Le tartarughe marine sono animali considerati dall'IUCN come specie vulnerabili, minacciate o seriamente in pericolo. Il Progetto Life Euroturtles NAT/HR/000997 è stato istituito con lo scopo di contrastare le minacce alle quali sono soggette le tartarughe marine, nello specifico Caretta caretta e Chelonia mydas, salvaguardandole e tutelandole. Esso coinvolge principalmente sei nazioni, quali: Croazia, Cipro, Grecia, Italia, Malta e Slovenia. Gli obiettivi principali da raggiungere attraverso la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti riguardano principalmente la limitazione delle minacce antropiche legate alla pesca e allo sviluppo costiero. Affinché questi obiettivi siano raggiunti, sono state messe in atto azioni riguardanti la protezione dei nidi, la riduzione dell'impatto antropico, la creazione di nuovi siti Natura 2000, la sensibilizzazione dei cittadini e l'adozione di un regolamento nei pressi dei nidi. In questo elaborato si intende descrivere come il Progetto Life Euroturtles sia stato attuato nel Golfo di Taranto nonché il tasso di successo di schiusa delle uova dei nidi traslocati dal Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Policoro. Il Progetto Life Euroturtles nel Golfo di Taranto è stato attuato attraverso attività di educazione ambientale, monitoraggio delle spiagge e guardiania dei siti di nidificazione. L'intera costa del Golfo di Taranto è stata suddivisa in diverse zone (cinque per l'esattezza) in modo da rendere più efficiente l'azione di monitoraggio. Sono stati coinvolti volontari di più Oasi WWF, pescatori, abitanti dei Comuni nei quali erano presenti i nidi nonché tirocinanti appartenenti a diverse Università (me compreso). Le diverse azioni di monitoraggio, protezione, manipolazione e trasloco sono state attuate in riferimento alle linee guida dell'ISPRA. È stato necessario traslocare tre nidi in quanto troppo vicini alla battigia. Quest'azione è stata svolta dagli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Policoro, con il coinvolgimento della Guardia Costiera e Servizio Veterinario ASL. Il trasloco di un nido è un processo in parte rischioso, tuttavia dai risultati ottenuti si evince che non compromette il tasso di successo di schiusa delle uova, salvo quando queste, già all'interno del nido e per cause diverse, risultino molto danneggiate.
Life Euroturtles NAT/HR/000997: azioni di monitoraggio e gestione dei siti di nidificazione di Caretta Caretta nel Golfo di Taranto
VIOLANTE, ANTONIO
2018/2019
Abstract
Le tartarughe marine sono animali considerati dall'IUCN come specie vulnerabili, minacciate o seriamente in pericolo. Il Progetto Life Euroturtles NAT/HR/000997 è stato istituito con lo scopo di contrastare le minacce alle quali sono soggette le tartarughe marine, nello specifico Caretta caretta e Chelonia mydas, salvaguardandole e tutelandole. Esso coinvolge principalmente sei nazioni, quali: Croazia, Cipro, Grecia, Italia, Malta e Slovenia. Gli obiettivi principali da raggiungere attraverso la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti riguardano principalmente la limitazione delle minacce antropiche legate alla pesca e allo sviluppo costiero. Affinché questi obiettivi siano raggiunti, sono state messe in atto azioni riguardanti la protezione dei nidi, la riduzione dell'impatto antropico, la creazione di nuovi siti Natura 2000, la sensibilizzazione dei cittadini e l'adozione di un regolamento nei pressi dei nidi. In questo elaborato si intende descrivere come il Progetto Life Euroturtles sia stato attuato nel Golfo di Taranto nonché il tasso di successo di schiusa delle uova dei nidi traslocati dal Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Policoro. Il Progetto Life Euroturtles nel Golfo di Taranto è stato attuato attraverso attività di educazione ambientale, monitoraggio delle spiagge e guardiania dei siti di nidificazione. L'intera costa del Golfo di Taranto è stata suddivisa in diverse zone (cinque per l'esattezza) in modo da rendere più efficiente l'azione di monitoraggio. Sono stati coinvolti volontari di più Oasi WWF, pescatori, abitanti dei Comuni nei quali erano presenti i nidi nonché tirocinanti appartenenti a diverse Università (me compreso). Le diverse azioni di monitoraggio, protezione, manipolazione e trasloco sono state attuate in riferimento alle linee guida dell'ISPRA. È stato necessario traslocare tre nidi in quanto troppo vicini alla battigia. Quest'azione è stata svolta dagli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Policoro, con il coinvolgimento della Guardia Costiera e Servizio Veterinario ASL. Il trasloco di un nido è un processo in parte rischioso, tuttavia dai risultati ottenuti si evince che non compromette il tasso di successo di schiusa delle uova, salvo quando queste, già all'interno del nido e per cause diverse, risultino molto danneggiate.File | Dimensione | Formato | |
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