Il presente lavoro di tesi ha come oggetto una ricerca empirica sulla relazione tra stili di attaccamento romantico e strategie sessuali in un campione di adulti. In aggiunta alla relazione tra questi due costrutti la ricerca ha indagato il ruolo che gli ormoni sessuali prenatali possono svolgere nello sviluppo delle differenze individuali negli stili d'attaccamento e successivamente nelle strategie di mating in età adulta. Il lavoro è strutturato in due parti: nella prima verrà presentata una rassegna sulle teorie e i sui lavori più importanti presenti ad oggi in letteratura sul concetto di attaccamento e di strategie sessuali nella cornice teorica evoluzionistica della life history theory. Nella seconda parte verrà presentata la ricerca empirica e ne verranno discussi i risultati alla luce della letteratura. Il primo dato significativo emerso è quello relativo alle differenze di genere. Nel campione femminile, gli ormoni prenatali (misurati con la tecnica del digit ratio) sono risultati essere predittori significativi dell'attaccamento romantico. Nei maschi invece, non sono state riscontrate correlazioni statisticamente significative tra i livelli prenatali di ormoni sessuali e le dimensioni della mascolinità e dell'attaccamento romantico. Questo dato risulta in accordo con la letteratura scientifica che riguarda il digit ratio in cui si evidenzia che i livelli di androgeni prenatali hanno effetto solo in un sesso, a seconda della variabile con la quale vengono messi in relazione. Sarà opportuno replicare questi risultati in ulteriori studi per ottenere una valutazione più attendibile degli effetti degli ormoni prenatali. Il secondo dato significativo è quello ottenuto dall'analisi delle relazioni tra stili d'attaccamento e strategie sessuali adottate in età adulta. Questi risultati confermano quelli ottenuti da Jackson e Kirkpatrick nel studio del 2007. I risultati più forti emergono nel campione maschile, in cui alti punteggi ottenuti nelle scale dell'evitamento predicono alti punteggi nell'adozione di strategie sessuali a breve termine (STMO) e punteggi bassi in quelle relative alle strategie sessuali a lungo termine (LTMO). La dimensione dell'ansia nelle femmine, correla in modo significativo con l'adozione di strategie sessuali a lungo termine. Questi dati risultano essere in linea con il modello di Del Giudice (2009) utilizzato in questo studio e confermano la relazione tra attaccamento adulto e strategie legate alla life history. Per quel che concerne le prospettive future aperte da questo studio, sarà importante replicare i risultati ottenuti con bambini e con adolescenti per avere un quadro generale più ampio e dettagliato delle basi ormonali dell'attaccamento romantico. Sarà anche necessario aumentare il campione, estendendo la ricerca a soggetti al di fuori dell'ambito universitario. Non è da esclude che in futuro le variabili etniche e socio culturali, possano essere prese in considerazione per valutare l'influenza sugli aspetti considerati. Infine, per migliorare l'attendibilità degli indici ormonali prenatali sarebbe opportuno, utilizzare misure dirette dell'attività ormonale come, ad esempio, campioni di saliva, eventuali altri indicatori di sviluppo fisico (amniocentesi, esame dei livelli ormonali nella placenta). Questo studio permette inoltre di riconsiderare il concetto di attaccamento in una nuova prospettiva, sottolineando il ruolo chiave che questo costrutto assume nella formazione della life history di ognuno.

Attaccamento romantico e strategie sessuali: una ricerca in prospettiva evoluzionistica

MONICELLI, IRENE
2008/2009

Abstract

Il presente lavoro di tesi ha come oggetto una ricerca empirica sulla relazione tra stili di attaccamento romantico e strategie sessuali in un campione di adulti. In aggiunta alla relazione tra questi due costrutti la ricerca ha indagato il ruolo che gli ormoni sessuali prenatali possono svolgere nello sviluppo delle differenze individuali negli stili d'attaccamento e successivamente nelle strategie di mating in età adulta. Il lavoro è strutturato in due parti: nella prima verrà presentata una rassegna sulle teorie e i sui lavori più importanti presenti ad oggi in letteratura sul concetto di attaccamento e di strategie sessuali nella cornice teorica evoluzionistica della life history theory. Nella seconda parte verrà presentata la ricerca empirica e ne verranno discussi i risultati alla luce della letteratura. Il primo dato significativo emerso è quello relativo alle differenze di genere. Nel campione femminile, gli ormoni prenatali (misurati con la tecnica del digit ratio) sono risultati essere predittori significativi dell'attaccamento romantico. Nei maschi invece, non sono state riscontrate correlazioni statisticamente significative tra i livelli prenatali di ormoni sessuali e le dimensioni della mascolinità e dell'attaccamento romantico. Questo dato risulta in accordo con la letteratura scientifica che riguarda il digit ratio in cui si evidenzia che i livelli di androgeni prenatali hanno effetto solo in un sesso, a seconda della variabile con la quale vengono messi in relazione. Sarà opportuno replicare questi risultati in ulteriori studi per ottenere una valutazione più attendibile degli effetti degli ormoni prenatali. Il secondo dato significativo è quello ottenuto dall'analisi delle relazioni tra stili d'attaccamento e strategie sessuali adottate in età adulta. Questi risultati confermano quelli ottenuti da Jackson e Kirkpatrick nel studio del 2007. I risultati più forti emergono nel campione maschile, in cui alti punteggi ottenuti nelle scale dell'evitamento predicono alti punteggi nell'adozione di strategie sessuali a breve termine (STMO) e punteggi bassi in quelle relative alle strategie sessuali a lungo termine (LTMO). La dimensione dell'ansia nelle femmine, correla in modo significativo con l'adozione di strategie sessuali a lungo termine. Questi dati risultano essere in linea con il modello di Del Giudice (2009) utilizzato in questo studio e confermano la relazione tra attaccamento adulto e strategie legate alla life history. Per quel che concerne le prospettive future aperte da questo studio, sarà importante replicare i risultati ottenuti con bambini e con adolescenti per avere un quadro generale più ampio e dettagliato delle basi ormonali dell'attaccamento romantico. Sarà anche necessario aumentare il campione, estendendo la ricerca a soggetti al di fuori dell'ambito universitario. Non è da esclude che in futuro le variabili etniche e socio culturali, possano essere prese in considerazione per valutare l'influenza sugli aspetti considerati. Infine, per migliorare l'attendibilità degli indici ormonali prenatali sarebbe opportuno, utilizzare misure dirette dell'attività ormonale come, ad esempio, campioni di saliva, eventuali altri indicatori di sviluppo fisico (amniocentesi, esame dei livelli ormonali nella placenta). Questo studio permette inoltre di riconsiderare il concetto di attaccamento in una nuova prospettiva, sottolineando il ruolo chiave che questo costrutto assume nella formazione della life history di ognuno.
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