativo di K. H. Brisch con i programmi di intervento SAFE e BASE e il contributo di P. Fonagy e colleghi con il trattamento basato sul concetto di mentalizzazione denominato SMART. Vengono inoltre riportati ulteriori interventi mirati per le popolazioni ad alto rischio come ad esempio madri tossicodipendenti o detenute.
La relazione mamma-bambino: fattori di rischio e trattamento
CALLERAME, CHIARA
2008/2009
Abstract
Il lavoro di tesi ¿La relazione mamma-bambino:fattori di rischio e trattamento¿ ha come obiettivo quello di indagare i principali fattori di rischio che possono intaccare la relazione di attaccamento tra mamma e bambino nei primi mesi di vita di quest'ultimo. In particolar modo si prendono in esame i fattori di rischio suddividendoli in tre grandi aree: i fattori di rischio biologici, dove nello specifico si analizzano le ripercussioni di una nascita prematura sul coinvolgimento materno e sul corrispondente attaccamento del bambino nei confronti della madre; i fattori di rischio psicologici dove si pone l'attenzione su due delle patologie che più frequentemente affliggono le madri e che hanno un forte impatto negativo sui figli: la depressione e la schizofrenia. Infine, i fattori di rischio ecologici dove viene preso in considerazione il background in cui vivono mamma e bambino e come esperienze di vita svantaggiose o l'esposizione a violenza domestica possano interferire con una crescita sana del bambino dal punto di vista cognitivo, sociale e psicologico. In questo lavoro vengono inoltre presi in considerazione alcuni trattamenti che hanno come principale obiettivo quello di intervenire sui rapporti disfunzionali presenti all'interno della diade e migliorare le capacità materne di comprendere i segnali di richiesta di aiuto provenienti dal proprio bambino e rispondervi in modo adeguato. In modo particolare sono stati analizzati i contributi di Tessa Baradon con la psicoterapia genitore-bambino, il contributo innovativo di K. H. Brisch con i programmi di intervento SAFE e BASE e il contributo di P. Fonagy e colleghi con il trattamento basato sul concetto di mentalizzazione denominato SMART. Vengono inoltre riportati ulteriori interventi mirati per le popolazioni ad alto rischio come ad esempio madri tossicodipendenti o detenute.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/14927