Forme di socializzazione: la psicomotricità relazionale

The human being shows to be naturally keen to the social relations since from the first days of life. This research points the socialization process through various fields of application: from the sociological theories to the psychological and pedagogical studies, applied in the psychomotor discipline. This study aims to describe the practices of the relational psychomotor, as it is a discipline able to promote the socialization process, basic concept of the sociological studies. The first chapter begins with the social condiction of the postmodern man, studying the liquid society (or modernity), read in the works of Zygmunt Bauman, and the importance of human interaction, presented by Edgar Morin, who marks how the sociality and the society terms genetically lie inside the cerebral programms of the human being: we will focus on the biopsychical nature of men, seeing closely the social body, the brain and the psyche. These elements influence each others and here comes the debate about the dualism between spirit and material, theme that is faced all along this research with the philosofical points of view of Plato, Aristothele and Kant. The monistic thought of the man opens the path to a new scenary in the education and teaching field, and leads to a new vision of the motor activity: in a scientific/philosofical point of view, Jean Piaget, Julian de Ajurriaguerra, Ernest Dupré, Henri Wallon analyzed the relation between the moviment, the affectivity, intellectual and psychological development. In the second chapter the main peculiaties of the psychomotor are seen, with a close sight about the Relational Psychomotor Practice. In the third chapter the spaces and the instruments used in the psychomotor practice and the phasis of the psychomotor method attribuited to Bernard Aucouturier will be studied. In the end, it will be understood that the psychomotor practice is deeply connected to the socialization process, from the fact it promote the sociality as an essencial element of the human being. In this contemporary age of individualisms, the psychomotor practice offers to the children the opportunity for going over the solitude hedge, in order to mark the importance and natural tendency to the social relationship of the human being.

Sin dalla nascita l'essere umano manifesta di essere in possesso di un'innata tendenza alle relazioni sociali. La presente ricerca guarda al processo di socializzazione da differenti ambiti: dalle teorie sociologiche ai riferimenti psicologici e pedagogici, resi pratici dalla disciplina psicomotoria. Si pone dunque l'obiettivo di fornire una descrizione accurata della pratica psicomotoria relazionale, intesa come disciplina in grado di favorire il processo di socializzazione, concetto fondamentale degli studi sociologici. La ricerca ha inizio con una fotografia della condizione sociale dell'uomo postmoderno e, in particolare, analizza il concetto di società (o modernità) liquida, secondo gli scritti del sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman e del sociologo e filosofo francese Edgar Morin che sottolinea l'importanza delle interazioni umane, evidenziando come i termini socialità e società siano da sempre presenti geneticamente nei programmi cerebrali della specie umana: si farà dunque luce sulla natura biopsichica dell'uomo, focalizzando l'attenzione singolarmente sul corpo sociale, sul cervello e sulla psiche. Tali elementi, percepiti come un'unità complessa, si influenzano tra di loro, sollevando in tal modo il dibattito filosofico riguardante il dualismo spirito-materia, tematica che verrà affrontata documentando i differenti punti di vista relativi alle osservazioni dei filosofi Platone, Aristotele e Kant. La visione monistica dell'uomo apre la strada ad un nuovo scenario nel campo dell'istruzione e dell'educazione, in particolare condurrà ad una nuova visione dell'attività motoria: in un'ottica sia scientifica che filosofica, saranno studiosi quali Jean Piaget, Julian de Ajurriaguerra, Ernest Dupré, Henri Wallon a sottolineare la relazione tra movimento, affettività, sviluppo intellettuale e psicologico. È sulla base di queste asserzioni che la pratica psicomotoria acquisisce sempre più importanza, prima in Francia e poi, negli anni Settanta del Novecento, anche in Italia. Inoltre, si illustrano, sotto l'aspetto sia storico che teorico, le principali peculiarità della psicomotricità, con un approfondimento sulla Pratica Psicomotoria Relazionale e si evidenzia quali sono gli spazi e gli oggetti indicati di cui si serve la pratica psicomotoria e, inoltre, si percorrono le fasi e le peculiarità del metodo psicomotorio attribuito a Bernard Aucouturier, seguito da un approfondimento del ruolo dello psicomotricista. In conclusione, alla luce di tale analisi, è emerso come la pratica psicomotoria sia profondamente legata da un rapporto intrinseco al processo di socializzazione in quanto favorisce, mediante l'attività motoria, la socialità, quale elemento essenziale dell'essere umano. Nella nostra epoca contemporanea, sipario di individualismi, la pratica psicomotoria offre ai bambini di oggi, nonché adulti del futuro, l'opportunità di abbattere le mura della solitudine, per far emergere l'importante ed innata tendenza dell'essere umano alle relazioni sociali.